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Tiro a volo, Luciano Rossi: “L’Italia è pronta a organizzare gli Europei. Ci siamo sempre presi le nostre responsabilità”

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Il punto della situazione. Mentre gli Azzurri della nazionale italiana di tiro a volo sono impegnati in Oman, sulle pedane di Muscat (peraltro con ottimi risultati), e i Probabili Olimpici sono in raduno per avvicinarsi al meglio all’imminente inizio della Coppa del Mondo 2022, OA Sport è riuscita a raggiungere telefonicamente Luciano Rossi.

Il numero uno della Federazione Italiana Tiro a Volo (FITAV), anch’egli in Medio Oriente, ci ha portato un po’ più dentro la situazione dell’ISSF (Federazione Internazionale) toccando diversi punti anche in vista del futuro.

Presidente, innanzitutto grazie per la sua disponibilità a migliaia di chilometri di distanza. La domanda sorge spontanea: cosa ci fa in Oman?
“Sono al seguito di una delle nostre rappresentative nazionali. Abbiamo l’obiettivo di cercare di raccogliere il più ampio numero di risultati a tutti i livelli, ma non solo. Con la Federazione dell’Oman stiamo affrontando, in uno stretto rapporto di collaborazione, anche aspetti che vanno oltre la singola gara: come quelli organizzativi. Stiamo portando il nostro know-how, il nostro sapere, anche in questi posti”.

Ecco, a proposito di aspetti organizzativi. Dopo lo scoppio del conflitto che coinvolge Russia e Ucraina per l’ISSF non è un momento facile. Gli Europei di tiro a volo (e di tiro a segno, ndr) previsti per il prossimo agosto nella regione di Mosca sono stati ufficialmente ritirati alla sede russa e gira voce che l’Italia possa essere pronta a organizzarli: cosa c’è di vero?
“La FITAV, intesa come federazione rappresentante l’Italia, aveva già avanzato una candidatura per l’evento continentale del 2023 (Lonato del Garda, ndr) ed è chiaro che in questo momento sta alla finestra. In passato abbiamo già dimostrato di essere capaci di organizzare eventi ben riusciti anche in circostanze non facili, come ad esempio quelle del 2021. Inoltre, se toccasse a noi, vorremmo capire come poter ospitare al meglio gli atleti ucraini. Ci siamo sempre presi le nostre responsabilità quando ci è toccato farlo  rispondendo sempre in maniera precisa e puntale”.

Presidente, ci può aiutare a fare luce su un’ulteriore questione: La ISSF ha seguito le istruzioni del CIO escludendo tutti gli atleti russi dalle competizioni ufficiali, ma la sua governance è russa, col presidente Lisin e non solo. Cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
“La situazione non è certo di facile lettura. Come FITAV abbiamo chiesto ovviamente delucidazioni sia al presidente della ISSF Vladimir Lisin sia a quello della Confederazione Europea Alexander Ratner: al momento la “risposta” è stata quella di seguire le direttive del CIO per quanto riguarda gli atleti, ma è chiaro che ci attendiamo delle riflessioni e delle risposte anche sulle posizioni governative e dirigenziali”.

Foto: FITAV