Judo
Judo, Giulia Carnà in piazza d’onore nel Grand Slam di Abu Dhabi. Podi per Giuffrida e Manzi
Si è prossimi ai titoli di coda nella lunga stagione del judo internazionale di primo livello. Due gli appuntamenti a chiudere il World Tour 2025: il Grand Slam di Abu Dhabi e prestigioso evento della medesima categoria a Tokyo. Day-1 sui tatami della capitale degli Emirati Arabi Uniti coi match di cinque categorie di peso: -48 kg, -52 kg, -57 kg femminili; -60 kg, -66 kg maschili.
In casa Italia sono stati otto gli atleti a competere: Assunta Scutto e Giulia Ghiglione -48 kg; Odette Giuffrida nei -52 kg, Thauany David Capanni Dias e Giulia Carnà nei -57kg; Andrea Carlino nei -60 kg, Alessio De Luca ed Elios Manzi nei -66 kg. Il bilancio è stato di ben tre podi: un secondo e due terzi posti.
C’era curiosità sul ritorno alle competizioni della campionessa del mondo dei -48 kg, Scutto, ma la napoletana non ha messo in mostra la propria miglior versione. Susy è stata eliminata nel primo match dalla giapponese Yua Mori, decisamente più risoluta e a segno con un Yuko dopo 1’02”. Poco da fare anche per Ghiglione sconfitta all’esordio dalla mongola Narantsetseg Ganbaatar con un ippon dopo 28″ di match. Una categoria in cui si è imposta la spagnola Laura Martinez Abelenda, che ha piegato nella finale per il titolo la cinese Xinran Hui. Terzo gradino del podio occupato dalla kazaka Abiba Abuzhakynova e dalla citata Yua Mori.
Ad alzare la voce nel proprio percorso è stata Carnà. La 21enne nostrana ha iniziato col piglio giusto, eliminando la tedesca Seija Ballahaus (n.5 del ranking) con l’ippon dopo 59″. A seguire sono arrivate le affermazioni contro la spagnola Marta Garcia Martin (Yuko) e in semifinale contro l’olandese Julie Beurskens con uno Yuko. La judoka italiana si è giocata le sue carte alla grande contro la campionessa del mondo del 2024, Mimi Huh (argento olimpico a Parigi).
Un match che l’azzurra ha condotto largamente, costringendo la sudcoreana sulla difensiva (shido per passività). Sfortunatamente, Carnà non è stata risoluta nel portare a termine alcune prese e nel Golden Score Huh, d’esperienza, ha trovato il modo di immobilizzare la nostra portacolori, facendo calare il sipario sulla sfida. Per Giulia è il secondo podio in carriera in un Grand Slam, ricordando il secondo posto del 2022 a Budapest (Ungheria). Eliminata al primo turno l’altra italiana Capanni Dias contro la russa Natalia Elkina, in una competizione in cui i rappresentati di questo Paese sono tornati ad avere bandiera e inno. A completare la top-3 sono state la spagnola Martin e l’olandese Beurskens.
Venendo ai -52 kg, Giuffrida ha dato nuovamente prova di essere sempre su livelli estremamente alti. L’azzurra ha ottenuto il 18° piazzamento in top-3 negli eventi “Grand Slam”. Dopo il secondo posto negli Europei a Podgorica, Odette ha concluso al terzo posto la propria avventura ad Abu Dhabi. Sconfitta nel suo primo incontro la bulgara Gabriela Dimitrova (Yuko), si è imposta con autorevolezza contro la giapponese Hako Fukunaga. Decisivo uno Yuko dopo 1’07”. In semifinale, la n.2 del ranking Mascha Ballhaus si è rivelata superiore, venendo fuori alla distanza e conquistando il punto decisivo (Yuko) dopo 3’15”. La judoka italiana è stata abile a ritrovare la propria concentrazione contro l’israeliana Gefen Primo, prevalendo nel Golden Score grazie a uno Yuko e prendendo il podio. Titolo andato alla teutonica Ballahaus, uscita vittoriosa dalla sfida per il primato contro l’ungherese Reka Pupp. La kosovara Distria Krasniqi ha condiviso il terzo gradino con Odette.
Nei -66 kg grande cammino di Elios Manzi. L’atleta tricolore si è imposto all’esordio contro il moldavo Radu Izvoreanu (doppio Yuko), replicando contro il rumeno Alexandru Matei (tre shido). Stessa storia, stesso mare contro lo spagnolo Adrian Nieto Chinarro, costringendo l’iberico ai tre shido. In semifinale, sfida molto equilibrata contro il n.12 del ranking, Walide Khyar. I due rivali si sono trovati con due shido da gestire dopo 2’05” e il falso attacco di Manzi è costato la sconfitta. Nella finale per il terzo posto, Elios ha saputo riscattarsi e prevalere contro l’iberico David Garcia Torne al Golden Score (tre shido), conquistando il secondo piazzamento tra i primi tre in carriera in un Grand Slam. La prima volta era stata proprio ad Abu Dhabi tre anni fa (vittoria). Stop al secondo turno per Alessio De Luca, battuto dall’azero Rashad Yelkiyev. Sul gradino più alto ha concluso il transalpino Khyar, vittorioso nell’atto conclusivo contro il russo Murad Chopanov. Nieto Chinarro a podio con Manzi.
Poca strada per Andrea Carlino nei -60 kg battuto dal mongolo Ariundbold Enkhtaivan nel secondo match. Una categoria in cui il russo Ayub Bliev è stato il migliore, piegando nella sfida decisiva proprio il mongolo. Terza piazza per il georgiano Giorgi Sardalashvili e il turco Salih Yildiz.