Formula 1

F1, incidenti e penalità tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Caos totale: cosa è successo a Jeddah

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Il GP di Arabia Saudita 2021 passerà alla storia della F1. La penultima tappa del Mondiale, andata in scena sul nuovissimo e velocissimo circuito di Jeddah, si è distinta per continui ribaltamenti di fronte e per un susseguirsi di emozioni che resteranno a lungo impresse nella mente degli appassionati. Lewis Hamilton ha vinto davanti a Max Verstappen e ora i due piloti sono appaiati in classifica generale, quando manca soltanto una gara al termine del campionato: la battaglia per la conquista del titolo iridato è semplicemente rovente e tutto si deciderà ad Abu Dhabi tra sette giorni.

Il verdetto finale, che è ancora sub iudice e in attesa di ufficialità, è semplicemente l’epilogo di una gara folle e in cui i due grandi protagonisti della stagione sono finiti più volte ai ferri corti. Facciamo ordine tra incidenti e penalità, provando a fare chiarezza nel caos totale visto questa sera sulla pista di Jeddah: sulla carta doveva essere un tracciato anonimo, cittadino e con i muretti a farla da padrona, invece ne è uscito uno dei Gran Premi più divertenti, controversi ed emozionanti degli ultimi anni.

PRIMA BANDIERA ROSSA. Al decimo giro Mick Schumacher finisce contro le barriere in curva 23. Viene mandata in pista una safety car, in quel frangente la Mercedes richiama ai box Hamilton e Valtteri Bottas, mentre Verstappen resta fuori. Passano tre giri e a quel punto il direttore di gara Michael Masi espone la bandiera rossa, perché la barriera non può essere riparata in tempi rapidi. Una decisione molto dubbia, perché la situazione sembrava normale e non così pericolosa. Verstappen era in svantaggio, perché doveva ancora effettuare il pit-stop per adempiere all’obbligo di cambiare le gomme. Con le bandiere rosse, però, la situazione si ribalta perché può sostituire gli pneumatici senza perdere tempo.

PRIMA RIPARTENZA. Si torna dunque sulla griglia per una ripartenza da fermi: Verstappen in pole position davanti a Hamilton e Bottas. Verstappen sbaglia completamente lo start, Hamilton lo sorpassa e arrivano appaiati in cura 1: il pilota della Red Bull va largo e resta in prima posizione, in seconda si inserisce Esteban Ocon e in terza troviamo Hamilton. I tre vanno via, ma nello stesso giro c’è un incidente a centro gruppo in cui restano coinvolti Sergio Perez, Nikita Mazepin (costretti al ritiro) e Charles Leclerc. Tanti detriti in pista e nuova bandiera rossa.

LA CONTRATTAZIONE. Michael Masi, inadeguato commissario di gara, va in trattativa con i team principal. Parla con Toto Wolff e Chris Horner attraverso le radio. Tutti sanno che Verstappen sarebbe stato penalizzato con 5” se non fosse stata esposta la bandiera rossa e allora si arriva a questa decisione: in vista della seconda ripartenza, Ocon in pole position davanti a Hamilton e Verstappen.

SECONDA RIPARTENZA. Verstappen monta le gomme medie e si inventa una partenza a razzo, riuscendo a balzare in prima posizione in curva 1. L’olandese conduce davanti a Hamilton e Ocon, non succede altro in questo frangente e si va avanti in questa situazione. Siamo al 15mo giro dei 50 in programma.

LA FASE DELLE VIRTUAL SAFETY CAR E L’ATTACCO DI HAMILTON. Due virtual safety car, esposte per l’incidente di Yuki Tsunoda e per i detriti in pista, mantengono stabile il distacco tra Verstappen e Hamilton, separati da 1 secondo. Al 37mo giro il britannico tenta l’attacco all’esterno in fondo al rettilineo, ma l’olandese taglia la prima curva per coprirsi e sa che deve restituire la posizione per evitare penalizzazioni.

IL TAMPONAMENTO. Verstappen rallenta bruscamente pochi secondi dopo, su consiglio del suo muretto, Hamilton non se ne accorge e lo tampona! Incredibilmente le macchine non vengono danneggiate: l’ala anteriore della Mercedes e le ruote posteriori della Red Bull sembrano fatte di acciaio.

SORPASSO E CONTROSORPASSO. Hamilton riesce a recuperare 2 secondi su Verstappen dopo l’incidente e al 42mo giro lo riprende. L’olandese cede la posizione al suo avversario, ma poi sfruttando il DRS ripassa subito il britannico! Gli steward comunicano che il pilota della Red Bull dovrà scontare 5” di penalità.

LA MANOVRA DEFINITIVA. Hamilton si prende la prima posizione in pista al 43mo giro e si invola verso la vittoria, mentre Verstappen chiude in seconda posizione. Il verdetto, però, è sotto investigazione: entrambi i piloti sono stati chiamati dai commissari di gara.

SENTENZA FINALE. Verstappen penalizzato di 10” per la brusca frenata al 37mo giro che ha provocato il tamponamento da parte di Hamilton. Nessuna colpa per il britannico, che dunque vince la gara davanti all’olandese (il margine su Bottas al traguardo era di 15.8).

Foto: Lapresse

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