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Nuoto, Mondiali 2019: Dressel trionfa nei 100 sl, Restivo non centra la finale dei 200 dorso, si rivede Ledecky nella 4×200 sl

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Quinta giornata di gare nei Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud). Day-5 di “riposo” per i colori azzurri ma non certo per i protagonisti internazionali che il loro lo hanno fatto e decisamente bene.

Si parte a bomba con la finale dei 100 stile libero uomini. La gara regina conferma le attese e il duello stellare tra l’americano Caeleb Dressel (campione del mondo in carica) e l’australiano Kyle Chalmers è su livelli stratosferici. Parte forte l’americano, che tocca la piastra al passaggio di metà gara in 22″29, con mezzo secondo di vantaggio sul rivale. Una seconda di vasca in rimonta per quest’ultimo, con la linea di demarcazione del record del mondo del brasiliano Cesar Cielo Filho sempre vicinissima. Dressel (terzo oro per lui) si impone però con il fantascientifico crono di 46″96, a soli 5 centesimi dal primato del verdeoro, mentre Chalmers si ferma a 47″08. Alle loro spalle il primo degli umani è il russo Vladislav Grinev (47″82), capace di precedere nella lotta per il terzo gradino del podio l’altro statunitense Blake Pieroni (47″88) e il brasiliano Marcelo Chierighini (47″93). Di un tenore decisamente diverso l’atto conclusivo dei 200 farfalla donne: vince a sorpresa la magiara Boglarka Kapas, bronzo olimpico a Rio 2016 negli 800 sl. L’ungherese con il crono di 2’06″78 precede la coppia statunitense formata da Hali Flickinger (2’06″95) e da Katie Drabot (2’07″04).

Stati Uniti che si prendono la loro rivincita nella finale dei 50 dorso donne dove Olivia Smoliga conquista l’oro con il crono di 27″33 a precedere la brasiliana Medeiros (27″44) e la russa Daria Vaskina (27″51). Nelle semifinali dei 200 rana uomini è puro spettacolo. L’australiano Matthew Wilson eguaglia il primato del mondo dei giapponese Ippei Watanabe, toccando la piastra in 2’06″67 ma domani sarà scontro all’ultimo sangue visto che il russo Anton Chupkov, primatista europeo e campione del mondo in carica, si è fermato a soli 16 centesimi dal crono dell’aussie e la sfida si preannuncia assai equilibrata. Stessa storia, stesso mare nelle semifinali dei 100 stile libero donne, dove nelle qualifiche, al mattino, una stanca Federica Pellegrini non è riuscita a centrare il tempo utile. Ebbene, la svedese Sarah Sjoestroem (52″43) e l’australiana Cate Campbell (52″71) sono le atlete più attese della distanza. Attenzione però all’altra australiana Emma McKeon (52″77) che potrebbe far saltare il banco, mentre decisamente sottotono la campionessa olimpica e mondiale Simone Manuel, che non è andata oltre il settimo crono di 53″31, lo stesso della britannica Freya Anderson (53″31).

Nei 200 misti uomini lo statunitense Chase Kalisz è costretto ad abdicare, dovendosi accontentare del bronzo (1’56″78), preceduto dal giapponese Daiya Seto (1’56″14) e dall’elvetico Jérémy Desplanches (1’56″56), oro continentale l’anno scorso a Glasgow. Niente da fare per Matteo Restivo, unico azzurro in vasca oggi, nei 200 dorso uomini. Il 24enne nativo di Udine ha concluso in 14esima posizione (1’58″12) lontano dal suo record italiano di 1’56″29. Come accaduto nei 100, il confronto sarà serrato tra il russo Evgeny Rylov (1’55″48) e l’americano Ryan Murphy (1’56″25). Si può immaginare un dominio nei 200 rana donne della russa Yuliya Efimova: 2’21″20 per lei, che vuol approfittare nel migliore dei modi della squalifica in batteria dell’americana Lilly King per far suo il titolo. Alle sue spalle la sudafricana Tatjana Schoenmaker (2’21″79, record continentale) potrebbe essere la migliore delle rivali.

A chiosa Australia sul tetto del mondo nella 4×200 stile libero femminile, con il nuovo primato mondiale di 7’41″50, mandando in soffitta il primato ottenuto con costumi in gomma della Cina a Roma 2009. Una grande frazione di avvio di Ariarne Titmus (1’54″27) permette alle aussie di fare gara quasi sempre di testa e la chiosa di McKeon (1’54″90) è risolutiva. Si rivede in vasca Katie Ledecky, che sembra aver messo alle spalle i suoi problemi fisici visto l’ottimo 1’54″61 lanciato in seconda frazione, non sufficiente però per portare gli States alla vittoria. Argento per loro in 7’41″87. A completare il podio il Canada con un’ottima ultima frazione di Penny Oleksiak (1’54″36), siglando il crono di 7’44″35.

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Foto: LaPresse

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