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Vela, Olimpiadi Rio 2016: gli azzurri qualificati ai raggi X

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Da lunedì 8 a giovedì 18 agosto si disputeranno a Marina da Gloria (Rio de Janeiro) le regate della vela. Una disciplina che nel corso della storia a Cinque Cerchi ha portato all’Italia 14 medaglie, bottino che potrebbe aumentare in occasione dei Giochi brasiliani, visti i ben 13 azzurri qualificati. Ricordiamo che il Bel Paese velistico ha mancato il pass olimpico solo nel 470 maschile.

Andiamo a conoscere meglio i nostri “marinai”, che faranno sicuramente di tutto per tenere alto il tricolore nelle acque della Baia di Guanabara; cinque (delle nove totali) presenze italiane occupano la top ten ISAF nelle classi di competenza. I migliori azzurri sono Vittorio BissaroSilvia Sicouri, secondi nel Nacra 17 (unica classe mista del lotto); ai vertici mondiali anche Flavia Tartaglini, 4^ nell’RS:X femminile, ex Mistral, Giulia Conti-Francesca Clapcich, settime nel 49erFX, così come Mattia Camboni nell’RS:X maschile. Infine, Matteo Marrai è 10° nella classe Laser Standard.

Alice Sinno-Elena Berta (470 femminile). Non arrivano a 50 anni in due, palmarès complessivo senza medaglie Mondiali o Europee, né tantomeno possono vantare precedenti partecipazioni ai Giochi… Per questa giovane e speranzosa imbarcazione azzurra è già una vittoria essere a Rio, ancor di più lo è per la romana Elena Berta, convocata al posto della “titolare” Roberta Caputo all’indomani dell’antipatico affaire doping da brufoli. Insieme alla concittadina Alice Sinno, si cercherà di avvicinare al massimo la top-10, mai vista quest’anno dal 470 femminile nelle più importanti competizioni internazionali.

Giorgio Poggi (Finn). Nato ad Albenga (Savona) nel 1981, l’esperto velista in forza alle Fiamme Gialle può vantare un’altra partecipazione olimpica (11° a Pechino 2008), tanti ori a livello nazionale ma nessun podio internazionale. E’ solo 16° nelle graduatorie stagionali dominate dal mago della classe più dura e tecnica, il britannico Giles Scott, tuttavia il quinto posto ottenuto ai Mondiali di Gaeta – nettamente il suo miglior piazzamento dell’anno – ha rilanciato le ambizioni del finnista ligure, che in Brasile vorrebbe quantomeno guadagnare la Medal Race.

Giulia Conti-Francesca Clapcich (49erFX). Esperienza, affiatamento e pedigree purissimo al servizio del Bel Paese. La trentenne in forza all’Aniene è alla sua quarta partecipazione ai Giochi ed ha già annunciato che lascerà la vela olimpica dopo Rio. Ma non vuole, non può farlo senza prima vincere la sua prima medaglia a Cinque Cerchi (e il 5° posto di Londra brucia ancora)… Appoggerà sicuramente queste “prospettive”, la compagna d’avventure ed amica di vita della romana, la ventottenne Francesca Clapcich; nonostante sia finita più tardi sotto le piacevoli luci della ribalta sportiva internazionale, la triestina compone ora con Giulia Conti un 49erFX armonioso e fortissimo. Bronzo o oro iridato nel biennio 2014-2015, oro Europeo nel 2015: dopo aver vinto tutto quello che andava conquistato nella passata stagione, la premiata ditta Conti-Clapcich cercherà di chiudere un cerchio dorato, nonostante il 2016 sia stato dominato dalle sfumature del verdeoro brasileiro

Ruggero Tita-Pietro Zucchetti (49er). Purtroppo il trentino e il bresciano (leggasi pure l’allievo e il maestro, per la notevole differenza d’età), non possono proprio avere aspettative all’altezza delle succitate colleghe di classe… Diciottesimi nelle graduatorie mondiali stagionali, dopo aver affrontato la prima parte del quadriennio olimpico separatamente, Tita e Zucchetti hanno formato un equipaggio capace sì di battere la fortissima concorrenza interna, ma più che puntare ad una dignitosa top ten a Rio non potranno. O meglio, non dovrebbero potere… Zucchetti è stato 4° a Londra nel 470, il maestro classe ’81 dovrà vestire anche i panni del trascinatore in Brasile!

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Flavia Tartaglini (RS:X femminile). L’erede di Alessandra Sensini è all’esordio olimpico, a 31 anni, e non vorrà certo farsi sfuggire la prima di non si sa quante altre occasioni per salire su quel podio che ben quattro volte è stato della grossetana. La windsurfer romana occupa la quarta posizione del ranking stagionale ed è la classica mina vagante che può esplodere in qualsiasi momento (o, purtroppo, implodere, in alcuni casi…). Non ha tanti podi internazionali di prestigio all’attivo, ma il suo numero è il 46 in onore del mito Valentino Rossi ed a Marina da Gloria potrebbe anche arrivare il momento della sua. Di gloria…

Mattia Camboni (RS:X maschile). L’omologo al maschile di Flavia Tartaglini, nonostante la giovane età (20 anni), ha dimostrato di essere competitivo sin da subito fra i marpioni del Windsurf senior. A Rio punterà a divertirsi, a legittimare la sua settima piazza nel rank con un comodo ingresso in Medal Race e…e poi chissà, dipende da come e per chi girerà il vento! Esordiente olimpico rampante.

Silvia Zennaro (Laser Radial). Nessun podio tra Mondiali ed Europei, nessun precedente olimpico: centrare la Medal Race a Rio sarebbe un enorme traguardo per la velista chioggiotta che, ad intermittenza, ha dimostrato di possedere qualità importanti. A 26 anni, l’inizio di una nuova vita agonistica (si spera) ricca di soddisfazioni.

Francesco Marrai (Laser Standard). Chissà perché, ma il ventitreenne pisano è da più parti considerato come il the original outsider della vela azzurra in Brasile. Sarà perché proviene da una delle mitiche Repubbliche Marinare, sarà perché quest’anno ha centrato un quinto posto di assoluto valore e prestigio in Coppa del Mondo o per quel test event a Rio vinto l’anno scorso… Di sicuro, se non saranno già questi i Giochi della sua consacrazione globale, reciterà un ruolo da protagonista nei prossimi anni/quadrienni.

Silvia Sicouri-Vittorio Bissaro (Nacra 17). Chiusura col botto! Speranze fatte di metallo pesante in vista dal catamarano azzurro… La coppia genoveronese non è più giovanissima all’anagrafe, ma lo è dal punto di vista sportivo, così come la classe olimpica per cui concorrono. Bronzo Mondiale 2016 e due volte a medaglia agli Europei: bronzo nel 2014 e argento nel 2015. Insieme al 49erFX, stiamo parlando di una punta di diamante della vela italiana a Rio. Sempre nelle prime posizioni in questo quadriennio, Silvia Sicouri e Vittorio Bissaro sono assolutamente candidati ad una medaglia in Brasile. Un gradino sopra i simpatici “ingegneri volanti” partono soltanto i francese Billy Besson-Marie Riou. Saranno sfide bellissime fra tradizione e modernità, bagnate dagli schizzi dell’Oceano Atlantico, le gocce di sudore e le lacrime contrastanti di questi ammirevoli marinai del Nuovo Millennio.

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giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: pagina FB Federvela

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