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Ciclismo, Sonny Colbrelli si consacra campione vero. Da velocista a corridore completo

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Il 2021, l’anno della svolta. A mano a mano il cambiamento c’era già stato nelle scorse stagioni, ma questa è stata davvero una rivoluzione per lui. Sonny Colbrelli è entrato definitivamente in un’altra dimensione: lo aveva già fatto capire nelle settimane passate, ma oggi, con il titolo europeo, mette un timbro importante sulla sua carriera. 

I primi anni di carriera sono stati da eterno piazzato per il bresciano. Le vittorie non sono mancate, ma spesso e volentieri in volata (soprattutto in quelle di gruppo compatto) si è dovuto accontentare di risultati nella top-5, senza riuscire ad esultare. Non un velocista puro, da sempre, ma non ha trovato mai la sua definitiva consacrazione.

La trasformazione è arrivata in quest’annata da sogno per lui. Primavera non da ricordare, nonostante le grandi ambizioni: sono arrivate le top-10 alla Milano-Sanremo e alla Gand-Wevelgem. Da lì in poi la svolta: vittorie di tappa al Romandia e al Delfinato, il titolo nazionale con una prova eccezionale su un percorso durissimo, un Tour de France strepitoso nel quale si è esaltato (mancando il successo) ed il trionfo al Benelux Tour.

È arrivato all’appuntamento continentale in quel di Trento con i favori del pronostico, contro rivali di livello, ma, conscio ormai delle sue qualità non ha avuto nessuna paura dei vari Remco Evenepoel e Tadej Pogacar. Al top della condizione, su un percorso misto, un Colbrelli così non deve temere nessuno e lo ha dimostrato: in salita non si stacca, in volata poi piazza la sparata vincente.

Photo LiveMedia/Luca Tedeschi

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