Nuoto

Europei nuoto, Razzetti e Curtis cercano conferme in mattinata, l’Italia cala gli assi Ceccon e Quadarella in serata

Enrico Spada

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Sara Curtis - LaPresse

La quarta giornata degli Europei in vasca corta di Lublino si apre con un programma piuttosto sparuto di batterie ma molto interessante in chiave Italia con Razzetti, Curtis e gli specialisti dei 100 stile libero che possono dire la loro in chiave finale e forse anche per qualcosa in più.

Si parte con i 200 misti femminili, gara in cui l’unica azzurra al via sarà Anita Gastaldi, iscritta con 2’08”38 e inserita in una batteria molto competitiva. L’obiettivo sarà centrare una semifinale tutt’altro che scontata, perché davanti a tutte svetta il nome di Ellen Walshe, leader stagionale con 2’04”75, seguita dall’israeliana Anastasia Gorbenko, dalla belga Roos Vanotterdijk e dall’olandese Marrit Steenbergen. Le quattro partono con margini importanti, ma in una gara come i misti—dove virate e gestione del dorso fanno la differenza—anche una nuotatrice solida come Gastaldi può ritagliarsi spazio. Le rivali dirette per un posto tra le migliori sedici saranno la britannica Freya Colbert, l’ungherese Hanna Bergman e la slovena Tamara Potocka. Servirà una prova aggressiva soprattutto nella frazione a rana, la più favorevole all’azzurra.

Subito dopo sarà la volta dei 200 misti maschili, gara in cui l’Italia si presenterà con un protagonista assoluto: Alberto Razzetti. L’azzurro, argento europeo nel 2023 e ormai presenza stabile nell’élite della specialità, arriva con un tempo di iscrizione di 1’50”88, secondo solo al britannico Duncan Scott ma comunque riferimento tecnico della mattinata. Per Razzetti, la priorità sarà controllare il turno senza sprecare energie, puntando a un passaggio molto rapido a farfalla e a un dorso pulito per non complicarsi la corsia nelle semifinali. Attenzione anche ai rivali più giovani ma in forte crescita, come lo spagnolo Hugo González, il turco Berke Saka, il francese Mewen Tomac e l’ungherese Gabor Zombori. L’altra Italia sarà quella di Christian Mantegazza, classe 2005: la semifinale è un obiettivo alla sua portata, ma servirà continuità nelle virate e un finale a stile libero più incisivo rispetto alle uscite internazionali di questa stagione. Il livello è altissimo, ma la sensazione è che la gara possa sorridere a entrambi.

Gli 800 stile libero maschili, che qualificano direttamente i primi 8 alla finale, non prevedono italiani al via, ma offrono comunque uno dei campi gara più profondi della rassegna. Il grande favorito è l’ungherese Zalan Sarkany, autore del miglior crono europeo dell’anno con un notevole 7’29”50. Il primo antagonista sarà il tedesco Florian Wellbrock, mentre il belga Lucas Henveaux e lo svedese Victor Johansson restano minacce credibili. Da seguire anche il talento turco Kuzey Tuncelli, classe 2007, e l’irlandese Daniel Wiffen, primatista mondiale e pericoloso in qualunque contesto quando trova continuità di ritmo negli ultimi 400 metri.

Nei 100 stile libero femminili l’Italia si presenta con un quartetto interessante, capace di unire esperienza, crescita e un pizzico di talento purissimo. La guida del gruppo resta Sara Curtis, che con il suo 52”33 entra nelle batterie tra le atlete più accreditate per le semifinali. L’azzurra ha ormai raggiunto una dimensione internazionale stabile: partenza esplosiva, ritmo alto e un’eccellente gestione tecnica nelle vasche di corta la rendono una presenza ingombrante per chiunque. Accanto a lei c’è Agata Maria Ambler, forte di un 53”75 che la posiziona saldamente nella zona di caccia per un posto tra le prime sedici. Ambler tende a costruire la sua velocità sulla seconda vasca, dettaglio che in un campo così denso può diventare un vantaggio se la prima parte verrà gestita con lucidità.

