Judo
Judo, Elios Manzi e Kenya Perna sfiorano il podio nel primo giorno del Grand Prix di Guadalajara
Calato il sipario sulla prima giornata di incontri a Guadalajara (Messico), sede del Gran Prix centroamericano e undicesimo appuntamento stagionale (escludendo le rassegne iridate giovanili e non) del World Tour 2025 di judo. Un day-1 in cui sono state protagoniste cinque categorie di peso: -60 e -66 kg maschili; -48, -52 e -57 kg femminili.
In casa Italia non sono arrivati podi, ma si può affermare che in due casi la top-3 sia sfumata per poco. Il riferimento è a Elios Manzi nei -66 kg e a Kenya Perna nei -52 kg. Il judoka italiano, piegato l’americano Ari Berliner negli ottavi di finale, si è dovuto arrendere all’azero Ruslan Pashayev nei quarti. Un vero peccato per Elios, avanti nello score grazie a un waza-ari (seoi-nage), ma sconfitto per un okuri-ashi-harai valso l’ippon.
Nei ripescaggi, l’azzurro si è imposto contro il brasiliano Ronald Lima con un splendido sumi-otoshi nel Golden Score. Nella sfida per il terzo posto contro il francese Daikii Bouba, l’atleta tricolore è stato messo in difficoltà dalla tecnica del suo avversario, che con un kata-gurume ha fatto calare il sipario dopo 44″. Una categoria in cui l’azero Pashayev è stato il migliore, piegando nell’atto conclusivo il finlandese Luukas Saha.
Perna ha avuto un percorso identico. Vittoriosa negli ottavi contro la statunitense Toni Pepia, lo stop è arrivato per mano della spagnola Ayumi Leiva Sanchez. Lo Yuko (ko-soto-gake) ha deciso il confronto. L’azzurra è andata ai ripescaggi, piegando la resistenza della messicana Paulina Martinez (ippon per yoko-shiho-gatame, Osaekomi), ma è stata costretta a capitolare contro l’israeliana Gefen Primo, avanti nello score per waza-ari, Yuko e definitivamente vittoriosa per i tre shido. In questa categoria il titolo è stato conquistato dalla brasiliana Jessica Pereira, vittoriosa contro Leiva Sanchez nella sfida decisiva.
Eliminazione immediata, invece, per Andrea Carlino nei -60 kg. L’azzurro è stato battuto dall’ungherese Csanad Feczko, dopo essere stato avanti nello score con uno Yuko (o-uchi-gari). Un Tani-otoshi ha portato al waza-ari-awasete-ippon. Podio più alto per l’azero Balabay Aghayev. Nei -48 kg e nei -57 kg sono arrivate le affermazioni della statunitense Maria Celia Laborde e della francese Amandine Buchard.