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Atletica, Ingebrigtsen manda in visibilio Oslo con il record europeo dei 1500! Warholm incanta

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Jakob Ingebrigtsen

Oslo chiama e le star norvegesi rispondono, illuminando i Bislett Games, quinta tappa della Diamond League. Prima Karsten Warholm, con il mondiale stagionale di 46″52 nei 400 ostacoli, e poi Jakob Ingebrigtsen, con il nuovo primato europeo dei 1500 (3’27″95), infiammano il pubblico di casa che, in precedenza, aveva assistito ad altre grandi gare, dall’asta vinta da Armand Duplantis con 6.01 al triplo donne, con Yulimar Rojas sotto i 15 metri ma ancora imbattuta nonostante il balzo della cubana Perez Hernandez.

E’ stata anche la serata dei giovanissimi, dal velocista statunitense classe 2004 Erriyon Knighton, che ha fatto segnare 19”77 nei 200, fino alla mezzofondista etiope Birke Haylom che, a 17 anni, ha vinto con il record mondiale under 20 di 4’17”13.

Jakob Ingebrigtsen nei 1500 aveva nel mirino Hicham El Guerrouji ma si deve “accontentare” del record europeo, letteralmente sbriciolato con 3’27″95: perfette le lepri e bravissimo il norvegese a reggere il confronto con lo spagnolo Mohamed Katir, che ha disputato una splendida gara chiudendo con 3’28″89, terzo posto per Yared Nuguse, con il nuovo record americano, 3’29″02. Ritoccato anche il record australiano da Oliver Hoare con 3’29″41.

Karsten Warholm, in versione super lusso, dà spettacolo davanti al pubblico di casa, che lo spinge dal primo all’ultimo passo dei 400 ostacoli: il norvegese sbriciola il primato mondiale stagionale, migliorando anche il record del meeting e della Diamond League, dominando in 46″52, secondo posto per lo statunitense CJ Allen, in forte crescita con il tempo di 47″58, terza piazza per il francese Wilfried Happio con 48″13.

Armand Duplantis non si fa trovare impreparato e, pure se non nella sua versione più sfavillante, piazza l’ennesimo colpo ai Bislett Games vincendo la gara del salto con l’asta con la misura di 6.01 in una gara insolitamente condita da un paio di errori (a 5.81 e 5.91). Secondo gradino del podio per lo statunitense Christopher Nielsen con 5.91 saltato al primo tentativo e terza piazza per il filippino Ernest John Obiena con 5.81 saltato al primo tentativo. Tre gli errori per lo svedese a 6.12, che sarebbe stato record mondiale stagionale con un ultimo tentativo ad un soffio dall’esito positivo.

Femke Bol, imperiale, apre alla grande il meeting norvegese con il miglior risultato stagionale mondiale nei 400 ostacoli: prima parte riflessiva dell’olandese, che si scatena dal settimo ostacolo in poi chiudendo a 52”29. Bella gara della giamaicana Rushell Clayton, che ha condotto nella prima parte di gara con 53”84, terzo posto per la panamense Gianna Woodruff con 54”46.

Dominio assoluto nei 100 donne per l’ivoriana Marie Josè Ta Lou, che esce negli ultimi 50 metri e taglia il traguardo in 10”75, facendo segnare il primato mondiale stagionale, secondo posto per la bahamense Anthonique Strachan, che fa segnare il personale con 10”92, terzo posto un po’ deludente per la giamaicana Shericka Jackson con 10”98.

Grande risultato nei 200 per il giovane rampante statunitense Erriyon Knighton, che ritocca il record del meeting con un ottimo 19”77, che lo pone al terzo posto in stagione a livello mondiale. Secondo posto per il cubano Reynier Mena con 20”09, terzo il liberiano Joseph Fanbulleh con 20”23, solo quinto il canadese Andrè DeGrasse con 20”33.

