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Tennis, Paolo Bertolucci: “Sinner sarà top5, non ho dubbi. Berrettini e Djokovic i migliori sull’erba. Musetti ha sbagliato programmazione”

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Tra gli indimenticabili eroi che vinsero la Coppa Davis a Santiago del Cile nel 1976 c’era anche Paolo Bertolucci, capace di raggiungere i quarti di finale al Roland Garros 1973 e la posizione n.12 nel ranking mondiale di singolare. Specialista sopraffino del doppio, oggi il toscano è diventato un campione anche del racconto sportivo: da anni è infatti una delle voci tecniche più apprezzate del tennis e ricopre il ruolo di commentatore su Sky Sport. Con Bertolucci abbiamo analizzato i temi caldi delle ultime settimane, proiettandoci verso l’ormai imminente inizio di Wimbledon, terzo Slam stagionale.

Partiamo da un doveroso pensiero per Gianni Clerici.
Gianni era unico, uno scrittore e un poeta che si dilettava a parlare di tennis. E’ conosciuto in tutto il mondo, ha cambiato il modo di fare le telecronache con uno stile tutto suo, così particolare che non potrà essere imitato“.

Rafael Nadal ha allungato a +2 su Novak Djokovic nel computo del numero di Slam vinti. Quanto ha influito la mancata partecipazione del serbo agli Australian Open a causa della nota vicenda del vaccino?
E’ stata una sua scelta, ha deciso di non vaccinarsi. Se ci sono delle regole, vanno rispettate: sapeva a cosa andava incontro. Tra quella pallata involontaria agli US Open che gli costò la squalifica e ora il problema col vaccino…Qualora non superasse Nadal, gli rimarrà sicuramente l’amaro in bocca. E’ anche vero che Nadal ha dovuto saltare otto Slam per infortuni. Io ero convinto che Djokovic potesse superare tutti quanti per numero di Slam vinti e ancora sono di quell’idea, però bisogna che giochi“.

Matteo Berrettini è prossimo al rientro a Stoccarda dopo uno stop di 3 mesi. Una sosta troppo lunga per pensare di poterlo vedere protagonista a Wimbledon?
Conterà molto il sorteggio, Matteo nel 2021 fu fortunato sotto questo punto di vista. Avrebbe bisogno di almeno 10 partite prima di arrivare a Wimbledon. Se raggiungesse questa cifra e riuscisse a scollinare la prima settimana, potrebbe diventare molto pericoloso per chiunque. Con poche partite invece sarebbe molto più difficile”.

Medvedev e Rublev esclusi, Zverev infortunato: il pronostico sembra pendere a senso unico verso Novak Djokovic sull’erba londinese.
Anche Tsitsipas sull’erba ha sempre fatto una gran fatica. Risultati alla mano sull’erba, Djokovic e Berrettini sono i due più forti. Shapovalov ed Aliassime potrebbero anche battere l’italiano in una partita secca, tuttavia il romano, se sta bene, è tra i top3 al mondo sull’erba“.

Attenzione ai canadesi come possibili outsider a Wimbledon.
Aliassime è più concreto, anche se ha meno talento rispetto a Shapovalov, che invece è uno scialacquatore di primissimo livello, capace di buttare via delle partite in maniera incredibile. É un peccato perché si tratta di uno dei pochi giocatori per cui pagherei il biglietto“.

Jannik Sinner non gradisce l’erba, è reduce da una serie di infortuni e Wimbledon non assegnerà punti per il ranking ATP: forse non sarebbe stato meglio prendersi una pausa per curarsi bene e tornare in forma per la stagione sul cemento americano?
Sono d’accordo, lui lo scorso anno non si è mai fermato, molto di questi infortuni sono nati dal non aver fatto la preparazione. Con l’infortunio che ha patito al Roland Garros e un Wimbledon che non assegna punti, poteva essere il momento di fermarsi, fare una preparazione e poi tornare per il cemento americano. Il fatto che vada sull’erba penso sia una scelta più tecnica che fisica, perché vuole migliorare alcune esecuzioni su una superficie a lui sconosciuta, che potrebbe però aiutarlo a crescere sotto diversi aspetti. Di sicuro ne avranno parlato all’interno dello staff e non sarà stata una scelta facile, io pensavo che avrebbero fatto un richiamo di preparazione“.

Serve pazienza, ma Jannik Sinner arriverà.
Sinner migliorerà in tutti i fondamentali e nelle sue carenze attuali: gioco a rete, servizio, rovescio in back. Tra 2-3 anni vedremo un’altra versione di Sinner. Per me sarà uno dei protagonisti dei prossimi anni. Per gli Slam sarà uno dei candidati a vincerli, anche se poi si parte in 128 e solo uno trionfa, quindi non è semplice. Comunque non ho grossi dubbi che prima o poi Sinner arrivi in top5: una volta lì, poi diventare n.1, 2, 3 o 4 è una questione di dettagli“.

L’Italia sogna anche la Coppa Davis.
Sicuramente l’Italia ha la possibilità di vincere la Coppa Davis, siamo tra le prime 2-3 al mondo, abbiamo grosse chance, soprattutto ora che non c’è la Russia. Al momento solo la Spagna è superiore con Nadal ed Alcaraz. Penso che in 2-3 anni potremmo farcela“.

Lorenzo Musetti tra terra ed erba.
Il punto più grave per Musetti non è la preparazione fisica, ma la programmazione. Non puoi andare da Parigi a fare un Challenger a Forlì, poi dopo due giorni vai a Stoccarda sull’erba. Potevi fare quel ragionamento se in Germania si fosse giocato sulla terra. L’erba è la superficie più complicata da gestire, sarebbe servita una preparazione specifica. Comunque la programmazione si impara man mano, anche i grandi hanno commesso degli errori: Djokovic e Nadal un tempo arrivavano a fine stagione spompati, adesso con la ‘vecchiaia’ hanno imparato a gestirsi“.

Foto: Lapresse