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Pallanuoto femminile, le favorite dei Mondiali 2025: USA in rinnovamento, Spagna in pole in un quadro dalle gerarchie fluide

Andrea Addezio

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Spagna pallanuoto femminile/IPA Agency

A pochi giorni dall’inizio le partecipanti scaldano i motori in vista dell’inizio dei Mondiali 2025, competizione che si disputerà a Singapore. In ambito femminile il quadro internazionale sembra abbastanza fluido. A Parigi era finita con la medaglia d’oro della Spagna davanti alla sorprendente Australia con il terzo posto dell’Olanda e gli Stati Uniti ai piedi del podio. La Final Eight di World Cup disputata in Cina ad aprile ha registrato la vittoria della Grecia davanti all’Ungheria con il terzo posto dell’Olanda davanti alla formazione iberica.

Il contesto rispetto a quanto visto in Cina sarà radicalmente diverso, determinate gerarchie di partenza sembrano però abbastanza evidenti. La premessa di partenza, come sempre accade, è quella della vasca come unico ed insindacabile giudice in grado di rovesciare qualsiasi pronostico.

La formazione iberica, Miki Oca ha lasciato il posto al suo vice Jordi Valls , sembra partire in pole nella griglia delle possibili favorite  al successo finale. Il nuovo allenatore ha mantenuto lo zoccolo duro della squadra con otto medagliate e inserito nel roster cinque novità. Doveroso premettere che si tratta del primo grande evento internazionale all’inizio di un nuovo quadriennio, occasione spesso utilizzata dagli allenatori per sperimentare nuove soluzioni e valutarne l’impatto in vista del successivo appuntamento olimpico.

Gli Stati Uniti si presentano ai nastri di partenza del torneo iridato con una formazione totalmente rinnovata rispetto all’ultima rassegna a cinque cerchi, sono infatti solo tre le giocatrici confermate. Adam Krikorian, artefice del ciclo  che ha visto le statunitensi dominare la scena negli ultimi anni, ha deciso di avviare quel processo di rinnovamento generazionale che punta a riportare la formazione a stelle e strisce al vertice in vista di Los Angeles 2028.

Tra le aspiranti alla zona podio rientra l’Australia, splendida seconda nel torneo a cinque cerchi, che può contare su elementi in grado di conciliare qualità ed esperienza come Bronte Halligan, la mancina Abby Andrews, il duo ex orizzontino Charlize Andrews-Alice Williams e l’attaccante del Rapallo Olivia Mitchell. L’avvento in panchina di Haris Pavlidis ha rivoluzionato il gioco della Grecia, le elleniche non si affidano più ad una pallanuoto statica che punta solo al servizio sul centro, sfruttano con maggiore continuità la ripartenza in contropiede e le qualità di una batteria di tiratrici di ottimo livello.

Il giusto compromesso tra giovani in rampa di lancio e veterana dalla consolidata esperienza sintetizza in maniera impeccabile la tipologia di organico a cui si affida l’Olanda. Doudesis conta su un roster che ha tutte le potenzialità per riuscire a regalarsi il terzo podio consecutivo.  Nel novero delle possibili contendenti nella corsa per una medaglia è impossibile non menzionare l’Ungheria, argento a Doha 2024. Sandor Cseh conta sulla classe cristallina dell’intramontabile Rita Keszthely e su un gruppo ormai consolidato negli anni all’interno del quale proveranno a farsi largo le giovani rampanti Kata Hajdu e Panna Tiba.

La competizione di Singapore rappresenta il primo test internazionale per l’Italia allenata da Carlo Silipo. Il Setterosa scenderà in acqua per centrare il miglior  risultato possibile, con la voglia di vivere la competizione al massimo giorno dopo giorno,  e provare a recitare un ruolo da sorpresa. Il tecnico partenopeo avrà modo di immagazzinare un’enorme mole di informazioni che potranno certamente risultare utili per programmare il lavoro futuro.

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