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Nuoto, i possibili nomi nuovi in arrivo per l’Italia in vista della stagione degli Europei 2026

Sofia Altavilla

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Daniele Del Signore - Antonietta Baldassarre e Diego Montano - DeepBlueMedia-eu

Con la fine dei gloriosi Europei in vasca corta di Lublino, si è conclusa anche l’annata internazionale del 2025. Sebbene infatti manchi ancora qualche appuntamento nazionale, primi su tutti i Campionati italiani assoluti al via giovedì 11 dicembre, la stagione in vasca corta sta per giungere al termine.

A partire dal 2026 infatti le attenzioni saranno tutte incentrate sulla vasca lunga, in vista del grande evento dell’anno quali gli Europei di Parigi, che si svolgeranno dal 10 al 16 agosto 2026.

Gli esperti e appassionati di nuoto lo sapranno, ma la vasca da 25m è una disciplina completamente diversa dalla vasca da 50m. La prima è la favorita dei nuotatori che eccellono nei dettagli non nuotati, subacquee, virate, partenza; mentre la vasca olimpionica riflette la potenza della nuotata vera e propria. Per tale motivo, non è scontato proiettare in vasca lunga gli eccellenti risultati degli Europei polacchi, dove gli azzurri hanno conquistato 20 medaglie, tra cui 9 ori e appare complicato fare previsioni sui nuovi nomi  italiani prima che la stagione inizi. Tuttavia, analizzando le prestazioni degli azzurri degli scorsi anni, correlando o meno anche il loro rapporto con la vasca corta, si può tentare di prendere in mano la sfera di cristallo e scommettere su qualche atleta che quest’anno potrebbe giungere alle orecchie del grande pubblico.

Un nuotatore a cui pensare è senz’altro Christian Mantegazza. Sebbene il 20enne non sia un nome completamente nuovo, avendo già partecipato anche ai Mondiali di Singapore 2025, quest’anno potrebbe sfruttare le circostanze a suo favore. Il contesto in cui si muove l’azzurro è quello di un 200 rana maschile in vasca lunga che senza Leon Marchand e un Qin Hayiang in forma, manca di sostanza internazionale. In vista degli Europei infatti, i principali indiziati per il podio saranno proprio il francese, qualora confermasse la sua partecipazione in tale gara, lo spagnolo Carles Coll Marti, l’olandese autore di una grande stagione in corta Caspar Corbeau e il giovanissimo britannico Filip Nowacki. A questi, osservando i risultati del 2025, a completare il club che si aggira sotto i 2:10 si aggiungono i russi Prigoda e Zhigalov e proprio Christian Mantegazza. L’azzurro ha inoltre affermato più volte, dentro e fuori dall’acqua, come la sua vasca preferita sia quella olimpionica. In questo panorama allora non è utopistico considerare l’atleta del Team Trezzo Sport in grado di guadagnarsi una finale europea, puntando, perchè no, al record italiano di 2:08.50.

Addentrandoci invece tra i giovanissimi, complici le gare internazionali junior del 2025, i nomi che tenteranno di farsi spazio nell’estesa rosa di talenti azzurra sono tanti.

In uno scenario del dorso maschile che si riempie sempre di più talenti, emerge anche l’ennesimo azzurro: Daniele Del Signore.

Il romano, classe 2007, si è distinto già in questa stagione trascorsa, sia a livello senior, salendo sul podio degli Assoluti Italiani sia nei 50 che nei 100 dorso, e soprattutto a livello juniores, dove insieme all’irlandese John Shortt, si è posto tra i giovani nomi del dorso mondiale. Il 18enne infatti ha avuto un’estate piena di impegni, primo su tutti il Mondiale juniores di Otopeni, dal quale ha portato a casa un oro nei 50 dorso, dove con 24.91 ha stabilito il nuovo record italiano juniores, ed è entrato, nuotando sotto i 25 secondi, in un club di elitè. Nei 200 dorso ha vinto l’argento, gara in cui l’unico a precederlo è stato proprio l’irlandese, che ha già effettuato il salto tra i grandi in questi giorni, vincendo l’oro in questo evento agli Europei in corta di Lublino, stabilendo peraltro il nuovo record del mondo juniores. Tra le altre medaglie dell’estate l’atleta romano ha portato a casa da Samorin, dove si sono svolti gli Europei juniores, anche l’argento sempre nei 200 dorso con 1:57.94, nuovo primato personale, qui preceduto da un altro nuovo talento del dorso quale l’ungherese Peter Zsombor. Potrebbe dunque essere questa, come sembra esserlo per il rivale Shortt, la stagione dell’ascesa al mondo seniores anche per il nuotatore dell’Aniene.

Da tenere d’occhio Caterina Santambrogio, classe 2009 che l’anno scorso è arrivata ai piedi del podio nei 100 farfalla ai Campionati Italiani Assoluti. La nuotatrice di In Sport Rane Rosse ha poi partecipato ai Mondiali juniores, dove nonostante risultasse tra le più giovani iscritte si è posizionata al sesto posto con il tempo di 58.78. A fare meglio di lei, in questo momento nel mondo, e alla sua età, ci sono solo l’alieno statunitense Audrey Derivaux e la cinese Gong Zhenqi.

Tra le giovani che potrebbero puntare alla qualificazione ai Campionati Europei ci sono anche Irene Burato e Emma Vittoria Giannelli. Entrambe classe 2007, rappresentano poli opposti, in quanto si sono distinte una nella rana veloce, l’altra nelle lunghe distanze in vasca. Per quanto riguarda Burato, il settore rana femminile è molto affollato, e sarà dunque complicato raggiungere una qualificazione per Parigi, ma l’esperienza raccolta durante i Campionati di vasca corta di Lublino e la sua giovane età potrebbero portarla in fretta a miglioramenti sostanziali, sia nei 50, che sembra prediligere, sia nei 100 dove i margini sono anche superiori.

La fondista invece vanta dei personali, che, considerando gli standard di qualificazione imposti dalla Federazione, già la proietterebbero nella rosa di Parigi. Se infatti sono anni che gli 800 e 1500 stile libero sono dominati dalla sola e unica Simona Quadarella, una giovane ragazza di 18 anni sta piano piano spuntando. Già sotto gli occhi degli appassionati quando nel 2023 abbassò il record juniores dei 1500 stile della sopracitata Quadarella, nella stagione 2025 ha conquistato il bronzo ai mondiali juniores di Otopeni nei 1500 stile libero. Nel mese precedente tuttavia, agli Europei Juniores di Samorin, si è registrato il suo picco di forma, quando fece segnare i suoi migliori tempi sia negli 800 stile, dove vinse l’argento con 8:29.65, sia nei 1500, sempre argento con 16:13.11. Da non sottovalutare poi il bronzo sempre in questa occasione nei 400 stile nuotati in 4:09.05. Questi risultati, data la giovane età dell’atleta e la sua specialità, che richiede molta esperienza nel gestire la strategia di gara giusta, pongono Giannelli tra le indiziate per la prima esperienza tra i grandi del nuoto.

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