Nuoto

Nuoto, i possibili volti nuovi dell’Italia per il 2026

Sofia Altavilla

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Christian Mantegazza - LaPresse

Con la conclusione dei trionfali Europei in vasca corta di Lublino, cala il sipario sull’attività internazionale del 2025. E dopo gli ultimi colpi di coda tra Assoluti e Coppa Brema, la stagione da 25 metri sta per lasciare spazio al grande obiettivo del 2026: la vasca lunga. L’appuntamento cerchiato in rosso sul calendario è quello dei Campionati Europei di Parigi, in programma dal 10 al 16 agosto 2026.

Il passaggio dalla vasca corta all’olimpionica non è mai banale. Come sanno bene gli addetti ai lavori, la vasca da 25 metri premia gli specialisti dei dettagli non nuotati — partenze, virate e subacquee — mentre i 50 metri esaltano la potenza e la tecnica della nuotata. Sebbene l’Italia esca da Lublino con un bottino record di 20 medaglie (9 ori), proiettare questi risultati in vasca lunga richiede prudenza. Tuttavia, analizzando i trend di crescita e le caratteristiche tecniche degli azzurri, è possibile individuare i nomi pronti al definitivo salto di qualità.

Christian Mantegazza è un nome da seguire. Il ventenne, già presente ai Mondiali di Singapore 2025, si inserisce in un contesto internazionale dei 200 rana che, escludendo Leon Marchand o un Qin Haiyang al top, appare aperto. I favoriti per il podio europeo restano lo spagnolo Carles Coll Marti, l’olandese Caspar Corbeau e il giovane britannico Filip Nowacki. A questi si aggiungono i russi Prigoda e Zhigalov e lo stesso Mantegazza, tutti nel “club dei sotto i 2:10”. L’atleta del Team Trezzo Sport ha ribadito di preferire la vasca lunga e potrebbe puntare dritto al record italiano di 2:08.50 per guadagnarsi una finale europea.

Un profilo di altissimo livello è quello di Irene Burato (classe 2007). Ai microfoni di Talent Zone, l’azzurra ha ammesso di prediligere la vasca lunga poiché le subacquee e le virate non sono il suo punto di forza, rendendola un prospetto ideale per i 50 metri. Il suo miglioramento quest’anno è stato impressionante: nei 100 rana in vasca corta è passata dall’1:08.08 di dicembre 2024 all’1:05.54 siglato agli ultimi Assoluti. Nonostante, e anzi grazie allo stimolo, della concorrenza interna nella rana femminile, la vicentina avrà ampi margini anche nei 100 metri.

Nel dorso brilla la stella di Daniele Del Signore (2007). Il romano, già a podio agli Assoluti nei 50 e 100, si è imposto ai Mondiali Juniores di Otopeni quest’estate vincendo l’oro nei 50 dorso (24.91, record italiano juniores) e l’argento nei 200, preceduto solo dall’irlandese John Shortt (fresco primatista mondiale junior in vasca corta). Agli Europei Juniores di Samorin ha ottenuto un altro argento nei 200 dorso (1:57.94), battuto dall’ungherese Peter Zsombor. Postosi tra le migliori promesse insieme ai suoi avversari sovracitati, che già hanno effettuato il salto di categoria, Del Signore potrebbe nel suo 2026 aggiungersi a loro.

Nella farfalla emerge prepotentemente Andrea Camozzi. Già vice-campione europeo U23 a Samorin la scorsa estate, a dicembre si è laureato Campione Italiano Assoluto per la prima volta. Camozzi ha siglato il secondo tempo italiano di sempre nei 200 farfalla, preceduto solo da Alberto Razzetti (che detiene anche il record europeo). Non è quindi da sottovalutare un eventuale suo inserimento nel panorama della farfalla italiana.

Sempre nel campo del genovese, è atteso nei misti l’exploit di Emanuele Potenza. L’azzurro ha mostrato un miglioramento netto, abbassando il proprio personale nei 400 misti di ben 7 secondi. Sarà fondamentale capire come questo progresso si tradurrà in vasca lunga, considerando che la sua ascesa dovrà confrontarsi con il gigante Alberto Razzetti, che potrebbe funzionare da stimolo per il giovane atleta del 2005.

Tra le giovanissime spicca Caterina Santambrogio (2009), sesta ai Mondiali Junior nei 100 farfalla con 58.78. Basti pensare che al mondo, alla sua età, hanno realizzato tempi migliori soltanto l’americana Audrey Derivaux, già una promessa del nuoto internazionale, e la cinese Gong Zhenqi.

Infine, Emma Vittoria Giannelli (2007) si candida come erede del fondo azzurro. Già nota per aver battuto nel 2023 il record juniores dei 1500 di Simona Quadarella, nel 2025 ha vinto il bronzo mondiale junior a Otopeni. Il suo picco è arrivato agli Europei Junior di Samorin con due argenti negli 800 (8:29.65) e 1500 (16:13.11), oltre al bronzo nei 400 stile (4:09.05). Risultati che, uniti alla sua ottima gestione strategica, la proiettano già verso la rosa olimpica per Parigi.

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