Insieme a lei, un’altra garanzia come Anna Chiara Mascolo, iscritta in 53”90: la toscana ha consolidato nel tempo una nuotata solida, progressiva, e ha l’esperienza necessaria per misurare gli equilibri di una prova che spesso si decide nelle ultime tre bracciate. E poi c’è lei, la più giovane: Alessandra Mao, appena quattordici anni, iscritta in 54”90 ma reduce da un Europeo in cui ha sbriciolato i personali nei 200 e nei 400 stile. È un nome ancora acerbo per puntare in alto, ma perfettamente credibile per un altro miglioramento, forse anche importante. Per Mao questa gara rappresenta soprattutto un banco di prova ad alta quota: capire quanto margine abbia già in un contesto senior e quanto velocemente potrà affacciarsi allo sprint internazionale. Il livello delle avversarie resta altissimo. La francese Beryl Gastaldello guida il ranking con un sensazionale 50”63, e rappresenta la favorita naturale per l’oro. Alle sue spalle l’olandese Marrit Steenbergen, sempre più completa nelle distanze veloci, e una lunga serie di big come Katarzyna Wasick, Freya Anderson, Milou van Wijk, Sara Junevik e la belga Florine Gaspard, tutte tra 51” e 52” e capacissime di entrare in finale con autorità.

Nella gara dei 100 stile libero maschili, una delle più attese dell’intera rassegna, il livello si annuncia altissimo e gli italiani avranno un ruolo importante. Il grande favorito, in assnza del rumeno Popovici, resta il francese Maxime Grousset, autore dell’unico crono stagionale sotto i 46 secondi e punto di riferimento tecnico per tutto il campo gara. Dietro di lui proveranno a inserirsi il britannico Matthew Richards, il lituano Tomas Lukminas e il polacco Ksawery Masiuk, tutti nuotatori capaci di generare velocità molto pura già dalla prima vasca. L’Italia si presenta con un gruppo competitivo, guidato da Leonardo Deplano, che con il suo 46”29 d’iscrizione può ambire a un ingresso comodo in semifinale e, se confermerà la brillantezza dei primi 50 metri, anche a una corsia centrale nella finale di domani. Accanto a lui ci sarà Lorenzo Zazzeri, forte di un 46”94 che lo colloca nella parte alta del ranking europeo: per lui sarà decisiva la capacità di imprimere ritmo nella vasca di andata sfruttando una virata che, nelle ultime uscite internazionali, è tornata a essere un’arma importante.

In acqua anche Manuel Frigo, nuotatore solido e prezioso per le staffette ma capace di essere incisivo anche in gara individuale, soprattutto nella porzione centrale della distanza, dove tende a costruire velocità progressiva. A completare il quartetto azzurro ci sarà il giovanissimo Carlos D’Ambrosio, classe 2007, autore di un sorprendente 46”91 che lo proietta in una dimensione già da grande: non è al meglio della forma ma la potenzialità per superare il turno e approdare in finale c’è sicuramente anche in condizioni non ottimali. La densità della specialità è impressionante: con otto batterie e un blocco di oltre quaranta atleti compresso tra 46” e 48”, la differenza tra la semifinale e l’eliminazione può essere questione di centesimi. È una gara che non permette esitazioni, e proprio per questo l’Italia può nutrire ambizioni concrete: il potenziale per portare più di un uomo tra i primi sedici c’è, e la sensazione è che almeno uno degli azzurri possa arrivare a giocarsi la finale in una delle edizioni più competitive degli ultimi anni.

Il pomeriggio offrirà uno dei segmenti più intensi dell’intera rassegna, con una sequenza di finali di altissimo livello e con tanta Italia protagonista: i 100 dorso femminili e maschili, i 200 rana di entrambi i settori, la finale degli 800 stile libero femminili, il 100 farfalla femminile e maschile, oltre alle semifinali dei 200 misti e del 100 stile libero.

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