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WTA Miami 2023, Martina Trevisan rimonta Claire Liu e vola agli ottavi dopo oltre tre ore di battaglia!

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Martina Trevisan

Nel cuore della notte italiana si è concluso il match del terzo turno del tabellone principale del WTA 1000 di Miami (USA): sul cemento outdoor della Florida, l’azzurra Martina Trevisan, testa di serie numero 25, ha vinto contro la statunitense Claire Liu, sconfitta col punteggio di 4-6 7-5 6-4 dopo tre ore e sedici minuti di aspra battaglia sportiva. Agli ottavi incrocio con la numero 24 del seeding, la lettone Jelena Ostapenko.

Nel primo parziale Liu trova subito lo strappo in apertura e poi non capitalizza due opportunità per il 3-0 pesante. L’azzurra resta in scia all’avversaria e riesce finalmente a trovare il controbreak nell’ottavo gioco, ma in seguito la nordamericana vince sette punti consecutivi ed infine va a chiudere al secondo set point sul 6-4 dopo 51 minuti di gioco.

Nel secondo set l’azzurra scappa subito sul 3-0 non pesante, ma questa volta è la statunitense che resta aggrappata al punteggio e nel settimo game piazza il controbreak. Martina Trevisan dapprima non sfrutta un set point nel decimo gioco, ma poi se ne procura altri due nel dodicesimo e l’ultimo è quello buono per andare sul 7-5 dopo 71 minuti.

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La partita decisiva è fatta di game tutti molto lottati: scambio di break in avvio, poi Liu fallisce una palla break nel terzo gioco e tre nel quinto. Trevisan, invece, alla prima opportunità colpisce e scappa sul 4-2, ma Liu si desta e strappa il servizio all’azzurra, operando poi l’aggancio. Trevisan tiene il servizio a zero e dà tutto nel decimo gioco, procurandosi un match point e poi vincendo per 6-4 dopo 76 minuti di battaglia.

Le statistiche rispecchiano l’equilibrio visto in campo: Trevisan vince 114 punti contro i 109 dell’avversaria e sfrutta 6 delle 11 palle break avute, concedendone però 18 a Liu, 5 delle quali convertite. L’italiana mette in campo il 68% di prime (79/116), ed ottiene il 58% di punti sulla prima (46/79) ed il 57% sulla seconda (21/37, con 5 doppi falli).

Foto: LiveMedia/Rob Prange/DPPI