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Atletica, Golden Gala Roma 2018: tutti i risultati. Samba, Baker, Manyonga e Kuchina stellari! Tortu e Vallortigara lanciano l’Italia

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Allo Stadio Olimpico di Roma si è disputato il Golden Gala 2018 di atletica leggera, quarta tappa della Diamond League. Tanto spettacolo nella notte della capitale con tantissimi campioni che hanno regalato prestazioni importanti meritevoli di nota. L’Italia ha brillato con Filippo Tortu ed Elena Vallortigara, le annunciate stelle internazionali non si sono tirate indietro e hanno confezionato tempi e misure di notevole importanza.

100 METRI (maschile) – Ha vinto Ronnie Baker (mondiale stagionale) davanti a Jimmy Vicaut e al nostro Filippo Tortu, che ha corso un eccezionale 10.04. CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ.

SALTO IN ALTO (femminile) – Mariya Kuchina-Lasitskene conferma i favori del pronostico e trionfa con un buon 2.02 (miglior prestazione mondiale stagionale) davanti a Mirela Demireva e a Elena Vallortigara (1.94). Alessia Trost purtroppo delude ed è soltanto settima (1.91). CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ.

400 METRI OSTACOLI (maschile) – Prestazione inverosimile di Abderrahman Samba, capace di volare in 47.48: record asiatico, record della Diamond League (dopo 16 anni crolla il 47.73 di Felix Sanchez), naturalmente migliore prestazione mondiale stagionale (a inizio mese aveva corso in 47.57 a Doha). Il qatariota conferma di essere la grande rivelazione di questo avvio di stagione, corre il tempo più veloce degli ultimi 8 anni e ribadisce di poter davvero fare la differenza in ogni contesto. Sconfitto il norvegese Karsten Warholm, il Campione del Mondo ha firmato il nuovo record nazionale (47.82) ma non è bastato per primeggiare. Terzo posto per il turco Yasmani Copello (48.63). Josè Bencosme settimo (49.79), Marco Lambrughi non ha terminato la prova.

SALTO IN LUNGO (maschile) – Gara davvero strepitosa con balzi di notevole livello. La spunta il sudafricano Luvo Manyonga per appena cinque centimetri: il Campione del Mondo vola a 8.58 e realizza la miglior prestazione mondiale stagionale sconfiggendo il promettente cubano Juan Miguel Echevarria (8.53, personale). Botta e risposta tra i due protagonisti in occasione della seconda prova, poi non sono riusciti a migliorarsi. Terza piazza per l’altro sudafricano Ruswahl Samaai (8.34), nono il nostro Kevin Ojiaku (7.78).

3000 METRI SIEPI (femminile) – Era attesa la miglior prestazione mondiale stagionale ed è puntualmente arrivata per opera della keniana Hyvin Kiyeng: la campionessa del mondo 2015, argento olimpico a Rio 2016 e bronzo iridato in carica chiude con il tempo di 9:04.96 (record del meeting, abbattuto il 9:11.58 di Galkina nel 2009) lasciandosi alle spalle le connazionali Celliphine Chespol (9:05.14) e Norah Jeruto; solo quarta la campionessa del mondo Emma Coburn (9:08.13).

1500 METRI (maschile) – Gara vinta dal keniano Timothy Cheruiyot, che sfrutta il ritmo molto alto e migliora la già sua miglior prestazione mondiale stagionale (3:31.22) precedendo il connazionale Elijah Manangoi (3:33.79) e l’etiope Samuel Tefera (3:34.84). Decimo l’azzurro Mohad Abdikadar, che firma il suo personale (3:36.54) e strappa il minimo per gli Europei, subito alle sue spalle Yeman Crippa (3:38.22, personale), che però è avvezzo alle distanze più lunghe, come ha confermato nelle passate settimane.

