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Volley maschile, quale sarà l’Italia del futuro? Tutti i possibili convocati, ruolo per ruolo: Juantorena, Zaytsev, Giannelli, certezze e novità

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Tra meno di tre mesi l’Italia farà il proprio debutto ufficiale. Il primo match è in programma venerdì 2 giugno a Pesaro contro l’Iran, nell’incontro inaugurale della World League 2017. La nostra Nazionale di volley maschile, reduce dall’argento conquistato alle Olimpiadi di Rio 2016, si presenterà ai blocchi di partenza tra le grandi favorite per il successo finale in quello che è il primo grande appuntamento stagionale, prima degli attesissimi Europei in Polonia e della Grand Champions Cup in Giappone (entrambi a settembre).

Siamo alla vigilia delle semifinali dei Playoff Scudetto, i giocatori si stanno giustamente concentrando sugli appuntamenti con i proprio club ma il profumo dell’azzurro si avvicina sempre di più. Tra pochi giorni Chicco Blengini dovrebbe rinnovare il contratto da CT e prima che termineranno i playoff arriveranno anche le convocazioni per raduni e fasi di preparazione, naturalmente con calendario personalizzato in base a come e quando i giocatori termineranno la propria avventura con le rispettive società.

Quali sono gli azzurri che vedremo quest’estate? Quali sono i ragazzi e le grandi novità che ci aspettano? Analizziamo la situazione nel dettaglio, reparto per reparto. Per conoscerli ti basterà cliccare sulle varie pagine.

 

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PALLEGGIATORI:

Il ruolo di titolare è ormai saldamente nelle mani di Simone Giannelli, il nostro fenomeno dalle mani dorate che è esploso nelle ultime due stagioni e che è ormai non si ferma più. È dalle storica Finale Scudetto giocata contro Modena, quando Stoytchev decise di dargli fiducia cambiando le sorti della lotta per il tricolore, che il regista di Trento si sta esibendo ai massimi livelli.

Ha dato ordine a tutta la Nazionale diventando il numero 1 dopo la cacciata di Dragan Travica e mantenendo saldamente la sua posizione, trascinando il sestetto all’argento olimpico. Durante questa stagione sembra essere cresciuto ulteriormente sempre con la casacca dei dolomitici e dovrà essere protagonista anche nei momenti caldi dell’estate azzurra. Un po’ di riposo, dopo un periodo così intenso, potrebbe però essere necessario.

Bisognerà decidere chi dovrà fare da riserva, posizione certamente non semplice all’interno dello spogliatoio, soprattutto in quello che è il ruolo più delicato. Da capire la disponibilità di Michele Baranowicz, reduce da una buona stagione con Verona, mentre difficilmente Dragan Travica rivedrà l’azzurro (è tornato alla grande con Modena, non veste la maglia dalla notte brava di Rio che pose fine all’era Berruto).

Un’occasione importante dovrebbe spettare a Luca Spirito che ha ben figurato con la casacca di Ravenna: il giovane si è messo in luce, ha dimostrato grande talento e può rappresentare il futuro insieme a Giannelli. Altra carta verde è quella di Riccardo Sbertoli (Milano). Ancora percorribile la strada dell’esperienza con Daniele Sottile, uomo spogliatoio nell’ultima stagione in Nazionale.

 

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OPPOSTI:

In posto 2 l’Italia dovrà cambiare volto rispetto al recente passato. Ormai Ivan Zaytsev è uno schiacciatore e sembra difficile che ricambi nuovamente ruolo per l’estate, considerando che non si può essere camaleontici a livello così alti. A meno che lo Zar non ci regali ulteriori sorprese, sarà Luca Vettori il nostro titolare, chiamato a un ruolo di responsabilità in Nazionale dopo qualche occasione non sfruttata appieno.

Il Vetto è un buon giocatore ma a volte manca di continuità e non è la classica macchina da punti. Giulio Sabbi è il capocannoniere della SuperLega, è stato il grande mattatore di Molfetta e ora merita assolutamente un ritorno con i fiocchi in maglia azzurra per potersi giocare il posto con Vettori fino in fondo.

