Pallavolo
Superlega volley 2025-2026: come sono cambiate le squadre con i colpi di mercato
Il volley italiano vive un momento d’oro. La recente vittoria dell’Italia al Mondiale nelle Filippine ha confermato il primato tecnico del nostro movimento maschile, e la Superlega 2025-2026 ne rappresenta la massima espressione: il campionato più competitivo del mondo, dove si affrontano i protagonisti della Nazionale campione del mondo insieme a una lunga lista di stelle internazionali. Dopo un’annata dominata da Itas Trentino e Sir Susa Vim Perugia – con la prima campione d’Italia e la seconda regina d’Europa grazie alla Champions League – il nuovo torneo si apre all’insegna dei cambiamenti, delle scommesse e dei nuovi cicli tecnici.
Trento si presenta ai blocchi di partenza da squadra campione, ma con una fisionomia rinnovata. L’addio di Fabio Soli, passato a Verona, e l’arrivo in panchina di Marcelo Mendez segnano una svolta: più internazionalità, più fisicità e un gioco che punta sull’aggressività al servizio e sulla velocità in attacco. Il colpo principale è l’opposto francese Theo Faure, reduce da un’ottima stagione a Cisterna, mentre al centro è arrivato il tedesco Simon Valentin Torwie, chiamato a formare una coppia di grande impatto con Flavio Gualberto. Confermati i tre azzurri d’oro Riccardo Sbertoli, Alessandro Michieletto e Daniele Lavia, che rappresentano la spina dorsale non solo di Trento ma anche della Nazionale. Il club trentino resta la squadra da battere, anche se la concorrenza si è rinforzata.
Perugia, campione d’Europa e seconda in Italia, riparte con la consapevolezza di essere sempre una corazzata. Angelo Lorenzetti ha scelto la strada della continuità, confermando il blocco Giannelli–Ben Tara–Plotnytskyi–Semeniuk–Russo–Colaci, arricchito da due innesti importanti: il ceco Donovan Dzavoronok, ex Verona, e il giovane centrale Federico Crosato. Alle spalle dei titolari cresce un gruppo internazionale, con Bryan Argilagos e Gabrijel Cvanciger pronti a inserirsi gradualmente. Perugia resta un progetto di altissimo livello tecnico e mentale, costruito per vincere su tutti i fronti.
Civitanova riparte dopo una stagione di altissimo livello, chiusa con la conquista della Coppa Italia e la finale scudetto raggiunta con una squadra giovanissima e di grande personalità. La Cucine Lube ha dimostrato di saper competere ai massimi livelli pur nel pieno di un rinnovamento generazionale, e in estate ha scelto di proseguire su questa linea di continuità e crescita. Gli arrivi del belga Wout D’Heer e del francese Noa Duflos-Rossi aggiungono centimetri e freschezza, mentre l’argentino Pablo Kukartsev offrirà potenza e presenza in attacco. Coach Giampaolo Medei potrà contare ancora su un nucleo solido e promettente, con Fabio Balaso, Marko Podrascanin, Aleksandar Nikolov, Mattia Bottolo ed Eric Loeppky come colonne portanti. La Lube, pur restando una delle squadre più giovani del campionato, ha ormai acquisito maturità e identità tecnica: il progetto continua a guardare al futuro, ma senza rinunciare all’ambizione di lottare per lo scudetto.
Verona è la squadra che, più di tutte, sembra pronta al salto di qualità. L’arrivo di Fabio Soli in panchina, dopo l’esperienza vincente a Trento, coincide con due colpi di livello mondiale: il regista americano Micah Christenson e l’opposto brasiliano Darlan Ferreira Souza. Attorno a loro, confermati i talenti Rok Mozic e Noumory Keita, insieme ai centrali Lorenzo Cortesia e Aidan Zingel e al libero Francesco D’Amico. I gialloblù puntano a consolidarsi tra le big, e la sensazione è che la loro crescita tecnica e mentale sia ormai matura per portare Verona fino alle semifinali.
Piacenza è reduce da una stagione positiva ma non pienamente soddisfacente. L’addio del regista Antoine Brizard e dell’opposto Yuri Romanò ha aperto un nuovo ciclo affidato a Paolo Porro, all’opposto Alessandro Bovolenta e al tecnico Dante Boninfante. Il brasiliano Bergmann e il turco Ramazan Efe Mandiraci portano qualità e potenza, mentre Robertlandy Simon e Gianluca Galassi formano una delle migliori coppie centrali del campionato. Gli innesti di Henri Emmanuel Leon e Joris Seddik allargano le opzioni in attacco. L’obiettivo resta quello di stare tra le prime cinque, ma con una maggiore continuità rispetto al passato.
