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Calcio

Il gesto di esultanza di Romelu Lukaku e i precedenti: cosa rischia la Juventus? Abodi chiede le scuse

Lukaku reagisce a cori a sfondo razziali. Che farà ora il giudice sportivo? Il Ministro Abodi ha scritto che questa piaga del razzismo nelle curve deve finire.

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Esultanza Lukaku (©LaPresse)
Esultanza Lukaku (©LaPresse)

Ieri sera Juventus-Inter è finita molto male. La partita era stata tenace ma corretta, ma dopo il rigore e l’esultanza di Romelu Lukaku non c’è stato più un momento sereno, con tre espulsi di fila.

Chi era allo stadio però aveva già intuito il motivo di quell’esultanza di sfida e provocazione di Lukaku, poi chiarita meglio anche con i video e le informazioni dettagliate uscite stamattina. Lukaku ha risposto a quel modo, modificando e rendendo più provocatoria la sua classica esultanza, per sbeffeggiare chi lo stava insultando puntando sul motivo razziale.

Se questo fatto venisse appurato e certificato anche dal giudice sportivo, per Lukaku cambia poco, perché è stato espulso dall’arbitro in campo e dovrà scontare la sua giornata (potrebbe anche essere di più per quello che è accaduto dopo) di squalifica, ma a rischiare è anche la curva e lo stadio della Juventus.

Ci sono due precedenti freschissimi in questo senso. Per cori antisemiti durante il derby, la curva Nord della Lazio è stata chiusa per un turno ma con la condizionale valida un anno. Sempre a Roma, sponda giallorossa, la società è stata costretta a pagare una multa di 8000 euro per cori contro l’allenatore della Sampdoria, Dejan Stankovic, per fortuna dei romanisti attutiti dall’intervento di José Mourinho.

Altri casi nella storia recente della serie A hanno ballato proprio tra queste due possibilità. Da una parte una multa, magari anche più salata per la società, dall’altra una diffida o addirittura la chiusura di una parte dello Stadium per una, al massimo due partite. Non crediamo che si possa andare oltre, anche perché gli atteggiamenti e o cori razzisti contro Lukaku sembrano essere venuti solo da una parte dello stadio.

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Altro però sarebbe  prendere questa partita come momento di svolta. Il Ministro dello Sport Abodi poco dopo i fatti di ieri sera ha scritto su Twitter che il razzismo è insopportabile ovunque, inserendo una serie di città in cui sono accaduti in passato episodi del genere. Se il Ministro volesse scegliere questa partita e questi fatti per dare un segnale forte, allora la Juve può rischiare davvero tanto e diventare un caso che fa giurisprudenza da ora in avanti.

C’è grande attenzione su quello che è successo a Torino quindi, non solo perché si tratta di Juve e Inter, le due squadre con più tifosi in Italia, ma anche perché è da un po’ di tempo che c’è forte un rigurgito di razzismo e antisemitismo terribili nelle curve italiane. Il governo del calcio e magari anche quello della Nazione potrebbero utilizzare questo accadimento per una pena severa e soprattutto, ripetiamo, affinché faccia giurisprudenza per eventuali nuovi atti di questo genere.

Foto: LaPresse