LANCIO DEL DISCO (femminile) – Cade il record del meeting che resisteva addirittura dal 1986! Ci pensa ovviamente la croata Sandra Perkovic. La “campionessa di tutto” lancia il suo disco a 68.93 metri, tre centimetri meglio di quanto fece la bulgara Tsvetanka Khristova ormai in un’altra epoca. Alle sue spalle le eterne rivali cubane Yaimé Perez (66.62) e Denis Caballero (63.48). Ottava la nostra Daisy Osakue (57.66, due metri sotto il suo personale siglato proprio quest’anno).

SALTO CON L’ASTA (maschile) – Gara davvero emozionante e palpitante risolta da Sam Kendricks, che ha superato 5.84 all’ultimo tentativo dopo un duello avvincente con il polacco Pawel Wojciechowski, che ha commesso tre nulli alla misura chiudendo così al secondo posto con 5.78. Il campione del mondo ha cercato anche 5.90 ma ha abbandonato dopo la seconda prova. A completare il podio è il tedesco Raphael Holzdeppe (5.62), mentre il brasiliano Thiago Braz, campione olimpico a Rio 2016, non ha partecipato all’evento.

200 METRI (femminile) – Il forte vento contrario (- 1.7 m/s) impedisce alle ragazze di correre su ottimi tempi. Vince da pronostico l’ivoriana vicecampionessa mondiale Marie-Josée Ta Lou (22.49) che ha dominato la gara, nel finale è venuta su all’esterno la bulgara Ivet-Lalova (22.64 per la signora Collio), terza la svizzera Mujinga Kambundji (22.76), che ha cercato di tenere testa alla Ta Lou per 130 metri. Nono posto e alto 23.64 per Irene Siragusa.

400 METRI (femminile) – Il pubblico si aspettava una prestazione di lusso da parte di Libania Grenot, ma la due volte campionessa d’Europa, che nelle scorse settimane si era spinta fino a 51.93, si ferma a un poco soddisfacente 52.51. Serata un po’ sottotono per la Panterita, che punta al tris continentale a Berlino: sesto posto per l’italo-cubana, alle sue spalle Maria Benedicta Chigbolu (52.77), mentre Raphaela Lukudo chiude in nona posizione (52.80, personale migliorato di due centesimi). Gara vinta da Salwa Eid Naser dal Bahrain, la vicecampionessa mondiale non ha deluso le aspettative e si è imposta in 50.51 davanti alla giamaicana Stephenie Ann McPherson (50.69) e alla statunitense Jaide Stepter (51.47).

400 METRI (maschile) – Assente il campione del mondo Wayde Van Niekerk (infortunato), assente anche Jeremy Wariner, che sta dominando la stagione. Il grande favorito della vigilia era lo statunitense Fred Kerly e si è confermato (44.33) davanti al qatariota Abdallaleleh Haroun (44.37) e allo statunitense Paul Dedewo (44.58). Sesto l’italiano Davide Re, alla prima gara stagionale (45.49), ottima prestazione a nove centesimi dal personale.

100 METRI OSTACOLI – Vento nullo e tempi lontani dai migliori riscontri stagionali. Fa festa la statunitense Sharika Nelvis (12.76), sei centesimi meglio della giamaicana Danielle Williams (12.82 per la campionessa del mondo 2015), terza la nigeriana Tobi Amusan (10.86). Ottava l’italiana Elisa Maria Di Lazzaro (13.52), davanti alla statunitense Brianna McNeal, campionessa olimpica, che commette un errore (15.80).

400 METRI OSTACOLI (femminile) – La statunitense Georganne Moline esplode definitivamente e trionfa in 53.97 (stagionale) battendo la quotata giamaicana Janieve Russell, reduce dai successi ai Giochi del Commonwealth (54.08) e, soprattutto, la campionessa olimpica Dalilah Muhammad (54.65). Ottimo quarto posto per la nostra Ayomide Folorunso, che migliora il personale di 34 centesimi: 55.16 per la classe 1996, che diventa così la quarta italiana più veloce di tutti i tempi alle spalle di Yadisleidy Pedroso, Benedetta Ceccarelli e Monika Niederstaetter: la primatista italiana ha chiuso in quinta posizione (55.43).