Milano ha scelto la via del rinnovamento totale. Via Porro, Piano (che ha chiuso la sua carriera) e Gardini, dentro il brasiliano Fernando “Cachopa” Kreling in regia, l’attaccante belga Seppe Rotty e il ritorno di Francesco Recine. Coach Roberto Piazza guida un gruppo giovane ma ricco di prospettive, con Yuki Otsuka e Edoardo Caneschi a completare un sestetto equilibrato. L’Allianz Milano punterà molto sulla difesa e sull’organizzazione di gioco, con la speranza di costruire un nuovo ciclo competitivo dopo anni di alti e bassi.
Modena ha riacceso entusiasmo con la conferma di Alberto Giuliani, chiamato a ridare identità a un club storico. Gli innesti di Luke Perry, Matias Giraudo e Luca Porro ridisegnano un sestetto che unisce esperienza e gioventù. Con Paul Buchegger e Vlad Davyskiba confermati, i gialloblù possono ambire ai playoff e tornare protagonisti in una piazza che vive di pallavolo. Il progetto è ambizioso ma realistico: ripartire dal gioco di squadra e valorizzare il talento.
Cisterna si è completamente rinnovata. In panchina arriva Daniele Morato, tecnico emergente, mentre sul campo spiccano gli innesti di Filippo Lanza, Fabian Plak, Nicola Salsi e del brasiliano Muniz. Le partenze di Michele Baranowicz, Theo Faure e Ramon hanno lasciato spazio a un gruppo più giovane, costruito per garantire equilibrio e motivazioni. I laziali punteranno a una salvezza tranquilla, ma con la possibilità di inserirsi nella lotta playoff se i nuovi troveranno subito amalgama.
Padova prosegue nella sua tradizione di trampolino per giovani talenti. La conferma di coach Jacopo Cuttini e l’arrivo di Davide Gardini e del palleggiatore serbo Vuk Todorovic danno solidità e nuove soluzioni. Interessante anche l’ingaggio dello statunitense Diaeris McRaven, direttamente dal college, segno di una società sempre attenta alla scoperta. Obiettivo realistico: restare in Superlega valorizzando i giovani, ma con la consapevolezza di poter mettere in difficoltà chiunque.
Grottazzolina, rivelazione della scorsa stagione, ha mantenuto l’entusiasmo e aggiunto esperienza. Dragan Stankovic e Marco Falaschi portano carisma e leadership, mentre il giovane iraniano Amir Mohammad Golzadeh rappresenta la scommessa di prospettiva. Il club marchigiano, guidato ancora da Massimiliano Ortenzi, conferma la base con Michele Fedrizzi, Georgi Tatarov e Andrea Marchisio e si prepara a un altro campionato intenso, con l’obiettivo di confermarsi tra le migliori realtà emergenti del Paese.
Monza ha rivoluzionato la propria rosa per tornare competitiva. L’arrivo di Krisztian Padar e del palleggiatore tedesco Jan Zimmermann dà nuovo slancio offensivo, mentre il ritorno del libero Leonardo Scanferla aggiunge sicurezza. Con Erik Rohrs e Luka Marttila confermati, coach Massimo Eccheli ha ora una squadra più equilibrata e profonda. L’obiettivo è ritrovare i playoff, dopo un’annata al di sotto delle aspettative.
Cuneo, infine, torna in Superlega dopo anni di assenza con ambizioni concrete. Il ritorno di Ivan Zaytsev è un segnale forte, così come l’arrivo di Michele Baranowicz in regia e del croato Marko Sedlacek in banda. Coach Matteo Battocchio guiderà una squadra esperta e solida, pronta a lottare per la salvezza ma con il potenziale per fare anche meglio.
Il quadro generale racconta di una Superlega più equilibrata e internazionale che mai. Trento e Perugia restano i riferimenti tecnici, ma Verona, Lube e Piacenza si sono rinforzate in modo significativo, mentre Milano e Modena rappresentano le principali outsider. Alle spalle, Cuneo, Monza e Grottazzolina garantiranno spettacolo e sorprese. In un contesto in cui l’Italia campione del mondo continua a dettare la linea, la Superlega 2025-2026 promette un livello tecnico altissimo, nuovi protagonisti e la certezza di un campionato ancora una volta senza padroni.