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Masters 1000 Miami, Jannik Sinner: “Una vittoria che vuol dire tanto per me”

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Prima finale in un Masters 1000 per Jannik Sinner, al terzo tentativo: solo in due erano stati più veloci di lui nella storia dei Super 9-Masters Series-Masters 1000 (a seconda delle definizioni negli anni dal 1990 in poi), l’israeliano Harel Levy e il polacco Jerzy Janowicz. L’altoatesino, però, con i suoi 19 anni sta imponendosi ancora di più all’attenzione, specialmente nel modo in cui ha battuto lo spagnolo Roberto Bautista Agut.

Queste le sue parole appena uscito dal campo: “Per me è incredibile essere in finale di un 1000, sono contentissimo. Ho affrontato un giocatore solidissimo, è stata una dura battaglia anche due settimane fa. Vincere oggi vuol dire tanto per me“.

Su com’è girata la partita: “All’inizio eravamo tutti e due un po’ tesi. Oggi non era facile giocar bene, c’era vento. Ho cercato di servire meglio, di muoverlo un po’ di più, mischiare un po’ le carte e questa è stata la chiave oggi“.

Parlando dei momenti decisivi, quelli in cui ha fatto suo il match: “Nel game precedente ho servito con un po’ più di ritmo. Ho pensato di dare il tutto per tutto, anche se quel game l’avessi perso saremmo stati 5-5“.

Foto: LaPresse

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