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ATP Gstaad 2022, Matteo Berrettini vuole riscrivere i record italiani: a caccia della tredicesima vittoria in fila

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Matteo Berrettini torna in campo sempre più forte. Il tennista romano si è messo alle spalle in fretta la ruggine per la mancata partecipazione a WImbledon a causa di una positività al Covid-19 e, come se fosse la cosa più facile del mondo e nonostante una condizione fisica non al top, si è guadagnato il diritto di disputare la finale di Gstaad, in Svizzera, contro il norvegese Casper Ruud.

Per l’azzurro un successo contro l’odierno numero 5 al mondo sarebbe un ottimo segnale in vista del futuro. Innanzitutto una vittoria significherebbe una significativa risalita verso la top 10: nella Race verso Milano Berrettini è al momento dodicesimo con 1845 punti, alzando il trofeo salirebbe a quota 1945 a soli 25 punti da Novak Djokovic decimo. 

Ma oltretutto, vincere quest’oggi vorrebbe dire allungare ulteriormente la striscia positiva iniziata al suo ritorno in campo a Stoccarda. Al momento Berrettini è a dodici successi consecutivi, battendo Ruud salirebbe a quota 13 pareggiando il conto con Adriano Panatta, che nel 1973 infilò la streak da Bournemouth alla semifinale del Roland Garros, e Fabio Fognini, che vide il suo percorso fermarsi proprio all’ultimo atto di Umago. Al primo posto c’è lo stesso Panatta a quota 16 nel 1976.

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Oltretutto, per Matteo sarebbe il terzo titolo consecutivo, l’ottavo complessivo della sua carriera rinforzando il suo terzo posto assoluto sempre alle spalle di Panatta (a quota 10) e Fognini (a 9). Una conferma ulteriore della grandezza del tennista romano nella storia tennistica italiana, e l’impressione è che non abbia una minima voglia di fermarsi.

Foto: LaPresse