Formula 1

F1, Leclerc e la sensazione di sentirsi Pirro… Red Bull ingiocabile nella Sprint, in gara obiettivo podio

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L’odierna sprint race di Baku ha seguito il copione che tutti gli addetti ai lavori si aspettavano seguisse. O quasi. Red Bull ha confermato di avere qualcosa in più della Ferrari sulla distanza. Purtuttavia, non solo il Drink Team ha mancato la doppietta, ma ha finanche vinto con il pilota “sbagliato”, ovvero Sergio Perez. Bravo il messicano a sfruttare una giornata in cui il compagno di squadra Max Verstappen ha bisticciato un po’ con tutto e tutti, dovendosi accontentare del terzo posto.

Però, se doppietta non è stata, il merito è soprattutto di Charles Leclerc. Il monegasco, dimostratosi il più rapido sul giro secco sia ieri pomeriggio che stamattina, non si era dato molte chance in ottica sprint. “Red Bull è ancora superiore sul passo” aveva detto. Profezia condivisibile e quasi scontata alla luce delle dinamiche di ogni weekend dell’ultimo anno e mezzo. Difatti, il venticinquenne del Principato si è inchinato a Checo senza poter opporre resistenza.

Un “Pirro”, re dell’Epiro, consapevole di esserlo. Un Pirro che però, almeno oggi, ha battuto l’equivalente di Alessandro Magno, leggasi quel Verstappen di cui sopra, alzatosi con la Luna storta. Max, a questo giro non tanto Super, ha litigato con la sua monoposto nello shoot-out, con la Mercedes di George Russell e con i muretti azeri alla partenza. Visto l’andazzo, probabilmente litigherà anche con la sua immagine riflessa nello specchio prima di sera.

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Proprio per questo viene da pensare che domani l’olandese avrà la bava alla bocca, volendo riaffermare il ruolo di sovrano indiscusso di questa F1. Perché cedere il passo al compagno di squadra e a chi guida una vettura meno competitiva non è certo nel suo stile. Leclerc lo saprà bene sin dalla partenza, quindi con questa consapevolezza, potrà impostare il Gran Premio in maniera tale da centrare un obiettivo sinora mai arrivato nel 2023.

Già, perché Charles non è ancora salito sul podio. Se non dovessero esserci imprevisti, il 3° posto rappresenta il risultato più lusinghiero conseguibile. Non sarebbe comunque da buttare, soprattutto considerando come quest’anno il monegasco non abbia ancora chiuso un GP tra i primi sei. Assaporare lo champagne, anche dal gradino più basso, rappresenterebbe un bel traguardo, peraltro aderente con i valori in campo.

Però, mai dire mai. A Baku l’imprevisto è letteralmente dietro l’angolo. A volte nel male, altre nel bene. Leclerc incrocia le dita e si mette alla finestra, nella speranza di confermare anche quando più conterà il potenziale espresso tra venerdì e sabato. Quello di terza forza in campo dietro ai bibitari.

Foto: La Presse

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