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Australian Open 2022, Matteo Berrettini realizza 28 ace contro Carreno Busta. Pazzesco il rendimento con la prima

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Una partita da applausi, per Matteo Berrettini. Il tennista romano raggiunge per la prima volta in carriera i quarti di finale degli Australian Open battendo in tre set l’insidioso spagnolo Pablo Carreno Busta e, con la conseguente sconfitta di ieri di Andrey Rublev, lo supera in classifica e diventa nuovo numero 6 del mondo. Match sempre condotto dall’azzurro, che ha tenuto sapientemente il ritmo, merito anche di una vera e propria giornata di grazia al servizio, dato su cui ci concentriamo in questa analisi.

Basta già il numero di ace a far tremare i polsi: ventotto, di cui la metà soltanto nella seconda frazione. Numero molto alto che ha scavato il solco tra i 115 punti complessivi vinti dall’azzurro e i 92 dall’avversario; Matteo ha però confermato la sua attitudine ad essere ben poco falloso al servizio, con un solo doppio fallo messo a referto. 

Sappiamo che una battuta nel tennis non è finalizzata soltanto verso l’ace, ma anche (e magari soprattutto) per indirizzare immediatamente lo scambio verso le tue caratteristiche migliori. E Berrettini quest’oggi lo ha fatto divinamente: percentuale di punti vinti con la prima praticamente irreale, 62 punti su 71 giocati, lasciando a Carreno Busta le briciole. Lo spagnolo ha vinto in tutta la partita soltanto 18 punti in risposta, avendo a disposizione una sola palla break, non sfruttata, nel dodicesimo e ultimo gioco del primo set. Il che evidenzia il 12/21 con la seconda di Matteo: magari la ‘nota stonata’ della giornata, ma già essere con una percentuale superiore al 50% è un dato che rimane positivo.

Australian Open 2022, Matteo Berrettini supera Carreno Busta con autorità e accede ai quarti di finale – OA Sport

Anche perché, se servi praticamente per tre volte su quattro una prima esplosiva in tutta la partita (percentuale del 77%) diventa quasi superfluo analizzare nel dettaglio i numeri con la seconda. Quel che conta è che, con questi numeri, Matteo Berrettini rischia di essere davvero ingiocabile. Per Gael Monfils nei quarti di finale, e anche per molti altri giocatori. 

Foto: LaPresse