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Ginnastica artistica, Asia D’Amato acciaio inox: argento agli Europei! Torna grande sul volteggio dell’infortunio

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Asia D'Amato

Asia D’Amato ha conquistato la medaglia d’argento al volteggio agli Europei 2023 di ginnastica artistica. La Fata si presentava con il terzo punteggio di accredito all’atto conclusivo e ha fatto saltare il banco, eseguendo uno splendido doppio avvitamento (14.000, 5.0 la nota di partenza) e poi un bel flic mezzo teso mezzo (13.200, 4.8 la nota partenza), purtroppo sporcato con un’uscita di pedana con entarmbi i piedi (tre decimi di penalità).

La genovese ha chiuso con la media di 13.600 e ha così confermato il risultato dello scorso anno, ma la finale della passata estate si concluse tra le lacrime perché si infortunò sul secondo salto. Questa volta c’è spazio soltanto per la festa totale della 20enne, che nel 2022 si laureò Campionessa d’Europa nel concorso generale individuale e con la squadra. Si tratta addirittura della quinta medaglia continentale in carriera per l’allieva del DT Enrico Casella, che nel 2021 si tinse d’argento proprio alla tavola ai Mondiali.

Asia D’Amato sale sul secondo gradino del podio, esorcizza definitivamente questo attrezzo e ritorna meravigliosamente grande dopo il doloroso infortunio di Monaco (si dovette operare) e la triste scomparsa di papà Massimo, a cui ieri la gemella Alice aveva dedicato il bronzo sul giro completo. La poliziotta, che ha palesato in volto un po’ di amarezza al termine della gara (poteva in effetti ambire al titolo, ha pagato oltremodo la sbavatura sul secondo salto), si è dovuta inchinare esclusivamente alla francese Coline Devillard, che partiva con tutti i favori del pronostico e ha conquistato il secondo sigillo europeo di specialità dopo quello del 2017.

Il bronzo iridato in carica (a Liverpool venne battuta dalle statunitensi Jade Carey e Jordan Chiles) non è stata impeccabile sulla ribaltata salto teso con un avvitamento e mezzo (14.300, 5.4) e sul secondo salto ha portato a casa un 13.300 per la media di 13.800. La belga Lisa Vaelen ha completato il podio (13.583), lontanissime la rumena Sabrina Maneca-Voinea (13.083) e le turche Bilge Tarhan (12.816) e Ceren Biner (12.766). L’Italia festeggia la quarta medaglia in questi Europei dopo l’oro con la squadra maschile, l’argento della formazione femminile e il bronzo di Alice D’Amato nell’all-around.

Yumin Abbadini si è fermato ad appena un decimo dal bronzo al cavallo con maniglie. Il Campione d’Italia nel concorso generale ha chiuso in sesta posizione (14.166, 5.7 il D Score). Meritato trionfo dell’irlandese Rhys McClenaghan (14.666, 6.4): il Campione del Mondo in carica, già capace di imporsi in campo continentale nel 2018, è riuscito a precedere il belga Maxime Gentges (14.566) e l’armeno Artur Davtyan (14.266).

Luke Whitehouse ha ampiamente meritato il trionfo al corpo libero. Il 20enne britannico ha eseguito un esercizio caratterizzato dall’enorme D Score di 6.5, lo ha ben interpretato (8.400) ed è stato premiato con il roboante punteggio di 14.900. L’israeliano Artem Dolgopyat, Campione Olimpico a Tokyo 2020, si è dovuto accontentare della medaglia d’argento (14.666) davanti al tedesco Milan Hosseini (14.200). Il britannico Harry Hepworth ha ottenuto 14.200, ma resta giù dal podio in virtù di una peggiore esecuzione rispetto al teutonico (7.8 contro 8.3).

Foto: Simone Ferraro/FGI