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Golf: un venerdì con The Match, Bryson DeChambeau e Brooks Koepka si sfidano a Las Vegas sulle 12 buche

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Venerdì 26 si disputerà la quinta edizione di The Match, un evento che esula da ogni logica di qualsiasi tour esistente al mondo e che gode della sponsorizzazione di Capitol Hill. In questa occasione, a Las Vegas, si sfidano due che non si sono sopportati particolarmente per diverso tempo: Bryson DeChambeau e Brooks Koepka. Il tutto all’interno delle festività legate al Giorno del Ringraziamento. Si gioca sulla distanza delle 12 buche, con la formula del match play.

Si giocherà al Wynn Golf Course, con orario d’inizio fissato alle 16:00 americane, la mezzanotte italiana (dunque al passaggio dei giorni tra venerdì e sabato). Si torna a Sin City, dunque, proprio là dove si era disputata la prima edizione, anche se in un luogo diverso (nel 2018, infatti, fu scelto lo Shadow Creek Golf Course).

Nell’anno di debutto, il confronto fu quello tra due grandi e storici rivali, Tiger Woods e Phil Mickelson, con vittoria di “Lefty” dopo 22 buche, delle quali quattro di playoff. Successivamente si è proceduto a effettuare edizioni a scopo benefico. Tiger e Mickelson si sono ritrovati il 24 maggio 2020 insieme a due grandi star della NFL (Peyton Manning per l’uno, Tom Brady per l’altro), con vittoria per 1 up del duo Woods-Manning a Hobe Sound, in Florida.

Il 27 novembre 2020 si è tenuta “Champions for Change”, con beneficiari college e università a prevalenza di neri (si era nei mesi successivi agli scandali legati, fra l’altro, all’uccisione di George Floyd e non solo). Edizione particolare, con Mickelson a far coppia con l’ex star NBA Charles Barkley, contro Manning, di ritorno, e Steph Curry, simbolo in movimento dei Golden State Warriors. Fini con un 4&3 a favore di “Lefty” e dell’attuale braccio destro di Shaquille O’Neal in analisi sulla TNT, nonché in varie gag di Shaqtin’ a Fool.

Infine, la quarta edizione si è svolta il 6 luglio 2021: da una parte DeChambeau con Aaron Rodgers e dall’altra Mickelson con Tom Brady, dunque ancora NFL coinvolta: vittoria dei primi per 3&2. “Lefty”, in tal modo, è sempre stato presente, almeno fino a quest’anno in cui, pur non essendo della sfida, ha ragione di sentirsi soddisfatto: uno US Open vinto a cinquant’anni non ha esattamente una valenza piccola.

Ci saranno diverse iniziative legate alle singole buche. Alla terza, sesta, nona e undicesima ci saranno donazioni a nome chi si avvicinerà di più alla bandiera, alla settima a nome di chi andrà invece più lontano con il driver.

In particolare, queste le cifre esatte: alla buca 3, alla 9 e alla 11 ci sarà una donazione benefica di 50.000 dollari per chi andrà più vicino alla buca. Se la distanza è di 5 o meno piedi (circa un metro e mezzo), allora si sale a 150.000 dollari, che diventano due milioni in caso di buca in uno. Alla 6, invece, le donazioni saranno modificate in questo modo (stessi criteri di distanza): 500.000 cibi, 1.500.000 cibi e 20 milioni di cibi, tutti all’associazione Feeding America. In aggiunta, ZenWTR donerà sempre a Feeding America 100.000 bottiglie d’acqua. Alla buca 7, invece, chi andrà più lontano elargirà 200.000 dollari.

Risalgono a un paio di anni fa le prime antipatie tra DeChambeau e Koepka. Quest’ultimo aveva apostrofato lo scienziato pazzo del golf in relazione al ritmo di gioco, a suo dire piuttosto lento (eufemismo). Quest’estate ha rincarato la dose, alzando gli occhi al cielo mentre DeChambeau gli camminava dietro in una fase del PGA Championship. E non è finita qui: al Memorial Tournament alcuni spettatori avevano chiamato il californiano “Brooksy”, con relativa offerta di birra a chiunque di coinvolti (che, per la cronaca, sono stati espulsi). Prove di pace in Ryder Cup, a Whistling Straits, dove pare gli animi si siano sedati.

Foto: LaPresse

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