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Ginnastica artistica, Mondiali 2019: le partecipanti e le convocate. USA con Biles, Russia senza Mustafina, Cina giovane, Italia con le Fate

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I Commissari Tecnici delle varie Nazionali hanno dovuto consegnare la lista delle convocate per i Mondiali 2019 di ginnastica artistica che si disputeranno a Stoccarda (Germania) dal 4 al 13 ottobre. Tutti gli allenatori hanno comunicato alla FIG i nomi delle sei atlete che intendono portare in terra teutonica (cinque titolari e una riserva per le 24 Nazionali in gara nel team-event, gli altri Paesi saranno rappresentati da individualiste) ma va ricordato che c’è tempo fino all’ultimo per poter effettuare dei cambiamenti. Diamo uno sguardo alle convocate e alle partecipanti alla prossima rassegna iridata, ricordiamo che l’Italia punterà sulle quattro Fate (Giorgia Villa, Asia D’Amato, Alice D’Amato, Elisa Iorio) e su Desiree Carofiglio mentre Martina Maggio sarà la riserva.

Gli USA saranno trascinati dalla fuoriclasse Simone Biles alla ricerca del quinto titolo nel concorso generale ma ci sarà anche Morgan Hurd (Campionessa all-around nel 2017), occasione importante poi per le 2003 Sunisa Lee e Leanne Wong, spazio anche per Jordan Chiles e Grace McCallum: non sono gli States più forti di sempre ma sono sempre la squadra da battere. La Russia, già sicura di essere presente a Tokyo 2020, dovrà fare a meno di Aliya Mustafina e così la squadra sarà guidata da Angelina Melnikova col supporto di Daria Spiridonova e Liliia Akhaimova oltre che di Simakova, Shchekoldina e Agafonova. Anche la Cina è già certa della qualificazione a Tokyo e punta su una formazione con tre 2000 e tre 2003: si cercano dei nuovi fenomeni tra Li, Liu, Qi, Tang, Zhang e Yin.

La Francia promette spettacolo con Melanie De Jesus (Campionessa d’Europa all-around), Coline Devillard (già oro continentale al volteggio), Marine Boyer e Lorette Charpy. La Gran Bretagna torna a contare sulle sorelle Ellie e Rebecca Downie, ci sarà anche la giovane Amelie Morgan e il supporto della solida Alice Kinsella sarà fondamentale per strappare una qualificazione a cinque cerchi che sembra scontata. La Germania si presenta con la formazione tipo: Ellie Seitz, Pauline Schaefer, Sophie Scheder e Kim Bui pronte a battagliare con le altre formazioni per il sogno olimpico che non è così impossibile considerando le qualità di questo quartetto.

Giappone agguerritissimo perché vuole a tutti i costi il quartetto alle Olimpiadi casalinghe ma bisognerà fare a meno dell’infortunata Mai Murakami: Asuka Teramoto guiderà le giovani Sugihara, Hatakeda, Matsumura, Kajita verso l’impresa. L’Olanda deve fare i conti con la pesantissima assenza di Sanne Wevers e questo potrebbe cambiare gli equilibri, molto dipenderà da Eythora Thorsdottir, Tisha Volleman e Vera Van Pol. Missione complicata per la Romania dopo l’assenza a Rio 2016 anche se Denisa Golgota, Ioana Crisan e Maria Holbura sembrano avere delle buone doti.

Il Brasile è come sempre uno dei Paesi di riferimento e può puntare alla finale: le verdeoro sono nelle mani di Flavia Saraiva e di Jade Barbosa che dovrebbe avere recuperatao dall’infortunio mentre Thais Fidelis e Lorrane Oliveira dovrebbero dare un po’ di solidità insieme a Carolyne Pedro. Il Canada è una delle serie pretendenti al pass olimpico perché una fuoriclasse esperta come Ellie Black può contare su compagne di qualità come Shallon Olsen, Brooklyn Moors, Anne-Marie Padurariu e Isabela Onyshko. Il Belgio ha delle ottime chance soprattutto perché può affidarsi alla talentuosa Nina Derwael (Campionessa del Mondo alle parallele) attorno alle quali ruotano le 2003 Vansteenkiste, Vandamme, Daveloose, Enghels e la 2001 Brassart che possono fare molto bene.

L’Australia non sembra avere grosse velleità in mano a Georgia-Rose Brown, Emily Whitehead ed Emma Nedov. La Spagna riabbraccia Roxana Popa e ci sarà anche Cintia Rodriguez ma non saranno un fattore nella corsa verso il Sol Levante come l’Ungheria di Zsofia Kovacs e Dorina Boeczoego, la Svizzera tornerà a poter contare su Giulia Steingruber ma non sembra avere particolari velleità. Tutta da vedere invece l’Ucraina di Diana Varinska, Anastasiia Bachynska e Angelina Radivilova. Tra le individualiste meritano di essere menzionate la messicana Alexa Moreno (bronzo lo scorso anno al volteggio) e l’infinita uzbeka Oksana Chusovitina che a 44 anni suonati insegue la qualificazione alla sua ottava Olimpiade, senza dimenticarsi delle slovene Teja Belak e Tjasa Kysselef e delle svedesi Jonna Adlerteg e Jessica Castles.

 

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Foto: USA Gym

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