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Calcio

Italia-Spagna, i precedenti: la nuova grande classica d’Europa, azzurri a caccia del riscatto

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Federico Chiesa a terra

Un bilancio in parità. O quasi. Italia-Spagna, nuova classica d’Europa, giovedì 15 giugno vivrà il suo 40esimo capitolo. Succederà in occasione della semifinale della Nations League 2023, che in Olanda mette di fronte le Nazionali allenate da Roberto Mancini e Luis De La Fuente. Con gli azzurri che vanno a caccia del riscatto dopo la sconfitta per 2-1 subita nel 2021 a San Siro proprio nel penultimo atto di questa competizione, che poi vide il trionfo della Francia. Vedremo se Barella e compagni riusciranno a vendicarsi. 

Il bilancio, dicevamo, viaggia sul filo dell’equilibrio: 11 vittorie azzurre, 16 pareggi e 12 sconfitte con 45 gol segnati e 43 subiti. Sono questi i 39 precedenti ufficiali dell’Italia contro la Spagna. Una sfida molto sentita tra due Nazionali che storicamente non si amano. Inevitabile visto che parliamo di due delle squadre più vincenti d’Europa: la Spagna vanta tre titoli continentali (1964, 2008 e 2012) e uno mondiale (2010), l’Italia quattro trionfi nel campionato del mondo (1934, 1938, 1982 e 2006) e due agli Europei (1968 e 2021).

Torneo, quest’ultimo, dove il risultato più gettonato è il pareggio, “uscito” per ben quattro volte. L’Italia ha battuto due volte la Spagna, cedendo in una sola importante occasione: la finale del 2012, con Prandelli in panchina, persa 4-0 (David Silva, Jordi Alba, Torres e Mata). Una serata buia per il calcio italiano, che nel 2021 si è vendicato superando la Roja ai rigori dopo l’1-1 firmato Chiesa-Morata, andando poi ad alzare la coppa in finale contro l’Inghilterra. Un altro grande trionfo azzurro sulla Spagna è quello datato 14 giugno 1988, al Waltstadion di Francoforte, nella fase a gironi: finì 1-0 grazie a una rete di Gianluca Vialli.

Tutti gli altri precedenti

Sei sono invece i precedenti nell’ambito dei Mondiali. Due riguardano le qualificazioni, tre le fasi finali. Due di questi ultimi risalgono al 1934, quasi cent’anni fa. Quel doppio confronto portò al primo trionfo in Coppa del Mondo dell’Italia, costretta a giocare due volte i quarti di finale con la Roja perché all’epoca, in caso di pareggio, c’era il replay. Niente rigori. La qualificazione arrivò grazie a Giuseppe Meazza. Sì, proprio lui, quello dello stadio di Milano. Altra epoca, altro calcio. L’altro successo azzurro della fase finale risale a Usa 1994. Ed è impresso nella mente di tanti tifosi – sia italiani che spagnoli – per via della gomitata che Tassotti rifilò a Luis Enrique. Un “fattaccio” che passò inosservato e che permise agli azzurri di guadagnare l’accesso alla semifinale. Finì 2-1: vantaggio di Dino Baggio, pareggio di Luis Caminero e gol decisivo del “Divin codino” Roberto Baggio.

Le altre sfide tra Italia e Spagna si sono disputate tra Olimpiadi (4 volte tra le edizioni del 1920 e del 1924, quando ancora erano le Nazionali maggiori e non quelle giovanili a partecipare), Confederations Cup (1), Nations League (1) e gare amichevoli (ben 21). Qui il bilancio parla di 5 vittorie, 8 pareggi e 8 sconfitte. Ma si sa: quando il risultato conta poco, l’Italia fatica a dare il meglio di sé. Giovedì, invece, conterà eccome. In palio c’è la finale di Nations League, un obiettivo concreto e dichiarato. Parola di Roberto Mancini. 

Foto: Lapresse