Alle loro spalle la gioventù di Gabriele Nelli che, dopo aver giocato da titolare nella parte centrale di regular season, ha pagato un piccolo infortunio e ora è tornato a essere la riserva di Jan Stokr. Il giovane opposto di Trento ha del gran talento ma in Nazionale sarebbe una grande incognita. Merita la sua grande occasione e l’intesa con Simone Giannelli sarebbe da sfruttare. Le nostre carte terminano sostanzialmente qui visto a chi si sono affidati i top ten in SuperLega: Sokolov, Stokr, Atanasijevic, Djuric, Hernandez, Vissotto, Michalovic, Torres. Bisogna andare a pescare la Latina dell’eterno Fox Fei, immenso e da clonare ma ormai fuori dal giro Italia.

 

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SCHIACCIATORI:

In questo reparto caliamo il carico da novanta: Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena, lo Zar e la Pantera non hanno mai giocato spalla a spalla di banda ma sono indubbiamente le nostre due grandi stelle. I volti copertina di questa grande Italia dovranno guidare la nostra Nazionale anche se c’è grande incognita su come possano rispondere insieme.

Juantorena è letteralmente strepitoso a Civitanova, sta disputando una stagione fantastica e non può dire no a una nuova avventura con l’Italia: ha alzato diversi dubbi ma deve assolutamente continuare e l’obiettivo Olimpiadi di Tokyo 2020 è assolutamente alla portata, per provare a sfatare il tabù d’oro. Zaytsev sta invece faticando un po’ di più ad abituarsi al nuovo ruolo ma la sua presenza è fondamentale per questa Italia: il suo carisma e la sua forza propulsiva sono il motore del gruppo.

Filippo Lanza conferisce grande solidità in ricezione, riesce sempre a fare la differenza con la sua Trento e anche in azzurro non si è mai tirato indietro. Se Juantorena-Zaytsev dovessero essere i titolari, lui può sicuramente introdursi ed essere un’alternativa di lusso: ha sempre giocato dal primo minuto nelle ultime stagioni, è una garanzia di altissima qualità.

Abbiamo recuperato Jiri Kovar dopo una stagione molto complicata: ora è tornato alla grande con Civitanova, gioca accanto a Juantorena, è sempre sotto gli occhi di Blengini e può essere lui a completare il nostro quartetto offensivo.

Oleg Antonov faceva parte dei 12 d’argento a Rio ma quest’anno non ha praticamente mai giocato a Trento: riuscirà a rientrare in corsa? Si sperava di recuperare Simone Parodi ma a Piacenza non è riuscito a trovare grande continuità. Luigi Randazzo non ha invece sfigurato a Verona. Attenzione alla promessa Sebastiano Milan che si è messo in mostra a Padova. A margine l’esperienza dei vari Gabriele Maruotti, Iacopo Botto, Mattia Rosso ma difficilmente saranno prese in considerazione.

 

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CENTRALI:

Questo reparto potrebbe affrontare delle importanti novità. Il nostro capitano Emanuele Birarelli, sempre determinante a Perugia, proseguirà la propria avventura in Nazionale? Inutile dire che la sua presenza è davvero fondamentale per i nostri colori considerando esperienza, carisma e qualità tecniche.

L’altro problema è che gli altri due big di reparto stanno giocando davvero poco in campionato: Matteo Piano è chiuso a Modena da Holt e Le Roux, Simone Buti fatica a trovare spazio tra Podrascanin e Birarelli a Perugia.

Chicco Blengini si è affidato molto a Davide Candellaro a Civitanova: è lui una delle grandi novità stagionali e, viste le prestazioni, meriterebbe una chance. Con la casacca Lube gioca anche Enrico Cester, altro nome papabile ma lo scorso anno faticò a mettersi in luce con la Nazionale. Attenzione a Daniele Mazzone che a Trento si è alternato con Solé e Van De Voorde: andrebbe preso in considerazione.

Il ricambio generazionale è ormai imminente ma i giovani non mancano: Fabio Ricci (soprattutto, super a muro) ed Elia Bossi sono stati eccezionali a Ravenna, Alberto Polo e Marco Vitelli non sono dispiaciuti a Molfetta, Gianluca Galassi è sempre stato titolare a Milano, Enrico Diamantini ha giocato a Vibo Valentia. Simone Anzani andrebbe recuperato al meglio.

 

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LIBERI:

Non ci sono particolari novità nel reparto. Massimo Colaci e Salvatore Rossini sono ancora indubbiamente i migliori: i liberi di Trento e Modena continuano a fare la differenza e meriteranno la Nazionale proprio come alle Olimpiadi di Rio 2016.

 

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