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Volley, World League – Italia, rinata dalle ceneri: le pagelle. “Tutti insieme”, immensi Bira e Giannelli, Colaci ovunque

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L’Italia ha meravigliosamente sconfitto la Serbia al debutto nelle Final Six di World League (clicca qui per la cronaca). Di seguito il nostro commento e le consuete pagelle.

 

ITALIA: 9. È la più bella partita da un anno a questa parte. Giocata proprio quando nessuno se lo aspettava. Una vittoria arrivata meritatamente con cuore, tenacia e soprattutto unità di gruppo. In sostanza gli ingredienti che mancavano a questa Nazionale dai disastrosi Mondiali 2014.

Cuore immenso, “tutti insieme”, aggressivi e combattivi contro una Serbia completa, rodata, fortissima nei vari fondamentali. Se non è un’impresa sportiva è sicuramente un’impresa umana: 48 ore da incubo, la cacciata di 4 uomini fondamentali, una formazione stravolta e rivoluzionata, nessun punto di riferimento, un sestetto praticamente improvvisato nella sua interezza.

Sembrava che giocassero insieme da anni. La gestione di Giannelli, il genio e l’essere capitano di Birarelli, Vettori che torna arrembante, Lanza coriaceo, Colaci monumentale. Tanta carne al fuoco in una serata che forse ha cambiato la storia moderna del nostro volley proprio come il rimpatrio di Zaytsev, Travica, Sabbi e Randazzo.

Muro solidissimo, l’attacco funziona (anche se è forse l’unica cosa davvero migliorabile), si tiene a meraviglia in difesa, il servizio fa il suo egregio dovere (per usare un eufemismo).

La semifinale della World League è a un passo: un’utopia solo qualche ora fa. Ora ci aspettano i Campioni del Mondo!

 

EMANUELE BIRARELLI: 9. Un vero capitano, dall’inizio alla fine. Come uomo e come giocatore. Si riprende il ruolo che era già stato suo nel 2014 e che poi era stato affidato a Travica, sarà lui a trascinare letteralmente la Nazione verso un trionfo insperato e per questo ancora più bello.

L’Italia è con le spalle al muro nel terzo set: dopo aver ben vinto il primo parziale, si è letteralmente eclissata nel secondo ed è sotto di quattro punti. Le facce degli azzurri sono da “sotto la doccia”, lui le rianima segnando quattro punti consecutivi. Lancia il là alla rimonta che si concretizza. Le stampatone nel tie-break, aggiunte a quella della remuntada, lo ergono a idolo della curava (saranno poi 7 i muri a fine serata). Insuperabile! Sarà poi lui a chiudere meritatamente la contesa guarda caso su un primo tempo chiamato da Giannelli: la trama del match in un punto.

 

MASSIMO COLACI: 8,5. Nelle mani deve avere qualche magnete perché quando c’è lui nei paraggi i palloni non cadono davvero mai! Vola ovunque come una cavalletta, salta in ogni dove, recupera di tutto e permette ai compagni di rigiocare anche degli scambi che sembravano già persi. È spesso grazie al suo apporto che l’Italia non sprofonda nel punteggio, rimanendo incollata agli avversari e ricucendo piano piano. Un monumento al nostro libero, pilastro vero che ha dimostrato tutto il suo valore in questa World League. Dalla sua bocca parte il “tutti insieme” che riunisce questa Nazionale dopo tutto quanto successo nelle ultime 48 ore.

 

SIMONE GIANNELLI: 8. Partiamo dalla fine: tre aces consecutivi nel tie-break. È proprio il 18enne a spaccare in due il parziale decisivo che consegna il successo all’Italia. Tutto in collaborazione con Birarelli con cui si è intesa a meraviglia per l’intero arco della partita. Da capitano a giovanissimo in un connubio perfetto.

Un duetto d’altissima qualità con Vettori, soprattutto nel primo set. Si appoggia a Lanza con una buona soluzione tecnica e utilizza moltissimo i primi tempi, anche con Mengozzi grazie al quale spesso rimaniamo a galla. Un debutto a tutti gli effetti (scordiamoci il match vinto contro l’Australia), quando davvero contava, superato alla grande. Ha avuto qualche momento di incertezza nel terzo set, quando si rischiava di affondare. Poi se ne è tirato fuori abilmente e ha iniziato a esultare.

