Artistica

Ginnastica artistica, Italia nona nella gara femminile. Mandriota la migliore azzurra

Stefano Villa

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Mandriota / IPA Agency

Alle Universiadi sono andate in scena le qualificazioni femminili di ginnastica artistica, valide non solo per determinate le finaliste nell’all-around e nelle varie specialità ma anche per assegnare le medaglie della gara a squadre. Dopo aver rinunciato alle prove maschili in seguito al brutto infortunio occorso a Lorenzo Bonicelli agli anelli, l’Italia è tornata in scena alla Messe Hall di Essen (Germania) con la formazione femminile. Le azzurre hanno concluso al nono posto nel team event con il riscontro di 146.400, a vincere la gara è stato il Giappone (163.750) davanti alla Spagna (151.750) e alla Francia (150.650).

Veronica Mandriota ha eseguito un buon salto al volteggio (13.050), è stata premiata con 12.950 alle parallele asimmetriche, è stata valutata con 12.700 al corpo libero e ha portato a casa 11.650 alla trave. Carolina James ha faticato al quadrato (10.700), non ha brillato sui 10 cm (11.550), mentre è andata meglio tra staggi (12.000) e tavola (12.350). Apice al volteggio (13.000) per Marta Uggeri, che è stata la migliore italiana alla trave (12.650) e ha completato la propria fatica con 11.950 alle parallele e 11.850 al corpo libero.

Veronica Mandriota ha concluso al 14mo posto sul giro completo (50.350) e domani sera tornerà in pedana per disputare la finale del concorso generale individuale, a cui la giapponese Shoko Miyata si presenterà con il miglior accredito (55.150) davanti alla connazionale Mana Okamura (52.650) e alla taiwanese Tonya Paulsson (52.350). Eliminate Marta Uggeri (26ma con 49.450) e Carolina James (45ma, 46.600).

Bottino avaro per quanto concerne le finali di specialità, visto che soltanto Veronica Mandriota è riuscita ad accedere a un atto conclusivo: la rivedremo in gara sabato con l’ottavo accredito al corpo libero (12.700), dove svetta Miyata (13.650) davanti alla belga Jade Vansteenkiste.

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