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United Cup 2024: Jasmine Paolini segna il ritorno di Angelique Kerber

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L’unica chiave nella quale si può leggere il fatto che quella di domani mattina, in United Cup, sarà la partita di debutto di Jasmine Paolini nella nuova stagione è quella italiana. L’interesse nazionale, però, diventa chiaramente da vedere sotto un differente punto di vista quando si guarda di là dalla rete: c’è, infatti, il ritorno in campo di Angelique Kerber nel primo dei match che caratterizzeranno questo Italia-Germania.

Si parla, chiaramente, di una giocatrice da tre Slam in carriera (Australian Open 2016, US Open 2016 e Wimbledon 2018), numero 1 del mondo per un totale di 34 settimane, vincitrice di 14 tornei e autentico simbolo del tennis femminile tedesco dalla semifinale degli US Open 2011 in poi. La sua carriera si è fermata temporaneamente a Wimbledon 2022, quando la belga Elise Mertens l’aveva estromessa dai Championships: di lì la gravidanza, l’ovvio stop per tutto il 2023 e ora il ritorno.

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Inevitabile la curiosità per scoprire come rientrerà la trentacinquenne di Brema, che nelle scorse ore ha fatto capire il tipo di emozione che l’attraversa in questo momento: “Mi emoziona molto sentirmi di nuovo tennista. Sono stati mesi molto intensi e con tanti cambiamenti nella mia vita, ma credo di essere arrivata preparata, perché sono mesi che mi alleno con grande intensità”. La prova dei fatti si vedrà a Sydney, nell’impianto che ospitò le Olimpiadi nel 2000 (in cui proprio un tedesco, Tommy Haas, mancò l’oro al quinto set contro Yevgeny Kafelnikov).

Certo, un debutto come quello con Paolini è abbastanza importante, perché l’italiana nell’ultima parte di 2023 ha messo insieme ottimi risultati. Dai quarti di Cincinnati alla semifinale a Zhengzhou e alla finale a Monastir fino alle brillanti performance di Billie Jean King Cup a Siviglia, la toscana ha meritato l’ingresso nelle 30. Giova anche ricordare come, fino a Roma, l’attuale numero 1 azzurra non abbia quasi nulla da difendere. E per questo, al di là della United Cup, potrà sfruttare parecchie occasioni, perché no, al fine di tentare la scalata verso le prime 20. Intanto c’è questo primo impegno, che arriva dopo una off season dal sapore strano (era data partecipante a un’esibizione in Russia, ma ha rinunciato). Senz’altro la voglia sarà quella di far parlare i risultati e un gioco che, anno dopo anno, ha assunto sempre maggiori dosi di intensità sotto l’ottima guida di Renzo Furlan. Un lavoro, questo, che ha portato Paolini in alto sempre con costanza e senza rincorrere questa o quella sirena.

Foto: LaPresse

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