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ATP Acapulco 2023, Matteo Berrettini: “Posso vincere questo torneo”

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Matteo Berrettini

Dopo un mese circa di assenza dal massimo circuito internazionale del tennis, Matteo Berrettini è tornato in campo nell’ATP500 di Acapulco, in Messico. Il romano, dopo la sconfitta nel primo turno degli Australian Open 2023 per mano dello scozzese Andy Murray, ha deciso di dedicarsi all’allenamento a Montecarlo per effettuare una vera e propria preparazione.

A causa dei tanti problemi fisici del 2022, l’azzurro non ha potuto lavorare più di tanto prima della partenza per l’Australia, di conseguenza la scelta di comune accordo con il suo staff è stata quella di dedicarsi all’attività fisica, in palestra e sul campo, per cercare di prevenire il più possibile nuovi stop e nello stesso tempo essere pronto per i prossimi eventi.

L’anno scorso sono arrivato abbastanza tardi a questo torneo perché avevo appena giocato nell’ATP500 a Rio de Janeiro, ma quest’anno ho preso la decisione di non farlo e di arrivare più pronto. In questo momento sento molta fiducia nel mio tennis dopo aver giocato due partite molto solide, nonostante non avessi giocato da molto tempo. Questo mi conforta per la prossima partita, sapendo quanto mi sia allenato duramente nell’ultimo mese. Sono contento perché arrivo fresco alla parte più importante del torneo, anche se domani contro Rune sarà un’altra partita difficile“, ha raccontato Berrettini, vittorioso nei primi due match sul cemento messicano e prossimo ad affrontare il n.10 del mondo.

La forma fisica c’è, è quello che cercavamo allenandoci per tutto questo mese dopo gli Australian Open. Ovviamente le condizioni qui sono molto diverse da quelle di Melbourne, anche in Europa, dove mi stavo allenando, quindi ho deciso di essere qui in anticipo. Qui si gioca con molta umidità e l’ambientamento è stato importante“, le sottolineature dell’azzurro.

A conclusione, una battuta sul suo essere al momento fuori dalla top-20 del ranking e sulle proprie ambizioni: “Negli ultimi tre anni la mia classifica era diversa da quella che ho adesso, ma alla fine la fiducia che ho guadagnato in questi anni non è andata via, c’è ancora. So di poter vincere questo torneo, cosa ho fatto negli anni e i risultati ci sono. Il tennis è così, sali come puoi scendere. Per fortuna, nelle ultime stagioni, sono stato più su che giù. Non essere testa di serie non è una buona notizia, ma non credo che nessuno volesse sfidarmi al primo turno. L’anno scorso sono stato via tre mesi e quando sono tornato ho vinto tante partite sull’erba, questa è una cosa che ho dentro e che sto sfruttando anche adesso“.

Foto: LaPresse