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Chi è Arthur Fils, il nuovo enfant prodige francese che sfiderà Jannik Sinner in semifinale a Montpellier

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Arthur Fils

Nella giornata di ieri era diventato il primo classe 2004 a raggiungere i quarti di finale in un ATP 250. Quest’oggi, battendo il connazionale Quentin Halys, Arthur Fils è diventato automaticamente anche il primo semifinalista di questa generazione. E, di fatto, è anche il primo del tempo successivo ad Alcaraz e Rune a raggiungere tale obiettivo.

Si tratta di uno dei due nomi su cui la Francia punta molto (l’altro è Luca Van Assche, pure lui dello stesso anno). Jannik Sinner, il suo avversario di semifinale, già lo conosce e ne ha intuito i tratti, che si riassumono in una valida potenza. Numero 163 del mondo, è alla sua prima volta a grandi livelli sul circuito maggiore, ma non si tratta di un nome nuovo.

Orange Bowl 2020 vittorioso, Roland Garros 2021 da finale (in singolare, perché il doppio l’ha vinto): queste le sue due vette più alte in termini di risultati nella carriera junior. Parallelamente, però, era già cominciata la sua carriera da professionista con due titoli Futures. Dove lo si è sentito nominare davvero per la prima volta, però, è stato ancora in Francia, a Parigi-Bercy. Nelle qualificazioni del Masters 1000 capitolino, infatti, è diventato il più giovane francese in tabellone principale in questa categoria di tornei dai tempi di Gael Monfils nel 2004. Non una, ma due le sfide con Fabio Fognini: una è quella vinta nel tabellone cadetto, l’altra è quella persa (con parecchi brividi) nel primo turno di tabellone principale dopo che il ligure era stato sorteggiato come lucky loser.

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Attualmente numero 163 del mondo, ha piazzato subito due colpi contro veterani prima di battere Halys. Il primo si chiama Richard Gasquet e, in Francia, non ha bisogno di presentazioni: doppio 7-5. Ma se per Gasquet ci sono fasi alterne in questa fase della carriera, quella conclusiva, non si può dire lo stesso per lo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 24 del ranking ATP, sconfitto in maniera anche netta (6-3 6-4).  Si è sorpreso nel vedere che il suo servizio è risultato così potente, perché mai l’aveva trovato simile. Il cammino, in sostanza, è stato piuttosto veloce dalla vittoria Challenger dello scorso gennaio a Oeiras, in Portogallo.

Di lui ha detto Richard Gasquet: “Gioca bene, è veloce, colpisce forte. Ha un bel futuro davanti a sé. Quanto in alto potrà arrivare non saprei dire. Ma arriverà in alto anche perché ha una buona mentalità ed è la cosa più importante“.