Artistica
Ginnastica, Vanessa Ferrari: “Alle Olimpiadi 2020 se posso lottare per la medaglia. Temo gli infortuni”. Sui quarti posti, Ballando, i problemi alla spalla, i reality
La stagione della ginnastica artistica è appena iniziata, Vanessa Ferrari sta recuperando dall’intervento chirurgico dello scorso autunno e nel frattempo veste i panni di allenatrice alla sua Brixia Brescia. La Campionessa del Mondo 2006, reduce dalle Olimpiadi di Rio 2016, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport.
Vanessa ha parlato della possibilità di disputare le Olimpiadi di Tokyo 2020: “Lo sguardo è rivolto a oriente ma devo recuperare la funzionalità del tendini. Temo gli infortuni, sono il mio flagello”.
La determinazione è sempre stata uno dei punti di forza della 26enne bresciana: “Se esco ogni giorno di casa alle 8 per andare in palestra e non rientro prima delle 20 è perché voglio quella medaglia”.
Sul decorso dell’operazione ai tendine d’Achille: “Ho subito una scarificazione del tendine sinistro e un intervento con plasma arricchito di piastrine a entrambi i tendini. In un primo periodo ho usato la carrozzina e le stampelle. In convalescenza ho continuato a fare mantenimento fisico per non calare di forma. Poi ho accusato dolori alla spalla destra e dagli esami è emerso che il tendine è assottigliato e lesionato. È stato un altro duro colpo. Ho deciso di non operarmi, altrimenti la mia carriera finirebbe e non voglio questo. Mi sto allenando ma senza caricare troppo”.
“Parteciperò alla mia quarta Olimpiade solo se avrò le armi per giocare davvero una medaglia”. Ormai l’intento della nostra capitana è chiaro, rispondendo alla domanda su Tania Cagnotto che dopo le delusioni di Londra 2012 è andata a Rio per prendersi le medaglie. Quando la rivedremo in pedana?: “Non c’è fretta. I Giochi sono nel 2020“.
L’assenza dell’alloro a cinque cerchi in un palmares davvero infinito non la fa sentire una Campionessa a metà: “Per niente. Sono consapevole di ciò che ho fatto, da dove sono partita, dei successi ottenuti”.
La Ferrari è anche tornata sulle esperienza di Londra 2012 e Rio 2016, entrambe concluse con un quarto posto al corpo libero: “L’amarezza che provo è indescrivibile. Sento mia la medaglia di Londra, perché me l’ero guadagnata e la decisione della giuria non l’ho mai digerita (pari merito con Aliya Mustafina che conquistò il bronzo per migliore esecuzione, ndr). A Rio ho commesso, invece, un errore nell’ultima diagonale, altrimenti il podio sarebbe stato mio”.
La Campionessa del Mondo 2006 parla anche dei reality show sulla ginnastica, da Vite Parallele a Fate: “C’è il rischio che, messe sotto i riflettori, atlete giovanissime si montino la testa. Alleno alcune protagoniste di Fate e vorrei che emergessero solo grazie ai successi sportivi. Il lato positivo dei reality + che danno maggiore visibilità al nostro sport.
Io avevo espresso la volontà di prendere parte a Ballando con le Stelle. Il ballo mi avrebbe aiutata a ritrovare la forma fisica e ad accrescere il mio lato artistico. Ma la produzione ha scelto altri concorrenti”.