800 METRI (maschile) – Tripletta keniana priva di tempi clamorosi. Si impone Wyclife Kinyamal (1:44.65), davanti a Ferguson Rotich (1:44.74) e Jonathan Kitlit (1:44.78).

LANCIO DEL DISCO (maschile) – Il giamaicano Fedrick Dacres, già primatista mondiale stagionale, vince la gara con 68.51 facendo meglio del lituano Andrius Gudzius (68.17) e dell’iraniano Ehsan Hadadi (65.93). Soltanto nono il grande favorito Piotr Malachowski (63.95), ultimo l’italiano Hannes Kirchler (57.46).

 





(foto Skumer / Shutterstock.com)

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1 Commento

  1. ale sandro

    2 Giugno 2018 at 12:19

    E’ stato un bel meeting, con belle prestazioni di tanti campioni, e credo che alcune di queste rimarranno tra le migliori in stagione in alcune specialità.
    Personalmente impressionato dai 400 ostacoli con Samba sempre più forte e Warholm che non è da meno, prima volta sotto i 48 se non sbaglio.La solita Perkovic e la solita Kuchina, il duello dei lunghisti..insomma ce n’era per tutti i gusti.
    Bene diversi italiani, da Tortu sempre più ad alto livello, allo stesso Jacobs che pasticciando chiude ancora sotto i 10.20, alla Vallortigara che sembrerebbe più consapevole di prima, e Folorunso che si avvicina alla barriera dei 55. Ma anche altri personali e stagionali battuti, che collocano in ottica europei gli azzurri in buone posizioni delle graduatorie continentali, meno distanti dai vertici di quanto non accaduto negli ultimi tempi.

    Nota dolente la trasmissione dell’evento da parte della Rai ,che aveva tutti i diritti, ed era quindi impossibile seguirlo ad esempio su altre piattaforme come Eurosport.
    Trasmissione iniziata con mezzora di ritardo dal prestabilito, con gara del disco già andata, nonchè alcune gare giovanili molto interessanti con primati italiani battuti importanti. Concorsi già iniziati e snobbati.
    Immagini di repertorio della buonanima di Pietro Mennea, che anche lui avrebbe mandato chi di dovere a farsi benedire perchè avrebbe voluto vedere le gare in corso, invece di mostrare ciò che accadeva o era già accaduto.
    Una prima mezzoretta di trasmissione su Raisport fino alle 20.20 circa o poco più, e poi il buco.
    Dopo 50 minuti infatti di gare che stavano regolarmente andando avanti, si ritorna ben dopo le 21,stavolta su Raidue , per un ora e venti circa.
    Personalmente sono riuscito a trovare un link allo streaming della tv svizzera italiana, che ha mostrato regolarmente l’evento,permettendomi di vedere quel che succedeva in quei 50 minuti , nonostante qualche scatto delle immagini.
    Una volta ripreso anche su Raidue, ho potuto proprio confrontare l’approccio differente nei confronti dell’evento , con le immancabili interviste della Caporale durante le gare in corso (i 3000 siepi in particolare, ma anche il lungo e l’alto) lato Rai, mentre invece dall’altra parte si potevano vedere le immagini prodotte, senza particolari intoppi e interruzioni della visione delle gare,soprattutto i concorsi.
    Non mi esprimo sui singoli giornalisti e opinionisti, però è proprio tutto l’insieme di cose che non funziona assolutamente.
    Bisogna stare sul pezzo , senza divagazioni e discorsi inutili, e occuparsi delle gare. Le interviste poi si possono mandare a sessione terminata, non muore nessuno.
    Altrimenti , domanda retorica, che senso ha prendere i diritti di un evento come questo per offrire questo servizio?

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