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Volley, RIVOLUZIONE nei punteggi: quale sistema adottare? Tra set a 21, tempi da 15 e…

Stefano Villa

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La rivoluzione nel sistema di punteggio che si sta attuando nei Paesi Bassi (clicca qui per saperne di più) ha creato parecchio scalpore nel mondo del volley.

Lascia allibiti il fatto che si continui a pensare di voler cambiare le regole del gioco, avanzando proposte quasi senza senso e che snaturano ulteriormente questo sport, che profondamente cambiato da quando è stato introdotto il rally point system al posto del vecchio cambio palla con cui il volley era nato.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alle idee più strane anche se mai si era arrivati ad attuarli come invece sta succedendo con i “2 tempi e 15 punti” del playout del campionato olandese.

La proposta FIVB è in fase di test nella Serie A oranjes ma sono state tantissime le idee avute nelle ultime stagioni. Proviamo a ripercorrere le principali:

 

  • “2 TEMPI E 15 PUNTI”. La rivoluzione di cui si sta parlando in tutta la settimana, al via ufficialmente dalla scorsa settimana durante i playout di Serie A in Olanda. Clicca qui per saperne di più.
  • SET TERMINANO A 21 PUNTI. Tutto uguale al regolamento attuale, 3 set da vincere per conquistare la partita ma i set terminerebbero a 21 punti e non a 25, viene conservata la regola del doppio vantaggio. Una soluzione che permettere di ridurre gli incontri di una decina di minuti rispetto agli standard attuali. Proposta avanzata dalla FIVB nel 2013 ed utilizzata nelle fasi eliminatorie dell’European League. Clicca qui per saperne di più. 
  • 9 SET AI 15 PUNTI. L’idea non arriva dalla FIVB ma è stata adottata in Polonia durante un match tra la Nazionale allora guidata da coach Anastasi e il PGE Skra Belchatow. Nel 2012 si trattò di un incontro a scopo benefico per l’Unicef. La rivoluzione del regolamento fu particolare: si giocano 9 set ai 15 punti (senza doppio vantaggio), si impone chi conquista cinque parziali. Clicca qui per saperne di più. 
  • SET A 29 PUNTI. Non spaventiamoci, anzi ben venga. Il 29 febbraio la CEV ha pensato di far giocare delle partite amichevoli con set che arrivano ai 29 punti per celebrare il giorno in più che arriva ogni quattro anni. Clicca qui per saperne di più.
  • PARTITE DEVONO DURARE MENO DI 110 MINUTI. La decisione che è arrivata direttamente dalla FIVB durante il congresso del mese di febbraio. La soluzione pensata dalla Federazione Internazionale è proprio quella in atto in Olanda? Clicca qui per saperne di più. 

 

Davvero è necessario cambiare il regolamento? Rivoluzionando il sistema dei punteggi si potrebbe aumentare l’interessa attorno al volley o i problemi sono altri? La risposta sembra quasi scontata.

L’intento principale è quello di tenere la durata delle partite sotto le due ore di gioco per vedere i diritti televisivi in maniera più agevole. Tra tutte le regole proposte qual è quella che creerebbe meno danni alla disciplina? Probabilmente l’arrivo ai 21 punti e non ai 25, magari facendo degli accorgimenti sui time-out (tecnici e non) e sugli intervalli di gioco.

Togliere il doppio vantaggio sarebbe una soluzione? Sicuramente ridurrebbe i tempi dell’incontro ma rivoluzionerebbe l’intero sistema. Voi, cari lettori, quale regolamento preferite? O sarebbe meglio mantenere il rally point system che nel corso degli anni ha messo d’accordo un po’ tutti? Oppure qualche nostalgico vorrebbe il ritorno al cambio palla (partite infinite in termini di tempo, difficile che si faccia un passo indietro)?

 

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