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Ginnastica, Coppa del Mondo: Marco Lodadio manca il podio per 33 millesimi! Martina Rizzelli sesta sugli staggi

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Prima giornata di Finali di Specialità a Baku (Azerbaijan) dove si sta disputando la terza tappa della Coppa del Mondo di ginnastica artistica, competizione che mette in palio dei pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia sperava nel colpaccio di Marco Lodadio e Martina Rizzelli ma purtroppo il podio è sfuggito per pochissimo.

La comasca era impegnata alle parallele asimmetriche, ha eseguito un esercizio pulito senza grossi errori e ha concluso al sesto posto (13.200): peccato per il D Score più basso rispetto alle avversarie (5.3) che le ha impedito di lottare fino in fondo per le posizioni di vertice dopo l’ottava piazza ottenuta tre settimane fa in Australia. Duello ad alta quota per la vittoria tra Jiaqi Lyu e Anastasiia Iliankova, fa festa la cinese che batte la russa per un decimo (finisce 14.266 a 14.133, 6.1 la nota di partenza per entrambe le ragazze) mentre il terzo posto è tutto per l’australiana Georgia-Rose Brown (13.566, 5.5) che sale nuovamente sul podio dopo Melbourne battendo l’ucraina Diana Varinska (13.566, 6.0) e la svedese Jonna Adlerteg (13.500 per la vicecampionessa europea).

Il laziale, invece, conclude al quinto posto sugli amati anelli. Il bronzo iridato di specialità ha fatto ricorso dopo il suo esercizio perché la giuria gli aveva assegnato solo 5.9 di D Score, il reclamo è stato accettato e infatti la nota di partenza è schizzata a 6.3 ma il 14.633 finale non permette all’azzurro di salire sul podio distante appena 33 millesimi. Si tratta comunque di un’ottima ripartenza a cinque mesi dallo show di Doha, il debutto stagionale a livello internazionale ha premiato l’azzurro che può guardare con fiducia ai prossimi appuntamenti. Vince meritatamente il britannico Courtney Tulloch che ha portato in gara un esercizio da 6.5 e ha ottenuto 14.933 punti prevalendo così nei confronti dell’azero Nikita Simonov (14.800) e dell’ucraino Igor Radivilov (14.666).

Al volteggio arriva l’annunciato exploit della statunitense Jade Carey (14.766), la vice-campionessa del mondo 2017 in questa specialità ha confermato tutta la sua classe e ha avuto la meglio sull’infinita Oksana Chusovitina (14.450 per la 43enne uzbeka) e sulla messicana Alexa Moreno (14.249 per il bronzo iridato). Matteo Levantesi è sesto alle parallele (14.166, 5.9) dove si impone il russo Vladislav Poliashov (15.133) davanti al turco Ferhat Arican (15.100) e al cinese Hao You (15.066) mentre al corpo libero detta legge l’israeliano Artem Dolgopyat (15.066) che si lascia alle spalle lo svizzero Pablo Braegger (14.566) e lo spagnolo Rayderley Zapata (14.500). Domani toccherà a Lara Mori e a Vanessa Ferrari impegnate a trave e corpo libero, l’Italia sogna in grande.

 

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Foto: Federginnastica

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