Artistica

Alice D’Amato: “Ho dovuto chiedere aiuto dopo Parigi. Sto inserendo delle novità negli esercizi”

Erik Nicolaysen

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Alice D'Amato / Lapresse

Alice D’Amato è stata l’ospite speciale dell’ultima puntata di Ginnasticomania, trasmissione visibile sul canale Youtube di OA Sport. La stella della ginnastica artistica italiana, campionessa olimpica in carica della trave, ha concesso una lunga intervista parlando delle problematiche affrontate dopo Parigi 2024 e proiettandosi verso il suo futuro agonistico dopo aver dovuto rinunciare recentemente al Memorial Gander per un fastidio alla caviglia.

Non è andata proprio bene perché avrei dovuto gareggiare, poi alla fine non sono riuscita per un risentimento alla caviglia. Era un momento dove ero contenta di ritornare in campo internazionale, mi sentivo bene e avevo recuperato tutta la serenità, me la sentivo al 100% di tornare in una gara. Poi è successo che ho sentito un po’ di dolore in un arrivo il giorno prima durante l’allenamento e poi ovviamente il giorno della gara ci ho provato un po’ ma non me la sono sentita, perché avendo dolore non volevo rischiare e quindi abbiamo deciso di non prendere parte. Andrò a fare un controllo e vedrò che cosa ci sarà“, aveva raccontato l’azzurra il giorno dopo essere tornata dalla trasferta in Svizzera.

Sull’importanza dell’aspetto mentale:È importantissimo e me ne sono accorta soprattutto adesso, ho capito davvero che la serenità mentale viene prima di tutto, cosa che in quest’ultimo anno non non riuscivo più a trovare e quindi, come dicevo prima, ero contenta di ritornare a fare anche solo una gara amichevole perché poi alla fine quando rientri in una gara, la gara conta come tutte le altre. Ovviamente un’Olimpiade è un’Olimpiade ed un Mondiale è un Mondiale, però ogni competizione ha la sua importanza ed ero contenta comunque, quindi mi dispiace che sia andata così. Cerco di vedere un po’ il lato positivo in questo dispiacere. Nell’ultimo periodo mi sentivo bene e stavo riuscendo a fare anche cosine nuove che poi dovrò inserire nei nuovi esercizi, quindi questo mi porta ulteriormente fiducia e ovviamente adesso ci sarà da rimettere a posto un po’ questo acciacchino qui, però penso e spero sia una cosa molto breve che non interromperà troppo il mio lavoro e che riuscirò comunque a ritornare presto come ho fatto in quest’ultimo periodo. Comunque sono fiduciosa“.

Sul difficile periodo che ha dovuto affrontare dopo le medaglie olimpiche di Parigi 2024:È stato lunghissimo e difficilissimo, perché sembrava quasi di non uscirne mai e infatti non ce l’ho fatta da sola. Ho dovuto chiedere chiedere aiuto ed è stata una delle cose più importanti. Non sempre certe situazioni riesci ad affrontarle da sola, anche proprio con la buona volontà, hai sempre bisogno di qualcuno che ti stia accanto per aiutarti e io sono riuscita a trovarla in questo periodo. Mi hanno dato una grande mano e ne sono davvero contenta di questa cosa qua. Se proseguirà questo percorso anche in futuro? Assolutamente sì, anche perché secondo me non se ne esce mai da queste cose qua. Ognuno di noi a questi livelli ha bisogno comunque di avere dei confronti, di avere degli aiuti, e ovviamente il mio obiettivo è quello di migliorare sempre di più, quindi avere più persone accanto che mi diano una mano sotto tanti punti di vista e che mi terrò strette perché serviranno anche per il futuro in primis per me, poi anche per la ginnastica“.

Su cosa ha imparato di più in questo percorso di crescita interiore:Prendersi cura di se stessi e non sottovalutarsi, prendersi anche del tempo per se stessi perché ne ho sempre preso molto poco. Credevo che per dare tutto nello sport, nella ginnastica, dovessi togliere delle cose mie forse anche per paura di distrarmi e che mi portassero via da questo che comunque alla fine era la mia vita. Ho imparato che c’è sempre un equilibrio nelle cose, bisogna trovarlo senza stare troppo da una parte né troppo dall’altra. Bisogna trovare appunto un equilibrio per riuscire a stare bene ovunque e questo me l’hanno fatto capire queste persone che mi stanno accanto, in primis gli allenatori. Alla fine quando le cose funzionano credi sempre che sia quella la strada giusta e che bisogna per forza continuare così avendo ottenuto risultati, però ora capisco che non sempre bisogna guardare solo su una strada, bisogna guardare su più prospettive e allargare un po’ la visione valutando qual è la migliore, e sicuramente non è quella di rimanere chiusa in una bolla“.

Sui prossimi obiettivi agonistici:Siccome ho deciso comunque di portare avanti la ginnastica, perché non sarei mai riuscita ad interrompere questo percorso adesso visto che è una cosa che amo ancora fare e mi piace davvero tantissimo, il mio obiettivo è quello di rientrare nel 2026 e darci dentro il più possibile per portarmi a casa gli ultimi anni e le ultime soddisfazioni. Voglio mettere proprio il 110% di me stessa per riuscire. Poi se arriveranno bene, altrimenti va bene lo stesso, ma dentro di me so che ce l’avrò messa tutta e che ce la metterò tutta, ed è secondo me la cosa più importante. Sto lavorando su qualcosa da inserire nei nuovi esercizi. Ovviamente non si inseriranno domani ecco, però c’è tempo per stabilizzarli e per metterli dentro. Poi bisogna sempre vedere se saranno utili, se saranno convenienti. Diciamo che venire in palestra e avere dei nuovi stimoli provando anche qualcosa di nuovo è sempre utile anche proprio a livello mentale. Le prossime Olimpiadi? A Los Angeles non ci sono mai stata, però è ancora lontana. Ci sono obiettivi più vicini, quindi pensiamone uno alla volta“.

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