Artistica

Simone Biles VI, regno imperituro: dominio totale ai Mondiali di ginnastica artistica. Alice D’Amato stupenda quinta!

Pubblicato

il

Simone Biles ha inscenato uno dei ritorni più luminosi della storia dello sport internazionale e si è laureata Campionessa del Mondo nel concorso generale individuale. La Reginetta della Polvere di Magnesio aveva abbandonato le scene dopo la nota crisi delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e per due anni non si era più vista in pedana, prendendo quel tempo per ritrovare se stessa e anche per sposarsi. Una volta riabbracciata la palestra dopo un paio di anni di inattività, la fuoriclasse statunitense ha ripreso prontamente confidenza con il suo habitat naturale e ha dimostrato ancora una volta perché è la ginnasta più forte di tutti i tempi.

Simone Biles ha trionfato allo Sportpaleis di Anversa, dove dieci anni fa conquistò il suo primo titolo iridato sul giro completo. Quello odierno è addirittura il sesto sigillo nell’all-around (impresa mai riuscita nel passato), perché nel mezzo sono arrivate le affermazioni a Nanning nel 2014, a Glasgow nel 2015, a Doha nel 2018 e a Stoccarda nel 2019. La 26enne si è messa al collo addirittura il 21mo oro mondiale della propria carriera (record anche questo) e, dopo il trionfo a squadre ottenuto due giorni fa, ha messo nel mirino il pokerissimo: altri tre trionfi nel weekend tra volteggio, trave e corpo libero sono ampiamente alla sua portata.

Simone Biles è scoppiata in lacrime sul gradino più alto del podio mentre veniva intonato il suo inno nazionale, a scaricare lo stress accumulato in questa stagione. Al volteggio non aveva azzardato il leggendario Yurchenko con doppio avvitamento e si era “limitata” a un salto da 5.6, con un’esecuzione da 9.500 e valso un complessivo 15.100. L’americana si è ben difesa alle parallele asimmetriche (14.333 partendo da 6.0), poi ha strabiliato alla trave (14.433 con 6.4 di D Score) e ha chiuso con un grandioso corpo libero (14.533, 6.5), anche se è inciampata prima dell’ultima diagonale e si è salvata da quella che sarebbe stata una clamorosa caduta. Simone Biles ha concluso con il punteggio di 58.399, distanziando ampiamente l’intera concorrenza.

Rebeca Andrade si era presentata in pedana da Campionessa del Mondo uscente, con la consapevolezza che non avrebbe potuto difendere il titolo conquistato undici mesi fa a Liverpool. La brasiliana ha tenuto botta con grande intelligenza e ha meritato la medaglia d’argento con il totale di 56.766 (14.700 alla tavole, 14.500 sugli staggi, 13.500 sui 10 cm, 14.066 al quadrato). La sudamericana ha preceduto l’altra statunitense Shilese Jones, che con 56.332 (14.233, 14.633, 14.066, 13.400) si è confermata sul podio dopo l’argento dell’anno scorso.

Alice D’Amato ha disputato una gara splendida ed è riuscita a chiudere al quinto posto (54.265), in scia alla cinese Qiyuan Qiu (quarta con 54.799). La genovese, reduce dalle pesanti cadute alle parallele accumulate tra qualifica e gara a squadre (dove l’Italia era lanciata verso il bronzo), ha incominciato in affanno la propria gara con 13.166 (5.3) alla trave e una caduta al corpo libero (12.500, 5.4), ma poi ha alzato il tiro con un doppio avvitamento al volteggio (13.933) e poi si è riscattata sugli amati staggi, dove da Campionessa d’Europa è riuscita a eseguire il suo vero esercizio e ha ottenuto un sontuoso 14.666 (6.3).

Si tratta del miglior risultato della storia per un’italiana, escludendo le grandi imprese di Vanessa Ferrari. La 20enne si è lasciata alle spalle l’olandese Eythora Thorsdottir (54.098), la britannica Alice Kinsella (54.032, ha preso il podio di Jessica Gadirova che sembra aver accusato un risentimento muscolare durante il riscaldamento e ha deciso di non azzardare) e l’algerina Kaylia Nemour (53.966, surreale 15.200 alle parallele!).

Alice D’Amato, bronzo europeo sul giro completo, ha guadagnato il diploma di merito riservato alle migliori otto e che Manila Esposito non è riuscita ad agguantare per appena 68 millesimi. La campana ha concluso al nono posto con 53.898: dopo un buon avvio alle parallele (14.166), la 16enne è caduta in uscita dalla trave (12.866) e poi ha faticato al corpo libero (13.100) prima dell’avvitamento e mezzo al volteggio (13.766).

Gara complessa per tre atlete tra le favorite per la top-5: la francese Melanie De Jesus Dos Santos si è fermata al decimo posto (53.865), la brasiliana Flavia Saraiva si è arenata al quindicesimo posto (52.699) precedendo la canadese Ellie Black (51.966).

Foto: Lapresse

Exit mobile version