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Nuoto, Mondiali 2024: i favoriti gara per gara. Martinenghi, Razzetti e Miressi gli indiziati in casa Italia

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Nicolò Martinenghi
Martinenghi / LaPresse

Il conto alla rovescia sta per scadere e per i “squali” della piscina ci sarà da azzannare le medaglie mondiali. All’Aspire Dome di Doha (Qatar) la rassegna iridata del nuoto in corsia si presenta in maniera particolare. Le defezioni non mancano, se si pensa al fuoriclasse francese Leon Marchand, al rumeno David Popovici, al cinese Qin Hayang e al nostro Thomas Ceccon. Tuttavia, per chi ha deciso di esserci sarà un bel test in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

STILE LIBERO – Nei 50 metri l’australiano Cameron McEvoy cercherà di confermare l’iride della stagione scorsa, ma l’attacco del britannico Ben Proud e dell’americano Michael Andrew potrebbe essere incisivo. Nei 100 stile libero, privi di Popovici e del campione del 2023 Kyle Chalmers, il quadro potrebbe aprirsi ad Alessandro Miressi. Mirex però dovrà guardarsi da una concorrenza comunque spietata, come quella del britannico Matt Richards e del cinese Pan Zhanle, capace di nuotare a settembre 2023 (46.97). Nei 200 il coreano Hwang con il suo 1:44.40 ha suonato la campana e, vista la concorrenza, sembra il più attrezzato per imporsi. Nei 400 sl, vista l’assenza dell’australiano Sam Short, il tunisino Ahmed Hafnaoui può nutrire ambizioni per realizzare la magica tripletta 400-800-1500, essendo lui oro iridato nel 2023 nel 16 e 30 vasche. Da capire cosa ne pensino ad esempio Gregorio Paltrinieri, Daniel Wiffen e Florian Wellbrock, parlando degli 800 e dei 1500.

DORSO – Potrebbe essere la grande occasione di Hunter Armstrong. Lo statunitense, eccezionale sull’unica vasca, potrebbe far valere le sue qualità nei 50 e nei 100 metri, viste le defezioni di Ceccon e del connazionale Ryan Murphy. Per quanto riguarda, i 200 metri non c’è un vero dominatore e sulla carta lo svizzero Roman Mityukov e l’australiano Bradley Woodward dovrebbero far saltare il banco.

RANA – L’assenza di Qin sarà chiaramente pesante e quindi occasione per Nicolò Martinenghi di mettersi in mostra nei 50 e nei 100. Attenzione però a chi comunque c’è e fa paura. Il riferimento è allo statunitense Nic Fink, all’olandese Arno Kamminga e al rientrante Ilya Shymanovich che, da neutrale, vorrà battere un colpo. Nei 200 si potrebbe assistere a un duello tutto neerlandese tra Kamminga e Caspar Corbeau, ma attenzione al “cinese n.2”, Dong Zhihao.

FARFALLA – Senza Marchand, l’asso magiaro Kristof Milak, l’americano Caeleb Dressel e il Ceccon farfallista, il portoghese Matos e l’americano Andrew sono pronti a mettere la mano davanti nell’unica vasca, mentre nei 100 l’olandese Korstanje, lo statunitense Casas e il giapponese Matsumoto hanno tempi da 50″ di cui andare fieri. Nei 200, territorio di conquista del nipponico Honda, Alberto Razzetti e Federico Burdisso vogliono dire la loro.

MISTI – Razzetti, visti i grandi miglioramenti messi in mostra a chiusura del 2023, vuole dare un seguito nella rassegna mondiale. I tempi nei 200 e nei 400 sono assolutamente validi e il guanto di sfida al giapponese Seto, al britannico Scott e all’americano Foster è lanciato.

STAFFETTE – Considerate le tante defezioni, difficile dare un quadro dei favoriti. Gran Bretagna, Australia, Stati Uniti, Italia e Cina sono le principali indiziate nella 4×100 sl e nella 4×100 mista. Nella 4×200 sl, USA e australiani potrebbero avere le credenziali migliori. Bel Paese che potrebbe stupire nelle prove a squadre mixed.