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Atletica, Yohan Blake è tornato e stampa 9.85 davanti a Seville. I giamaicani spaventano Jacobs verso i Mondiali

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Yohan Blake è tornato ai massimi livelli. Il giamaicano aveva vinto i 100 metri ai Mondiali 2011, l’edizione della storica partenza falsa del suo connazionale Usain Bolt. Negli anni successivi aveva saputo firmare una doppietta d’argento su 100 e 200 alle Olimpiadi di Londra 2012, era stato quarto sui 100 ai Giochi di Rio 2016 e si era portato a casa due ori a cinque cerchi in staffetta. Nelle ultime stagioni aveva faticato a esprimersi al meglio (anche se va annotato il quinto posto ai Mondiali 2019) e sembrava essere sulla via del tramonto, ma stanotte il 32enne ha tuonato in maniera imperiale ai Trials Giamaicani.

Yohan Blake ha giganteggiato a Kingston e in finale ha trionfato con un micidiale 9.85 (1,0 m/s di vento a favore), ovvero il suo miglior riscontro cronometrico negli ultimi dieci anni (nel 2012 si spinse a 9.69 a Losanna, suo personale). Il giamaicano ha così risposto al superbo Fred Kerley (9.76 ai Trials Statunitensi) e ha dimostrato di poter ricoprire un ruolo da protagonista ai Mondiali di Eugene, ormai distanti soltanto tre settimane.

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Alle sue spalle si è piazzato il giovane Oblique Seville, che ha ribadito di essere un fuoriclasse mondiale e che ad appena 21 anni sembra avere di fronte a sé un futuro radioso: oggi 9.88, appena due centesimi sopra a quanto fece lo scorso 21 maggio sempre in questo impianto. Blake e Seville staccano così il biglietto per i Mondiali e Marcell Jacobs, atteso oggi ai Campionati Italiani, dovrà guardarsi anche da loro due: altri avversari di lusso oltre agli statunitensi lungo la strada che conduce alla medaglia d’oro, con la consapevolezza che servirà una nuova impresa dopo l’apoteosi di Tokyo. L’ultimo qualificato è Ackeem Blake (9.93).

Foto: LaPresse