Artistica
Ginnastica artistica, Gabriele Targhetta il nome nuovo di un’Italia con qualche assenza pesante ai Mondiali
L’Italia è entrata in una nuova dimensione negli ultimi anni, raggiungendo risultati impensabili nelle gara a squadre di ginnastica artistica maschile: quattro presenze consecutive sul podio agli Europei (oro nel 2023, argento nel 2022, bronzo nel 2024 e nel 2024), due finali di fila ai Mondiali (quarto posto nel 2022 e ottava piazza nel 2023), sesta posizione alle Olimpiadi di Parigi 2024. L‘obiettivo dell’ultimo lustro era stato proprio il ritorno ai Giochi, dopo aver mancato la qualificazione per Rio 2016 e Tokyo 2020.
Per riportare il tricolore nella rassegna a cinque cerchi era necessario insistere sulla formazione e puntare sui team event, perché è attraverso questo tipo di gara che si staccano i pass per le Olimpiadi secondo il regolamento. Il DT Giuseppe Cocciaro ha dovuto insistere sulla coesione del gruppo, sugli esercizi puliti e solidi, su degli ottimi generalisti con qualche punta, a scapito di specialisti. Il piatto ha pianto dal punto di vista delle medaglie individuali, anche se il movimento ha assunto dei nuovi connotati decisamente rimarchevoli.
Per i Mondiali 2025, che si disputeranno a Jakarta (Indonesia) dal 19 al 25 ottobre, la nostra Nazionale cambierà un po’ la filosofia, che per forza di cose si è dovuta seguire nel post-pandemia: la rassegna iridata non prevede il team-event ed è riservata esclusivamente agli individualisti, con massimo sei uomini per Nazione, e dunque l’Italia perseguirà altre finali. Non ci saranno azzurri nell’all-around e il Direttore Tecnico ha chiesto ai Moschettieri di alzare le proprie difficoltà, in modo da inseguire le medaglie.
Gabriele Targhetta ha conquistato il bronzo sul cavallo con maniglie agli ultimi Europei, ha soltanto 19 anni e ha tutte le carte in regola per fare saltare il banco. Sullo stesso attrezzo saliranno anche l’altro grande specialista Edoardo De Rosa e Yumin Abbadini, che poi rivedremo anche alla sbarra. Il bergamasco non si cimenterà sul giro completo dopo l’ottimo risultato conseguito alle Olimpiadi e proverà a brillare in due specialità, sulla sbarra lancerà un bel derby con Carlo Macchini.
Il marchigiano ha la cartuccia giusta per puntare a un risultato di lusso, ma servirà quell’esercizio perfetto che in campo internazionale è a volte mancato. Da seguire con grande attenzione Thomas Grasso al volteggio: quattro anni fa fu quarto ai Mondiali, vedremo se saprà ritrovare il giusto feeling con la rassegna iridata. Due salti anche per Tommaso Brugnami, da cui ci si aspetta qualcosa di interessante anche al corpo libero.
Le assenze sono molteplici: Lorenzo Minh Casali e Nicola Bartolini sono assenti per problemi fisici, non ci sarà un anellista di riferimento, mancherà un parallelista come Mario Macchiati.