Trova la vittoria ma resta ancora al di sotto dei 15 metri la campionessa di tutto e primatista del mondo, la venezuelana Yulimar Rojas, che nel triplo spara la cartuccia giusta al primo tentativo e ottiene il 14.91 che le serve per vincere la gara con soli 4 centimetri di vantaggio sulla cubana Leyanis Perez Hernandez, che stabilisce il nuovo personale a 14.87. Terzo gradino del podio per l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk che avvicina il personale con 14.75, ottenuto all’ultimo tentativo.

Trionfo svizzero nel salto in lungo. Simon Ehammer con il suo primato stagionale conquista un successo di prestigio atterrando a 8.32. Secondo posto per lo statunitense con il cappellino, Marquis Dendy, che chiude con la misura di 8.26, mentre il campione olimpico greco Miltiadis Tentoglou si ferma a 8.21 chiudendo al terzo posto.

Il ritorno del primatista del mondo dei 400 metri, il sudafricano Wayde Van Niekerk, è ufficializzato dalla pista di Oslo, che lo vede dominare dall’inizio alla fine e vincere con un buon 44”38, secondo posto per lo zambiano Muzala Samukonga con 44”49, terza piazza per lo statunitense Vernon Norwood con 44”51 e quarto posto con record nazionale per il padrone di casa norvegese Havard Bentdal Ingvaldsen con 44”86.

Nei 3000 non ha preso il via l’attesa padrona di casa Karoline Bjerkell Grovdal e allora via libera alle africane con la lunga volata vincente della keniana Beatrice Chebet, che ottiene il nuovo primato mondiale stagionale con 8’25”01, secondo posto per la sua connazionale Lilian Kasait Rengeruk con 8’25”90, nuovo record personale, terzo posto per la keniana Margaret Chelimo Kipkemboi, con 8’26”14.

Nel miglio femminile splendida vittoria per la giovanissima etiope Birke Haylom che, a 17 anni, si prende un successo di super prestigio con il miglior tempo mondiale della stagione, 4’17”13, che è anche record mondiale Under 20, grazie ad un tentativo di fuga ben riuscito. Non riesce la rimonta alla statunitense Cory Ann McGee, seconda in 4’18”11, terza la australiana Jessica Hull, che ritocca il record oceanico con 4’18”24.

La festa etiope prosegue nei 5000 con un finale straordinario, con fotofinish stile 100 metri e Yomif Kejelcha che fa segnare il miglior tempo mondiale stagionale con 12’41”73, stesso tempo dell’ugandese Jacob Kiplimo che non riesce a completare la rimonta nel rettilineo finale e resta indietro di qualche centimetro, comunque con il record personale. Terzo posto per l’etiope Telahun Haile Bekele con 12’46”21, anche per lui primato personale.

Nel disco donne successo a sorpresa per l’olandese Jorinde Van Klinken, che va a prendersi la vittoria con 66.77, ottenuto al penultimo lancio. Secondo posto per la favorita della vigilia, la statunitense Valerie Allmann con 66.18 e qualche rimpianto per un lancio attorno ai 70 metri risultato nullo all’ultimo tentativo, e terzo posto per Sandra Perkovic, che ha chiuso con il primato stagionale, 65.26 all’ultimo tentativo.

Esito a sorpresa nel getto del peso femminile. Nessuna delle favorite è riuscita ad avere la meglio e dalla “lotteria” di Oslo è spuntata la canadese Sarah Mitton, che si è imposta con 19.54 lanciato al primo tentativo. Secondo gradino del podio per la statunitense Maggie Ewen, già protagonista a Parigi, con la misura di 19.52, terzo posto per la giamaicana Danniel Thomas-Dodd con 19.44. Giù dal podio le favorite Ealey, quarta e Dongmo, quinta, entrambe a 19.44, ma con una peggior seconda misura rispetto alla giamaicana.

Bella gara del lancio del martello maschile, fuori dal programma della Diamond League, con il polacco Wojciech Nowicki che ha fatto segare il nuovo record mondiale stagionale e il record del meeting lanciando a 81.92, misura trovata al secondo lancio. Secondo posto per lo statunitense Rudy Winkler con 79.42 (misura ottenuta all’ultimo lancio), terza piazza per il canadese Ethan Katzberg con 77.93.

Foto: Lapresse

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