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Ritorno al futuro: a Ningbo Italia-Slovenia, semifinale della VNL da deja-vu mondiale

Enrico Spada

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Giannelli Anzani/Fivb

Ci sono sfide che, per il solo fatto di essere riproposte, riaccendono emozioni forti. Italia-Slovenia non è una partita qualsiasi. È il nome inciso sulla coppa nel 2021, quando gli azzurri di Ferdinando De Giorgi vinsero il titolo europeo battendo proprio la Slovenia in finale. È il ricordo della semifinale iridata del 2022, quando ancora una volta fu l’Italia a prevalere, aprendo la strada verso il trionfo mondiale. Due momenti che hanno segnato un’epoca. Ora, a Ningbo, è tempo di un nuovo capitolo: la semifinale della Volleyball Nations League 2025, in programma venerdì 1° agosto, mette di nuovo di fronte due nazionali che, quando si sfidano, scrivono storie importanti.

L’Italia ci arriva con lo spirito di chi vuole tornare in finale per confermare quanto di buono costruito negli ultimi mesi. Dopo una fase preliminare da protagonisti, chiusa con dieci vittorie e una netta crescita del sistema di gioco, la Nazionale di De Giorgi si è guadagnata con pieno merito l’accesso alle Final Eight cinesi. La semifinale con la Slovenia, però, non è soltanto un ostacolo da superare per inseguire il titolo: è una vera prova del nove, contro una squadra affamata e solida, dopo la vittoria contro il coriaceo Cuba.

Gli azzurri hanno mostrato di saper alternare spettacolo e sostanza. Giannelli ha ripreso in mano la regia con l’autorità dei grandi leader, Michieletto ha alzato il livello nei momenti caldi, Gargiulo ha portato energia al centro, e Rychlicki ha trovato finalmente continuità e soluzioni in attacco. La sfida con la Slovenia richiederà tutto questo e anche di più: concentrazione, lucidità nei momenti chiave, gestione dei ritmi e nervi saldi.

La Slovenia, allenata da Fabio Soli, tecnico che ha portato Modena allo scudetto nella passata stagione, è squadra vera. Ha chiuso la fase preliminare con sette vittorie, ed è entrata in Final Eight grazie al sesto posto finale in classifica. La squadra balcanica si affida in regia a Uros Planinsic, lo scorso anno nel campionato olandese e pronto a tornare sotto la guida di Soli a Verona. Al suo fianco spesso trova spazio anche Nejc Najdic, prodotto del vivaio dell’ACH Volley Ljubljana. L’opposto titolare è una vecchia conoscenza del nostro campionato: Toncek Stern, ex Padova, Latina, Verona e Piacenza, reduce da un anno in Turchia e diretto anch’egli all’ACH Volley. La sua riserva è Nik Mujanovic, ex Monza, che proseguirà la sua carriera in Francia al Tours Volley-Ball.

In banda ci sono Ziga Stern, reduce dal campionato polacco e prossimo al trasferimento in Russia, e Rok Mozic, da anni colonna portante della Rana Verona. Le alternative sono Luka Marovt, anche lui in forza all’ACH Volley Ljubljana, e Rok Bracko, 21 anni, atteso a una nuova avventura in Francia con lo Chaumont.

Al centro giocano due volti noti del volley italiano: Alen Pajenk, che tornerà a casa all’ACH dopo una stagione all’Olympiacos, e Ian Kozamernik, fresco campione d’Italia e d’Europa con Trento e diretto in Giappone. Le riserve sono Saso Stalekar e Janž Janez Kržič, entrambi dell’ACH Volley Ljubljana. I liberi sono Jani Kovacic, ex Ravenna e leader difensivo dell’ACH, e Jure Okroglic, che gioca nel Calcit Volley.

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