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Judo, Mondiali 2023: Alice Bellandi vince un bronzo di rivalsa nei -78 kg e Italia da record!

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Alice Bellandi

Next time gold!“. Alice Bellandi la sua promessa d’oro a se stessa e alle altre l’ha fatta. Sul tatami della ABHA Arena di Doha, in Qatar, sede dei Mondiali 2023 di judo, la 24enne bresciana voleva vincere il suo primo oro iridato, ma la sconfitta nella semifinale contro l’israeliana Inbar Lanir è stato amaro: un jolly che fa parte del gioco di questa disciplina tanto affascinante quanto crudele nel suo darsi.

Ecco che, per il Final Block, Alice doveva ricaricare le pile e trasformare tutta la sua amarezza in energia positiva. C’era un bronzo da prendere, il primo per lei e il primo per l’Italia nei -78 kg donne. Contro di lei c’era un’avversaria di tutto rispetto, ovvero la giapponese Shori Hamada, campionessa olimpica in carica e oro mondiale a Baku nel 2018.

L’aveva già battuta Bellandi nei quarti di finale del Grand Slam di Budapest del 2022 e l’indicazione nella sua testa era chiara: sferrare attacchi in piedi, mettendo in difficoltà la nipponica non irreprensibile in questo particolare. Un piano messo in pratica alla perfezione perché Alice si è scagliata contro la giapponese, al pari di una leonesse sulla propria preda.

Si è assistito a un match dominato dall’azzurra e i tre shido a carico di Hamada sono stati la logica conseguenza di quanto visto. Un bronzo significativo perché consente all’Italia di realizzare un record alla voce “numero di medaglie” ai Mondiali, ovvero 4. Tuttavia, dal punto di vista qualitativo, i due ori e il bronzo di Barcellona 1991 sono superiori all’argento e ai tre bronzi di questa edizione, citando quelle affermazioni assolute che mancano da diverso tempo alla compagine tricolore, siglate da Alessandra Giungi nei -52 kg e da Emanuela Pierantozzi nei -66 kg.

Tuttavia, questa squadra, in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, ha grande talento e la giovane età di Alice, che da non moltissimo ha spostato la categoria dei -78 kg, invita all’ottimismo, considerando i già strepitosi riscontri ottenuti dalla lombarda, tra cui il successo nel Masters di Gerusalemme dell’anno passato. Per la cronaca, la citata Inbar Lanir è andata a prendersi l’oro nella Finale, battendo l’accreditata francese Audrey Tcheumeo, mentre l’altro bronzo è andato all’olandese Guusje Steenhuis.

Foto: Lapresse