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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, ancora una cronoscalata nel destino di Primoz Roglic. Il tifo sloveno lo aiuterà ad esorcizzare il ricordo di Pogacar?

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Primoz Roglic

Da La Planche des Belles Filles al Monte Lussari. Ancora una volta una cronometro individuale con arrivo in salita nel destino di Primoz Roglic. Sono passati tre anni dalla cocente delusione al Tour de France 2020, quando fu beffato da Tadej Pogacar proprio nell’ultima tappa, ora lo sloveno tenta il colpaccio al Giro d’Italia.

57” di vantaggio poteva gestire il campione olimpico a cronometro sul connazionale alla vigilia della cronometro conclusiva della Grande Boucle: un margine che sembrava incolmabile, soprattutto viste le doti nelle prove contro il tempo del capitano della Jumbo-Visma. Invece le sue difficoltà e la classe di Pogacar hanno fatto saltare il banco.

Domani la situazione sembra simile, anche se questa volta Roglic si trova dalla parte opposta, quella dell’inseguitore. Deve recuperare 26” a Geraint Thomas, apparso fino ad ora perfetto e devastante soprattutto a cronometro. Di pianura ce ne sarà ben poca, visto che a far la differenza sarà la scalata finale, con pendenze in doppia cifra.

Un vantaggio in più per Roglic, che oggi è apparso molto performante in montagna: il tifo degli sloveni. Tantissimo pubblico è atteso infatti sul Lussari per provare a trascinarlo ad una vittoria che sarebbe strepitosa e riscatterebbe le diverse delusioni arrivate negli anni precedenti.

Foto: Lapresse