Artistica

OSCAR 2016 – Il Miglior Sportivo Straniero dell’Anno è… Un podio da urlo, tra i Fenomeni del Pianeta

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Il 2016 è stato un anno meraviglioso per lo sport italiano che ha vissuto e ammirato tantissimi successi. Come da tradizione OASport conferisce i suoi premi e onora i migliori atleti azzurri della stagione che si sta per concludere con i consueti Oscar.

Per l’occasione abbiamo pensato anche a una top 3 straniera, un podio per i migliori atleti in assoluto che sono emersi nel corso di questa stagione.

Per conoscere la top 3 del miglior sportivo straniero dell’anno clicca in ordine sulle pagine 2, 3, 4. Dalla terza allla prima posizione, per scoprire dal basso verso l’alto la nostra speciale classifica.

 

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MICHAEL PHELPS

 

Semplicemente il più grande atleta olimpico della storia. Michael Phelps infrange record su record ogni volta che scende in vasca, si destreggia esibendo tutta la sua forza, quella che lo ha reso il Killer di Baltimora, il più grande nuotatore di sempre.

L’atleta più medagliato e vincente delle Olimpiadi di tutti i tempi (anche quelle greche…) si mette al collo cinque medaglie d’oro anche a Rio 2016 (200m farfalla, 200m misti, 3 staffette e l’argento sui 100m farfalla), taglia il traguardo dei 23 ori olimpici e delle 28 medaglie a cinque cerchi. A 31 anni ha scritto pagine indelebili dello sport mondiale: ora si ritirerà davvero?

 

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SIMONE BILES

 

La donna copertina delle Olimpiadi di Rio 2016, l’emblema al femminile dei cinque cerchi, capaci di emozionare anche chi mastica raramente la Polvere di Magnesio. Spettacolare, esaltante, acrobaticamente folle, immensamente sorridente, mediatamente dirompente, superlativamente vincente. Solo con dei superlativi si può descrivere la personalità della ginnasta più forte di tutti i tempi, l’unica capace di toccare limiti tecnici al di fuori dell’umano, l’unica in grado di spingersi verso lo straordinario e di riscrivere i record della disciplina.

Simone Biles è da quattro anni la dominatrice indiscussa della ginnastica artistica planetaria. Nelle ultime stagioni nessuna è stata in grado di batterla nel concorso generale: Campionessa del Mondo per tre volte consecutive, impresa mai riuscita a nessuna nella storia. L’anno scorso è diventata la ragazza più vincente di tutti i tempi nella rassegna iridata. Ha saputo diventare personaggio anche al di fuori del ristrettissimo ambito dell’artistica grazie a una personalità carismatica che l’ha fatta apprezzare ai più piccoli e alle famiglie oltre che ai fan del circuito.

La statunitense si è presentata a Rio per piazzare un leggendario pokerissimo d’oro (mai riuscito nella storia della disciplina). Tutto sembrava essersi compiuto dopo aver passato lo scoglio dell’arduo volteggio che le aveva permesso di infilare il tris dopo le scontate affermazioni nell’individuale e con la squadra. Arrivata alla trave, però, commette l’unica sbavatura dell’intero quadriennio: mette le mani sul legno per evitare una caduta, si dovrà accontentare del bronzo. Firma comunque il poker dominando al corpo libero.

 

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USAIN BOLT

 

Il Fulmine ha tuonato ancora una volta. Un Lampo ha squarciato il cielo di Rio de Janeiro. L’energia pura dell’uomo più veloce della terra ha acceso le Olimpiadi. Il fuoco del braciere ha illuminato per la terza volta le prestazioni di una leggenda vivente dell’atletica leggere. Un pie’ veloce mitologico, già nell’alveo degli immortali dello sport di tutti i tempi, una firma d’autore sulle spianate brasiliane, passerelle giamaicane incontaminate per la classe di colui che ha dominato le discipline ancestrali nell’ultimo decennio.

Usain Bolt è stato uno dei grandi protagonisti delle Olimpiadi di Rio 2016 insieme a Michael Phelps e Simone Biles, nell’immaginario collettivo il rappresentante umano della rapidità. Ha firmato una storica tripletta (100m, 200m, 4x100m), la terza sotto i cinque cerchi dopo quelle di Pechino 2008 e Londra 2012: unico nella storia, un vero immortale.

Non conosce avversari, indistruttibile e imbattibile per tutta la concorrenza che nel grande evento si deve accontentare della seconda piazza. Le sue pennellate d’autore sono delle cartoline d’antologia indelebile nella nostra memoria per lungo tempo.

 

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