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Ginnastica artistica, Italia in prova podio ai Mondiali: Abbadini inventa un elemento, Macchini testa la combo

Stefano Villa

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Abbadini / IPA Agency

L’Italia è scesa in pedana per la prova podio ai Mondiali 2025 di ginnastica artistica, preludio al turno di qualificazione in programma domenica 19 ottobre (terza suddivisione, a partire dalle ore 09.15 italiane). La nostra Nazionale maschile ha saggiato l’attrezzatura di marca Taishan nella pittoresca Indonesia Arena di Jakarta (Indonesia), gli azzurri hanno avuto modo di testarsi e di prepararsi in vista del turno preliminare di questa rassegna iridata riservata agli individualisti (non sono previste le prove a squadre).

Il DT Giuseppe Cocciaro ha deciso di portare esclusivamente gli specialisti, ma non figurano nostri portacolori agli anelli e alle parallele pari. La partenza al castello è andata così deserta e i primi a calcare il palcoscenico asiatico sono stati Tommaso Brugnami e Thomas Grasso al volteggio: stessi salti per entrambi, Yurchenko e Kasamatsu con tre avvitamenti (5.2 la nota di partenza). Si è poi passati alla sbarra, dove Carlo Macchini ha i mezzi per brillare e sarà affiancato da Yumin Abbadini.

Brugnami e Grasso si sono cimentati anche al corpo libero, poi è stato il turno di Edoardo De Rosa e Gabriele Targhetta, particolarmente attesi al cavallo con maniglie, dove nutrono grandi speranze. Il bronzo europeo e l’altro grande specialista azzurro sono stati spalleggiati da Abbadini, che ha presentato un movimento originale: un Pinheiro (Pelle con le due maniglie tra le braccia) collegato alla salita in verticale in uscita. L’evoluzione è stata presentata al Comitato FIG per il riconoscimento: se verrà avvalorato allora nascerà ufficialmente un movimento Abbadini, che entrerà nel Codice dei Punteggi, il punto fermo della Polvere di Magnesio.

Cocciaro e gli altri tecnici hanno fatto un punto della situazione attraverso i canali federali: “Ci sono stati anche degli errori, però, considerato che i ragazzi devono ancora smaltire il jet lag diciamo che non è andata male, anzi. Siamo solo al secondo giorno in Indonesia, stiamo prendendo confidenza con attrezzi diversi dalle solite marche che si trovano in Europa, e va sempre meglio. La condizione fisica è in salita. Alla sbarra Yumin ha inserito il Suarez in apertura, il Piatti teso avvitato, che è il fulcro del nuovo esercizio, mentre Carlo ha provato la sequenza con Pegan, Cassina, Gienger e Kovacs carpio, che potrebbe diventare un Kolman, a seconda di come se la sente. Corpo libero e volteggio sono apparsi più fluidi rispetto alla palestra del warm -up, mentre al cavallo, specialità sempre ostica, sono state prese bene le misure. Ora ci sono ancora due giorni per ambientarsi e arrivare pronti domenica”.

Voce anche agli azzurri. Brugnami:Sensazioni positive, ho trovato un buon feeling con ambedue gli attrezzi, e che sorpresa entrare in questo palazzetto gigantesco. Con il pubblico sugli spalti sarà davvero emozionante“. Thomas Grasso: “Il volteggio sul campo gara è tutta un’altra cosa rispetto alla sala di allenamento. Al corpo libero abbiamo provato le parti più complicate, senza preoccuparci troppo di fare la routine per intero”.

Carlo Macchini:L’atmosfera è buona, mi piace il design dell’impianto, mette allegria. La sbarra non mi dispiace affatto, c’è da aggiustare qualcosa, ma abbiamo tutto il tempo”. Edoardo De Rosa:Per quanto mi riguarda non ho trovato il cavallo tanto diverso da quello nella training hall. È andata bene, abbiamo provato quello che ci serviva, ora testa alla gara“.

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