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Scherma, Coppa del Mondo: a Padova c’è il Trofeo Luxardo, sciabolatrici impegnate ad Atene

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Sarà un fine settimana dedicato completamente alla sciabola. Dopo il grande spettacolo di Torino con il Grand Prix di fioretto, questa volta è Padova ad ospitare la 64esima edizione del Trofeo Luxardo, una classicissima del circuito di sciabola maschile. Si comincia giovedì con le qualificazioni, poi venerdì spazio agli assalti del tabellone principale, mentre sabato ci sarà la prova a squadre.

Per l’Italia è ovviamente un appuntamento molto importante, con gli azzurri che vogliono ben figurare sia nella prova individuale sia con la squadra. Luca Curatoli e Luigi Samele sono le punte di diamante e le migliori carte per il CT Nicola Zanotti, che proprio da Padova vedrà nel proprio staff una significativa new entry. Infatti Aldo Montano ha deciso di cominciare una nuova avventura fuori dalle pedane e diventerà un collaboratore di Zanotti, aiutando quella che è stata la sua squadra per tantissimi anni.

Uscendo dai confini azzurri quando si parla di Luxardo viene subito in mente Aron Szilagyi. Lo straordinario campione ungherese ha vinto per tre volte e ha raccolto ben sette podi a Padova. Il magiaro è ovviamente tra i favoriti, come lo è il georgiano Sandro Bazadze, che si presenta da numero uno del ranking mondiale. Ovviamente non possono essere lasciati fuori dalla contesa i sudcoreani, che sono assolutamente i candidati principali alla vittoria nella prova a squadre.

Uomini a Padova e come detto donne ad Atene. Fine settimana classico per le sciabolatrici con le qualificazioni il venerdì, poi le fasi finali il sabato e la prova a squadre domenica. Saranno dodici le azzurre a scendere in pedana e c’è sicuramente attesa per l’individuale e anche per la gara a squadre, con l’Italia che proprio l’anno scorso vinse la gara greca.

Il quartetto questa volta sarà composto da Michela Battiston, Martina Criscio, Rossella Gregorio e Chiara Mormile. Le carte per fare bene ci sono tutte e anche singolarmente le azzurre hanno preso sempre più coraggio e sono arrivati davvero tanti risultati positivi.

FOTO: Bizzi/Federscherma