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Calcio

La Cremonese può qualificarsi all’Europa League anche retrocedendo! Scenari incredibili con la Coppa Italia: il regolamento

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David Okereke attaccante della Cremonese

Vincere la Coppa Italia per giocare la prossima Europa League nonostante la retrocessione in Serie B. Lo scenario, abbastanza surreale, è possibile. La Cremonese di Davide Ballardini potrebbe riuscirci. Non è facile, sia chiaro, perché sulla strada dei grigiorossi ci sono squadre del calibro di Fiorentina, Inter e Juventus. Non proprio le ultime arrivate del panorama nazionale. Ma il calcio, si sa, a volte regala emozioni e imprese davvero uniche. Rare, se non rarissime, soprattutto nel calcio moderno. Ma se il Leicester City di Claudio Ranieri nel 2015-16 ha vinto la Permier League spuntandola tra colossi come Manchester City, Chelsea e Liverpool, anche la Cremonese può credere in questo miracolo. Del resto, come si suol dire, la palla è tonda.

Del resto il cammino della “Cremo” sembrava già segnato da un paio di turni, e invece i lombardi sono ancora qui a lottare per un posto al sole. Anzi, in Europa. Prima è arrivata l’impresa ai calci di rigore contro il Napoli, sotto il diluvio, al “Maradona”. Poi quella contro la Roma, battuta 2-1 allo stadio “Olimpico”, sempre in trasferta come vuole il regolamento della Coppa Italia 2022-23. Un cammino iniziato ad agosto contro la Ternana (3-2) e proseguito contro il Modena (4-2). Due vittorie sudate e ottenute al fotofinish, soprattutto quella con i “canarini”, arrivata ai supplementari grazie all’incredibile doppietta di Sernicola. Non proprio quel che si suol dire un bomber.

L’ostacolo Viola

Ora alla Cremonese serve una nuova impresa. E questa volta per compierla potrà contare sul supporto del proprio stadio. Quanto meno nella gara di andata della semifinale in programma mercoledì 5 aprile, allo “Zini” di Cremona, contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano (il ritorno si disputerà giovedì 27 aprile al “Franchi”). L’ultimo turno di campionato ha sorriso ai Viola, capaci di battere a “San Siro” l’Inter per 1-0 grazie al gol di Bonaventura, mentre gli uomini di Ballardini hanno subito l’ennesima sconfitta di questa stagione cedendo 3-1 in casa all’Atalanta. Ma la Coppa Italia rappresenta un sogno per i grigiorossi. Un sogno che porta all’Europa. E può succedere di tutto. Anche perché la Fiorentina è ancora in corsa per la Conference League e il 20 aprile giocherà l’andata dei quarti contro il Lech Poznan. Qualche energia mentale e fisica la spenderà senz’altro.

Cosa dice il regolamento

L’unico problema è il regolamento della seconda competizione nazionale organizzata dalla Lega Serie A. Dopo le vittorie su Napoli e Roma, alla Cremonese non basterà arrivare in finale e sperare che Inter e Juventus, le altre due semifinaliste, guadagnino l’accesso all’Europa piazzandosi tra le prime sei del campionato: per andare in Europa League bisognerà alzare al cielo la Coppa Italia. Da qualche anno, infatti, il regolamento è stato modificato. In caso di sconfitta nell’ultimo atto contro una squadra già qualificata all’Europa tramite i verdetti della Serie A, il posto all’Europa League viene assegnato alla settima forza del campionato.

Solo un trionfo, dunque, porterà la Cremonese in Europa League. Superare nel doppio confronto la Fiorentina potrebbe non bastare. La squadra di Ballardini, che a detta del tecnico ravennate contro l’Atalanta ha disputato la migliore gara da quando lui è sbarcato in Lombardia, dovrà vincere anche la finalissima del 24 maggio allo stadio “Olimpico”. Se dovesse succedere sarebbe qualcosa di clamoroso, perché le speranze salvezza della Cremonese sono ormai ridotte al lumicino e di conseguenza un eventuale trionfo in Coppa Italia potrebbe significare ritrovarsi con una squadra di Serie B in Europa League. Mercoledì, dopo il primo atto delle semifinali, forse capiremo meglio quale scenario si prospetta. Le vie del pallone sono infinite.

Foto: Lapresse