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Nuoto, Italia spaziale nelle staffette: oro e record del mondo nella 4×50 sl mista a Lublino. Ceccon guida la truppa dei finalisti

Giandomenico Tiseo

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Curtis / LaPresse

Calato il sipario sulla terza giornata di semifinali e di finali degli Europei di nuoto in vasca corta a Lublino. Nella piscina da 25 metri polacca, un day-3 in cui l’Italia ha chiuso col botto, esattamente come aveva fatto ieri. Un altro oro in staffetta, stavolta nella 4×50 stile libero mista. Una gara, però, impreziosita anche dal record del mondo.

Il quartetto formato da Leonardo Deplano (20″97), Lorenzo Zazzeri (20″51), Silvia Di Pietro (23″07) e Sara Curtis (22″71) si è reso protagonista di una prestazione superba, suggellato dal nuovo limite mondiale di 1’27″26, andando a migliorare il precedente limite della Francia (1’27″33). Alle spalle degli azzurri si sono classificate Ungheria (1’28″04) e Olanda (1’28″42).

Nei 100 dorso uomini Thomas Ceccon, Lorenzo Mora e il campione d’Europa in carica, Mewen Tomac, sono entrato nell’atto conclusivo di domani con lo stesso crono in 50″07. Un riscontro sorprendente e da valutare in prospettiva “medaglie” perché Ceccon, per sua stessa ammissione, qualcosa si è tenuto in queste semifinale. Vedremo se davvero le sue voglie lo porteranno all’oro, dal momento che il britannico Oliver Morgan è in forma e il 49″62 la dice lunga. Alle sue spalle nell’overall troviamo il ceco Miroslav Knedla (49″80). Nella medesima distanza al femminile, Gran Bretagna sugli scudi grazie a Lauren Cox in finale col miglior tempo di 56″52 a precedere la tedesca Nina Jane Holt (56″60).

200 rana uomini in cui Gabriele Mancini, col brivido della VAR per un controllo sul tocco alla piastra, è rientrato nel novero dei finalisti in 2’04″30 (settimo tempo). Poca fortuna per Nicolò Martinenghi che, su una distanza non sua, ha sfiorato il pass in 2’04″46 a 0″14 dall’ultimo crono utile dell’olandese Arno Kamminga. Molto bene lo spagnolo Carles Coll Martin che in 2’01″91 ha voluto mandare un messaggio al campione in carica, nonché primatista del mondo, Caspar Corbeau (2’01″93). Si profila un duello nell’atto conclusivo di domani. Nella medesima specialità, senza azzurre, l’irlandese Ellie McCartney (2’18″81) e la britannica Angharad Evans (2’18″84) anche loro sembrano avere qualcosa in più della concorrenza e nella finale sono le principali favorite per il metallo più pregiato.

100 misti donne territorio di conquista dei Paesi Bassi grazie a Marrit Steenbergen, a segno con classe visto il primato europeo di 56″23, mandando in soffitta il primato della lady di ferro, Katinka Hosszu (56″51). Alle sue spalle troviamo la belga Roos Vanotterdijk (56″80) e l’israeliana Anastasia Gorbenko (57″17). Nella medesima gara tra gli uomini, l’atteso duello tra lo svizzero Noè Ponti e il francese Maxime Grousset ha sorriso all’elvetico per appena un centesimo: 50″52 (record dei campionati) del rossocrociato rispetto al 50″53 del transalpino. Il bronzo è stato conquistato dall’austriaco Heiko Gigler (51″60).

In finale nei 100 farfalla uomini saranno Simone Stefanì (6° in 50″07) e Michele Busa (7° in 50″08) ed entrambi hanno la possibilità di fare meglio rispetto a questo penultimo, per qualche errore commesso. Lo svizzero Ponti ha replicato quanto fatto nei 100 misti, mettendo la mano davanti al francese Grousset: 48″82 per l’elvetico e 49″03 per il transalpino. Nei 100 delfino femminili, peccato per Anita Gastaldi che, al personale in 57″20, per 0″02 non è rientrata nel novero della top-8. Più lontana Costanza Cocconcelli in 57″68 (13ma).

Nei 1500 stile libero maschili gara schizofrenica nel confronto tra l’irlandese Daniel Wiffen e l’ungherese Zalan Sarkany. Il magiaro è parso chiuderla quando il suo vantaggio era su poco più di un secondo a poche vasche dalla fine, ma Wiffen ha sciorinato una chiusura pazzesca e ha così riconfermato il titolo conquistato a Otopeni col crono di 14’13″96 a precedere Sarkany (14’15″51). Terzo gradino del podio occupato dal tedesco Florian Wellbrock in 14’19″26, uscito vittorioso dal duello per questo piazzamento con l’altro ungherese David Betlehem (14’19″65), entrambi provenienti dalle acque libere.

Una Steenbergen scatenata è andata a prendersi l’oro anche nei 200 stile libero donne, firmando un altro primato europeo. L’oranje ha migliorato il limite continentale di Sarah Sjoestroem (1’50″43), portandolo a 1’50″33. Una prestazione sensazionale per lei, a precedere l’ungherese Minna Abraham (1’51″47) e la britannica Freya Colbert (1’51″94).  Nei 200 stile libero uomini festa del Regno Unito, con la doppietta griffata da Duncan Scott in 1’40″54 e da Jack McMillian (1’40″94). Terzo posto ex aequo per l’irlandese Evan Bailey e il polacco Kamil Sieradzki (1’41″48).  In questo modo, Paesi Bassi che guidano il medagliere con 4 ori, 1 argento e 1 bronzo, davanti all’Italia con 3 ori e 2 argenti.

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