 

LUCA VETTORI: 7,5. Il primo set è davvero tutto suo (7 punti): chiamato in causa da Giannelli in ripetizione non delude davvero mai e riscatta alla grande le opache prestazioni delle ultime uscite. In alcuni frangenti viene lasciato colpevolmente nel dimenticatoio ma quando si fa sul serio è sempre pronto a rispondere presente. 20 punti, top scorer della serata e tantissima sostanza, con la consueta serietà che lo contraddistingue.

FILIPPO LANZA: 7. Tanta, tanta, tanta ricezione. Tiene alta la bandiera del reparto schiacciatori con una forza di volontà davvero ammirevole. Un paio di colpi offensivi sono da autentica cineteca. Chiuderà con 20 punti, alcuni davvero cruciali per le dinamiche dell’incontro.

 

STEFANO MENGOZZI: 6,5. Belli i primi tempi con Giannelli, fondamentali i 4 muri accanto a uno scatenato Birarelli. Parte titolare contro ogni pronostico e gioco il suo incontro pulito.

JACOPO MASSARI: 6,5. Prende il posto di Antonov, la ricezione azzurra migliora notevolmente e il nostro gioco diventa più semplice e fluido. Bravo a trovare rapidamente il ritmo partita, considerando che partiva da molto lontano.

 

OLEG ANTONOV: 4,5. Martellato in ricezione dai serbi, non riesce mai a trovare una contromisura. Verrà sostituito nel corso del terzo set per poi non rivedere più il campo.

SIMONE ANZANI: S.V. A sorpresa non è titolare. Giocherà solo qualche scambio nel finale del secondo set, quando Mengozzi è in difficoltà e il parziale è già in mani serbe.

DAVIDE SAITTA e GABRIELE NELLI: S.V. Sono arrivati ieri in Brasile dopo la cacciata dei 4 e giocano qualche scampolo di partita.

Non entrati: ANDREA GIOVI, IACOPO BOTTO.

 

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(foto FIVB)

1 Commento

  1. Al

    16 Luglio 2015 at 15:34

    In effetti il paragrafo “Italia” potrebbe essere quello di Berruto. 🙂

    • Al

      16 Luglio 2015 at 15:34

      Acc questo sistema delle risposte ad albero…

  2. Al

    16 Luglio 2015 at 09:42

    Gran partita, bravi tutti. Manca il voto a Mauro Berruto, che dovrebbe essere il più alto.
    Commentando la cacciata non ci siamo ricordati quanto sia utile avere in campo un blocco di una singola squadra. Con 4 giocatori in campo che giocano insieme tutto l’anno, finalmente il nostro gioco si è fluidificato, la palla viaggiava e anche in difesa il campo era sempre ben coperto.
    Giannelli bravissimo, finalmente torniamo a vedere qualche invenzione, anche non riuscita, ma è necessario perché se l’alzatore non impegna il muro, ci vuole una squadra di Grozer e noi non l’abbiamo.
    Mi sembra basso il 7 a Lanza, inferiore a Vettori e lontano da Birarelli: Lanza è stato sostanzialmente il pilastro della squadra, tra i migliori in tutti i set, tanta ricezione e attacco, palle decisive giocate bene, specie i mani-fuori. Spero che si sia sbloccato mentalmente.
    Vettori secondo me ha un calo atletico, salta meno di prima, esce meno da rete e non essendo tecnico fa più fatica a passare. Comunque con Giannelli già meglio che con Travica.
    Antonov non l’ho visto così male, finché è stato in campo è stato al livello degli altri, e non era scontato essendo per lui una specie di esordio. Sono d’accordo che Berruto l’abbia cambiato per la ricezione, visto come battevano i serbi.

    • Stefano Villa

      16 Luglio 2015 at 10:26

      I voti al coach non li mettiamo mai, salvo casi eccezionali. E’ una policy redazionale che credo lo stesso Mauro conosca da ormai tre anni. Ad ogni modo è da 9 abbondante, più per gli attributi mostrati che per altro.
      Lanza 20 punti ma più di 7 non mi sembrava il caso. Vettori vero è calato alla lunga ma nel tie-break ha dovuto fare poco (anche se 2 li ha messi giù). Antonov malissimo in ricezione quando contava ed è stato sostituito: un buon primo set purtroppo non basta

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