Snowboard

Snowboard: Moioli sogna la Coppa del Mondo, Fischnaller re di slalom

Pubblicato

il

Un altro weekend di snowboard è terminato. L’ultimo per l’alpino e il penultimo per il cross. L’Italia ha vissuto l’ennesima domenica da sogno. Iniziata con la vittoria di Michela Moioli nel back-to-back di Veysonnaz (era giunta quinta sabato), la prima della stagione per ricacciare indietro Eva Samkova nella classifica generale e approcciare l’ultima tappa, quella decisiva, in programma il 20 marzo alle 12.45 a Baqueira Beret (Spagna), con 390 punti di vantaggio sulla ceca.

La Coppa del Mondo è vicina, ma come ha detto la stessa bergamasca a caldo “non è ancora finita“. Perché l’olimpionica è un asso duro e lo snowboardcross, peggio ancora di qualsiasi altra disciplina, è uno sport in cui davvero può succedere di tutto. Anche se poi alla fine sul podio ci vanno sempre le stesse, così come il francese Pierre Vaultier ha dominato la stagione maschile (rimandati gli azzurri, che valgono certamente di più di uno zero nella casella “podi individuali”) centrando la quarta sfera di cristallo della carriera, un record.

Quattro podi consecutivi, la caduta in finale sabato e poi, come detto, il trionfo di domenica. Imperioso e cercato dopo tante occasioni sfumate, ultima la beffarda volata di sabato scorso a PyeongChang con un successo ormai in cassaforte che era diventato un amaro secondo posto dietro alla francese Chloe Trespeuch. Lei e la connazionale Nelly Moenne Loccoz – a cui uno sfortunato trauma cranico patito a Sunny Valley ha probabilmente portato via il titolo generale – sono ormai fuori dai giochi. L’aritmetica non le condanna, ma il realismo sì. In Spagna tutti gli occhi saranno puntati sul duello Moioli-Samkova. Ecco cosa deve fare l’azzurra per vincere la Coppa.

CLICCA SU PAGINA 2 PER FISCHNALLER

Foto da: pagina Facebook Fis Snowboard World Cup

La domenica magica dell’Italia di snowboard è continuata in Germania, a Winterberg, con quattro atleti nei primi cinque dell’ultimo slalom della stagione. Ha vinto Edwin Coratti, talento consacrato dopo le medaglie iridate junior, e Roland Fischnaller, secondo, ha alzato la seconda Coppa del Mondo di specialità PSL della carriera. Quarto Christoph Mick, quinto Mirko Felicetti. Cesare Pisoni dirige sempre la squadra più forte del mondo.

Però c’è un appunto da fare. Mai come quest’anno Fisch è andato vicino alla sfera di cristallo generale, conquistata da Radoslav Yankov per la prima volta nella storia della Bulgaria. L’Italia, che aveva cominciato l’anno con uno spettacolare poker (e 4 nei 6) a Cortina, ha probabilmente raccolto meno del possibile. E un pizzico di amarezza non può non rimanere nella bocca di chi, a 35 anni e dopo aver finalmente ottenuto il titolo mondiale nel 2015 a Kreischberg, ancora non ha visto premiata al meglio la sua continuità di risultati.

L’anno prossimo gli azzurri potranno continuare a essere protagonisti, con la crescita dei giovani Coratti, Felicetti e Maurizio Bormolini che garantiscono un futuro roseo alla Nazionale. Ma Fischnaller ci riproverà? Nel distacco di 430 lunghezze da Yankov pesa l’eliminazione precoce di Bad Gastein scaturita, ironia della sorte, dal derby contro Aaron March. Della serie: fortissimi, sì, forse addirittura fin troppo da levarsi punti a vicenda. Perché con otto podi complessivi, l’Italia non è riuscita a vincere la Coppa del Mondo generale. Ed è un peccato.


Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Cesare Pisoni

Pagine: 1 2

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version