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Tennis, Diego Nargiso sicuro: “Jannik Sinner sarà meglio di Carlos Alcaraz perchè…”

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In via affinamento. Jannik Sinner va via da Londra e nel suo bagaglio di emozioni può portare con sé tanti aspetti positivi: i diversi match disputati sull’erba, i miglioramenti sul suo gioco e cosa ancora più importante la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque e cosa debba fare per arrivare al livello più alto. Fattori rilevanti per la crescita di un giocatore, classe 2001, che prima di Wimbledon di partite sui prati ne aveva vinta decisamente poche, quasi zero. Per questo, in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport alcuni addetti ai lavori si sono pronunciati su Jannik per quanto fatto e in merito alle prospettive.

Tra questi Diego Nargiso, ex tennista di alto livello e vincitore di Wimbledon juniores, con l’occhio del tecnico ha evidenziato alcune cose interessanti. In primis, cosa Jannik sia stato in grado di inserire nel suo gioco: “Il cambiamento più importante riguarda la transizione in avanti: si sta trasformando da giocatore orizzontale a verticale. A volte parte ancora da dietro, ma è subito pronto a guadagnare la riga di fondo e ad avanzare verso la rete quando riesce a prepararsi un buon attacco. Non sarà mai un grande battitore, ma sul servizio è decisamente più continuo“.

Aspetti positivi e anche negativi, sui quali c’è del lavoro da fare e che la sconfitta contro Novak Djokovic ha evidenziato: “Nella battuta può usure di più la soluzione al corpo e in risposta giocare anche colpi bloccati. La mano, per il gioco a rete, si può certamente educare, ma conta di più tutto l’insieme: quando attaccare, come posizionarsi sotto rete e quale tipo di volée giocare. La scelta di Cahill si giustifica soprattutto per questo aspetto“, le parole di Nargiso alla Rosea.

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E poi le previsioni per il futuro, e qui l’ex tennis di Coppa Davis è molto chiaro: “Secondo me ci vorranno due anni perché completi la sua crescita tecnica, ma campioni come Federer, Djokovic e Nadal ci insegnano che non c’è un limite d’età per migliorare. Sono convinto che al termine del suo percorso Jannik sarà più forte di Alcaraz, che è già un giocatore completissimo, ma con pochi margini di miglioramento“.

A questo punto non resta che attende i giudizi del campo.

Foto: LaPresse

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