Artistica
La novità Sofia Tonelli: “Manila Esposito mi ha aiutata tanto. Alla trave pensavo solo a divertirmi”
Sofia Tonelli è intervenuta a Ginnasticomania, appuntamento settimanale condotto da Chiara Sani sul canale YouTube di OA Sport: a 17 anni ha esordito agli Europei di Lipsia, conquistando la splendida medaglia d’oro don la squadra ed il bronzo alla trave a livello individuale. L’azzurra ha parlato dell’emozione del debutto internazionale, dei punti di forza della Nazionale italiana, e dei sogni per il futuro.
La ginnasta italiana parla delle emozioni vissute agli Europei: “È stata un’emozione veramente fantastica, ero molto agitata per quasi tutte le gare, perché comunque era la mia prima competizione importante, però, grazie anche alle mie compagne di squadra che mi hanno aiutata, l’ho vissuta molto bene, mi sono divertita molto e sono molto soddisfatta di quello che ho fatto, di quello che ho raggiunto“.
Le altre azzurre l’hanno aiutata nelle fasi più delicate: “Ero molto emozionata dopo la gara a squadre, prima della finale all-around, perché era la mia prima finale, ed avevo abbastanza ansia, però ammetto che Manila, che era lì con me nella finale, mi ha aiutata molto, dicendomi di stare tranquilla e cercare di divertirmi e di viverla al meglio“.
La giornata tipo: “Mi alleno all’incirca 6 ore e mezza, più o meno. Iniziamo allenamento la mattina alle 8.30 e finiamo alle 13.00. Poi facciamo la pausa pranzo, un’oretta, riprendiamo alle 14.00 e poi fino all’incirca alle 16.00. E alle 16.30 inizia la scuola, fino alle 19.30, vengono i professori ad insegnarci e poi a fine anno dobbiamo dare degli esami“.
L’arrivo a Brescia: “Io sono di Empoli, in provincia di Firenze, mi sono trasferita qui due anni fa, mi sono inserita abbastanza bene, mi hanno subito accolto molto bene le mie compagne, non ho avuto problemi, sono dei punti di riferimento per me e mi danno sempre molta ispirazione, e cerco di farmi aiutare quando ne ho bisogno“.
Gli istanti prima dell’esercizio alla trave: “Ho cercato di rimanere concentrata, di non farmi influenzare, di divertirmi, di viverla al meglio. La medaglia la dedico alla mia famiglia, che ha fatto tanti sacrifici, ed anche ai miei allenatori che comunque mi sono sempre stati vicini“.